TEOLOGIA FILOSOFALE
(la creazione di Dio
da parte della metafisica)
La creazione dell'"Immutabile"
è la funzione che
la metafisica si è data nella storia della
cultura
umana. Un Immutabile (naturalmente eterno)
che sta "sotto", "sopra",
"dietro" o
"dentro" la realtà fisica,
costituendone il fondamento
originario e divino. La teologia è la scienza
dell'Immutabile e quando per dimostrarlo
usa gli
strumenti della logica e della dialettica,
propri del filosofare, si qualifica come
"filosofale".
La metafisica, in quanto teologia filosofale,
si costituisce inoltre come l'unica
via razionale di approccio al divino
e come scienza di esso.
La scienza del divino
si sostituisce così, surrettiziamente, alla
scienza del reale quale suo
preteso fondamento meta-fisico.
La filosofia, che può essere solo
"amore per la conoscenza", e quindi
indagine sulla realtà conoscibile,
non ha nulla a che fare con la metafisica.
Una pseudo-conoscenza quindi, quella metafisica,
che non indaga umilmente la natura e il reale,
ma che rivela dogmi, che teorizza fabbricando,
sistematizza assemblando e assiomatizza
dimostrando una supposta realtà metafisica
fantasticata e poi concretizzata
in un linguaggio strumentale.
Un linguaggio fatto di meccanica sillogistica,
di sceneggiatura logica, di dialettica creativa,
produttrici di teologia filosofale
gabellata per filosofia.
La teologia filosofale
si manifesta allora o come il culto
fideistico di un lnguaggio metafisico
(e autonomamente teogeno)
o come foraggiatrice e manuntentice
delle teologie cultuali tradizionali.
La creazione degli "enti di pensiero"
dei metafisici sostituisce così
l'indagine sugli "enti della realtà"
oggettiva, realizzando,attraverso
l'abile uso di meccanismi linguistici
ad hoc un mondo fantastico
di super-enti divini.
Un linguaggio che ha perso
il suo fine reale e primario
per diventare mezzo della fantasia
che transustanzia un irreale
fantasticato
in un reale surrettizio.
Viene così non solo pervertito
il linguaggio,
ma distrutto il senso del reale
per sostituito con quello dell"ideale".
La metafisica, ovvero la teologia filosofale
crea così quei feticci linguistici che sono
la più compiuta espressione dell'immaginazione
teologica, che crea degli ectoplasmi che
si
materializzano nel linguaggio
e si pretendono reali.
Le ipostasi surrettizie che ne nascono, fabbricate
con meri meccanismi del linguaggio dialettico,
del tutto avulsi dal reale, generano una
pseudo-realtà
supposta"più profonda" (e meta-fisica)
che si pretende origine e causa della realtà
fisica.
Il testo che vi proponiamo affronta questo
problema, sviluppando un'analisi
della teologia filosofale
attraverso i secoli, con un approccio filosofico
anti-metafisico, che intende sottrarre
alla palude dell'ambiguità e dell'equivoco
la limitata, ma autentica, verità del reale
per sottrarla all'illimitata
creazione dell'irreale.
La filosofia
e la teologia filosofale (la conoscenza della realtà
e la creazione di Dio)
1.1 Dedurre il cosmo dall'esistenza di Dio
1.2 Che cosa intendiamo per "filosofia"
1.3 Nascita e attualizzazione dell'antropocentrismo
1.4 Metafisica e semplicizzazione della complessità
1.5 La logica e la dialettica in funzione
anti-filosofica
1.6 Il linguaggio come fondamento della teologia 1.7 La scienza del divino e la scienza del
reale
2.1 La dicotomia filosoficità/filosofalità
tra il reale e il "pensato"
2.2 Capire e fabbricarsi un capire. La realtà
e la "verità"
2.3 Le convenzioni linguistiche
2.4 Le illusioni antropiche: dal continuum
ai miti cosmogonici
2.5 Microcosmo e macrocosmo
2.6 Divinizzazione e apoteosi del Logos
2.7 L'anima prigioniera del corpo
3.1 L'invenzione dell'unità olistica dell'essere
3.2 Le unità-totalità fittizie e le molteplicità
reali
3.3 Eterogeneità e pluralità del reale. Nominazione
e realtà
3.5 L'Uno-Tutto nel panteismo occidentale
3.6 Il Dio-Natura del panenteismo spinoziano
3.7 Il monismo olistico nel mondo orientale
4.1 La necessità psichica di un'immaginaria
necessità ontica
4.2 Il determinismo storico
4.3 Il determinismo contemporaneo
4.4 Un dibattito su determinismo e indeterminismo
4.5 Auto-organizzazione deterministica della
materia