Biologia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le classi del Comune di Cusano Milanino - 1a - scuola media Zanelli
15 novembre 2001

Dall'ingresso di via Clerici ci portiamo velocemente allo stagno vecchio dove, partendo dal lavoro fatto in classe dai ragazzi e dalla formulazione di una ben precisa domanda concordiamo l'attività: come si costruisce un ecosistema?
Per fare ciò è indispensabile prima osservare la natura, quindi capire come funziona un ecosistema - nel caso specifico uno stagno - solo successivamente penseremo a quali mosse dovremo fare per realizzare un determinato ambiente.

Divisi in tre gruppi esploriamo il vecchio stagno, prendiamo appunti, conosciamo nuove piante ed animali, osserviamo il fondo e cerchiamo di trovare relazioni tra i vari elementi.

Misuriamo temperatura dell'acqua, dell'aria ed il pH alle ore 10.30:
temperatura acqua - 10.5°C
temperatura aria - 10.7 °C
pH 7.0

Al termine di questo momento facciamo merenda e ci spostiamo, superando la montagnetta, agli stagni nuovi.
Decidiamo di realizzare un unico momento di elaborazione dopo avere osservato anche questi ambienti.

Riparte a questo punto un nuovo giro di esplorazione, che ci porta a scoprire la ricchezza di organismi che l'insieme di alghe che scopriamo davanti a noi rappresenta.
Cerchiamo di trovare risposte alla differente colorazione delle alghe sul fondo rispetto a quelle più superficiali, e all'odore che si sente in alcuni punti dello stagno, punti dove le alghe sono di colore quasi nero.

Rileviamo anche in questo caso la temperatura dell'acqua e il pH:
temperatura acqua 10.5 °C
pH 8.5

E giunto il momento della fase di elaborazione delle osservazioni, quando ricostruiamo uno stagno sul cartellone dei ragazzi e incominciamo a definire più precisamente il concetto di ecosistema e di complessità.

Riconosciamo in un ambiente giovane un sistema meno complesso, ovvero meno ricco in diversità funzionale, e di conseguenza con un equilibrio meno stabile.
Quindi consideriamo un ambiente più maturo, caratterizzato invece da un grado maggiore di complessità, complessità basata su un numero maggiore di organismi di specie diverse (funzionalmente diverse), e quindi con un equilibrio più stabile.

I ragazzi hanno la possibilità di trasformarsi in educatori ambientali quando dei signori anziani, abituali frequentatori del parco, pongono delle domande sullo stagno e le alghe in particolare.
Si sviluppa così una piacevole discussione al termine della quale ci dirigiamo al pulman.