INTRODUZIONE
RICERCA MORBOSA DELLO STRAORDINARIO
SENTIMENTALISMO
STUDIO DI METTERSI IN VISTA
PROMISCUITA'
MIRACOLI
CONCLUSIONE
NEOCATECOMUNALI
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INTRODUZIONE
Si è largamente
diffuso tra i
cattolici questo
Movimento, seguito
da molti fedeli di
indiscutibile serietà e bontà. Si prega, c'è sentita devozione alla Madonna ed ai Santi,
oltre che a Nostro Signore Gesù Cristo, s'intende. C'è rispetto per il sacerdote e per la Gerarchia; spirito di carità, di fraternità, ed anche
di sacrificio. Si direbbe, a prima vista, un movimento buono. Eppure, ad un osservatore attento
ed esperto, non sfugge qualche anomalia e
stranezza in netta opposizione con l'autentica
religiosità e pietà cristiana, tanto da suscitare non poche perplessità, e fino a doverne dare un giudizio
completamente negativo, non per il buono
che c'è, ma per il male che guasta anche quello che c'è di buono.
Ne esporremo i maggiori
difetti; non i semplici difetti che quasi inevitabilmente
si trovano quaggiù più o meno in tutte le cose, dato che quaggiù la perfezione è assai difficile, ma i
difetti che toccano l'essenziale
della vera ortodossia religiosa e sono inammissibili in un Movimento sedicente cattolico, specialmente se non
c'è alcuna volontà di eliminarli, ma
se ne fa anzi un sistema ed una regola.
E
dunque, ci chiediamo: un movimento che nega e rifiuta i carismi essenziali della Religione,
almeno alcuni, non può chiamarsi movimento carismatico, ma, caso mai, anti-carismatico; e non si può
dire che ci sia Rinnovamento nello
Spirito, ma piuttosto deterioramento? Per cui bisogna aprire bene gli occhi per non essere trascinati ingenuamente in un
inganno, che sarebbe molto dannoso allo spirito.
Dobbiamo
però premettere e riconoscere che non tutti i gruppi, come non tutti i singoli
aderenti al Movimento, hanno tutti i difetti che elencheremo, o li hanno nello-stesso
grado; vi sono
alcuni più moderati e
ve ne sono altri spinti fino all'esaltazione ed al fanatismo, nei quali si nota chiaramente lo
spirito ingannatore del demonio, scambiato per Spirito Santo.
Ma,
comunque, il pericolo sussiste anche per quelli più moderati, se non se ne tireranno fuori al più
presto.
PRINCIPALI DIFETTI:
1° Ricerca morbosa di fatti
straordinari: miracoli, visioni, segni dal
Cielo, ecc...
La curiosità umana
si sente molto attratta da questi fenomeni, ed è un po' naturale che ci siano
queste tendenze nell'uomo. Ma, peraltro, bisogna
dominarle, anzi respingerle, perché in opposizione alla fede e all'umiltà. La vera fede non va in cerca di queste cose, ma crede senza vedere, lasciando a Dio l'iniziativa di
manifestarsi, se lo vorrà.
Non è detto che sia
proibito frequentare persone o luoghi dalle quali o nei quali si è udito verificarsi fatti
soprannaturali; anzi, siccome ce ne sono realmente, è cosa da farsi, con prudenza e
moderazione, perché,
se il Signore ritiene di manifestarsi in quei luoghi, o attraverso quelle persone, non lo fa solo per quelle, ma per
tutti.
Tuttavia,
in questi gruppi "carismatici" le "manifestazioni" non solo sono desiderate, non solo
sono cercate, bensì pure provocate con riti che hanno tutto il sapore della magia. Dopo la recita del Santo Rosario, seguono preghiere
spontanee, con parole strampalate (la cosiddetta glossolalia ), versi scomposti, gesti e
atteggiamenti strani, accompagnati da
musiche tutt'altro che religiose, con strumenti da jazz band, il tutto allo
scopo di produrre in sè stessi un interiore inebriamento,una
autosuggestione ed un'esaltazione che essi chiamano
"effusione
dello Spirito Santo", mentre altro non è che delirio frenetico e farneticante. In alcuni casi, si giunge fino al parossismo, con danze, con abbracci e baci tra uomini, donne,
preti, frati e suore, promiscuamente.
Chiunque sia retto di cuore e sano di mente, giudichi se può chiamarsi pietà cristiana tutto questo.
Ricordiamo le parole del Signore: "Il regno di Dio non viene in
modo da attirare l'attenzione [...].
Vi diranno: "Eccolo la! Eccolo qua "!
Non andateci! Non seguiteli.
La vera
pietà evita qualsiasi singolarità, fosse anche il semplice alzare o allargare le braccia alla recita del Pater noster durante la Santa Messa, gestualità riservata al celebrante, ma fuori
luogo per gli altri. E che dire dell'uso di abbracciarsi e baciarsi tra uomini
donne e consacrati?
Sia pure del tutto castamente, spesso
anche più volte nello stesso giorno, è senza
dubbio esagerato e imprudente. Gesù, Nostro Signore, non ha mai dato questo esempio. Anche se San Paolo ha detto "Salutatevi col bacio
santo", non così va interpretato
questo passo. I Santi, che hanno avuto
visioni, vere s'intende, non le hanno mai provocate;questo sarebbe del
tutto in opposizione alla santità, e poi non sarebbero neppure state visioni
vere.
Ma
nemmeno le hanno cercate,
e neppure desiderate, ma anzi, quando le hanno avute, non vi hanno nemmeno creduto subito,
sia per umiltà che per prudenza. II primo atto è stato quasi quello di respingerle, di farsi
il segno della Croce,
di gettare acqua benedetta, e di confidarsi col confessore, prudente ed esperto s'intende,
per non cadere nel tranello del demonio. Questo è press'a poco l'atteggiamento che ognuno dovrebbe tenere qualora fosse favorito da fatti e da doni
soprannaturali. I
sedicenti "carismatici " fanno invece tutto il contrario .Vedono" segni di vario genere, "sentono" profumi, "odono" suoni o voci particolari, e non hanno alcun dubbio trattarsi di segni celesti.
Guai,
anzi, a contraddirli, sia pure con prudenza e delicatezza, per aprire loro gli occhi. Credono che sia peccato contro la fede, ed invece è proprio contro la fede il loro atteggiamento.
C'è,
all'opposto, un atteggiamento pure sbagliato e dettato dalla superbia: quello di molti, anche fra i
consacrati, che non ammettono ir, alcun
modo le manifestazioni soprannaturali, e respingono qualsiasi notizia del genere senza punto scomodarsi per
indagare e accertarsi sulk realtà dei
fatti, specialmente di quelli che sono realmente autentici. Atteggiamento superbo e imprudente, punito col
fatto che, mentre respingono la Verità e la Luce, sono condiscendenti
proprio verso questi falsi carismatici.
E' proprio vero che delle volte gli estremi si toccano.
2° Sentimentalismo, non vera religiosità.
La religiosità
di questi pseudocarismatici consiste per lo più in atti esteriori intesi ad esprimere
sentimenti del tutto umani, ed a provare emozioni sensibili, più che ad elevare
lo spirito a Dio. Molta e prolungata preghiera vocale, canti sentimentali i cui testi
sembrano avere qualcosa di sacro, e sono invece profani e lascivi,
specialmente quando sono accompagnati da chitarre, che hanno lo scopo-di divertire più che di santificare.
Le cose vanno peggio allorché si uniscono
gesti, atteggiamenti, posizioni del corpo
che non hanno niente in comune con la pietà cristiana.
In molti
gruppi più spinti ed esaltati, i riti fatti alla presenza del SS.mo Sacramento sono blasfemi, come lo
stare sdraiati per terra, in promiscuità di sesso,
sonnecchiando, o peggio, e questo chiamandolo "adorazione".
Non c' e
bisogno, però, di
arrivare a questi
eccessi per riprovare
il Movimento tutt'altro che carismatico. Lo Spirito Santo non lo si deve invocare con quei canti, gesti e musiche profane, bensì con la recita del Veni Creator e delle preghiere tradizionali della Santa Madre
Chiesa, ma soprattutto con la sincerità e con la semplicità del cuore, che evita ogni singolarità ed esibizione esteriore.
Lo Spirito Santo è spirito,
non sensazione; la Sua
azione nelle anime è spirituale, non
sensibile. L'unico effetto sensibile prodotto nelle anime dallo Spirito Santo - effetto però sempre soprannaturale e unicamente
Suo purissimo dono - è
costituito dalle consolazioni dette, appunto, "sensibili", provate
dai principianti nella vita spirituale nella loro conversione dal mondo a Dio, con una gioia interiore che cancella
tutte le altre gioie della vita.
Consolazioni che i sedicenti
"carismatici" non hanno mai provato, perché se le avessero provate, non andrebbero in cerca di emozioni sensibili ed umane, incomparabilmente inferiori ed
assolutamente incapaci di attirare la
volontà verso la via stretta della Croce e della perfezione cristiana. Inoltre, la vera
religiosità, non è fatta soltanto di preghiera vocale e di canti, di
convegni
e di viaggi, ma anche di istruzione e di sforzo interiore per correggersi, per migliorarsi e per
conoscere la volontà di Dio con profonde meditazioni e riflessioni sui libri di spiritualità e
guida alla virtù.
Esattamente ciò che è completamente trascurato dagli adepti di questa setta. Gli unici
libri che leggono sono quelli che parlano
del loro Movimento e dei "miracoli" che vi si compiono. Riguardo al
resto, cioè all'essenza della religiosità, pretendono di avere la scienza infusa e, per essere guidati dallo Spirito
Santo, sarebbe sufficiente fare
quello che fanno, cioè cantare, pregare insieme e radunarsi insieme per
costringere il Divino Spirito ad effondersi su di loro.
Hanno, sì, rispetto e venerazione
per il sacerdote; se ne incontrano uno serio
e di pietà, se ne entusiasmano e lo vorrebbero con loro. Ma quando si accorgono
che non ha visioni e non fa miracoli, soprattutto se non ha le loro stesse idee, né partecipa ai
loro riti, peggio poi se non ne parla favorevolmente, delusi, lo abbandonano.
Come si è detto, non tutti si comportano così;
molti conservano le buone
tradizioni e la pietà che hanno appreso in passato, prima di seguire il
Movimento. Diversi poi sono solo
frequentatori occasionali e non sono stati inquinati dalle storture ivi riscontrate. Ma bisogna che prima o poi si
accorgano di non trovarsi nell'autentica ortodossia cattolica.
3° Studio di
mettersi in vista
C'è poca umiltà
evangelica.Già
la ricerca dello straordinario, del miracolo non solo negli altri,ma anche in se stessi, oltre che opporsi alla
fede, è in opposizione all'umiltà. L'umile non si ritiene degno di fare
miracoli, di aver visioni celesti e di possedere carismi eccezionali,
che Dio concede raramente anche ai Suoi Santi. Tutti i sedicenti "carismatici"
li cercano, senza chiedersi se ne sono o se
non ne sono degni. La loro reazione, poi, quando vengono contraddetti,
è tutt'altro che umile, ma per lo meno carica di
disappunto.I
miracoli essi non si limitano a pretenderli, a cercarli, a provocarli (come se si potessero produrre
coi loro artifici), non si limitano a prenderli subito e senz'altro per veri; non si limitano
"solo" a questo, che è già contrario alla volontà dell'umiltà, ma si premurano
anche di farlo sapere
agli altri, raccontando per filo e per segno tutto lo svolgersi del fatto "soprannaturale"
e"miracoloso". Questo ogni volta che certi fenomeni sembrano verificarsi o si
verificano realmente. Perché, infatti, o per suggestione, o per opera del demonio, possono anche
prodursi sul serio fenomeni non
spiegabili nella sfera del naturale.Tutti,
o quasi tutti gli aderenti alla setta hanno avuto (cioè, dicono di aver avuto) qualche visione, o
hanno assistito a qualche segno celeste, oppure hanno percepito profumi, talora da essi stessi
emanati. E come ci tengono
a raccontarli, come pure i sacrifici, i digiuni , vantandosene e umiliando
molti che più di loro e con più retta intenzione di loro vorrebbero farli, ma
che per ragioni di salute, di lavoro, o d'altro - anche talvolta
di carità - ne sono impediti.Non
ricordano le parole del Signore, che invita, sì, a fare penitenza, quella che è possibile
fare, ma che dice di non "suonare la tromba" per farsi notare, ma anzi, di farlo nascostamente non solo agli occhi degli
uomini: "Quando digiuni,
profumati la testa e lavati la faccia, affinché il tuo digiuno sia noto non
agli uomini, ma al tuo Padre
Celeste, che sta nel segreto (del tuo cuore), e il
Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa" 5.
Bisogna
nasconderlo perfino
a se stessi, cioè neppure compiacersene, perché è per grazia di Dio, e non per propria bravura che lo
si è fatto: "Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra " 6. Lo stesso titolo di
"carismatici" che si sono dati, è un titolo presuntuoso che dimostra semmai
proprio il contrario, come colui che dicesse di essere
santo, con ciò stesso dimostrerebbe di non esserlo. I presupposti dei carismi straordinari
sono i carismi ordinari:
la carità, la fede, l'umiltà, il nascondimento interiore che cerca di rimanere
nell'ombra e sconosciuto, il patire e l'essere
disprezzati soprattutto per la bontà e per la' virtù cristiana. A questi esorta San
Paolo quando dice: "Cercate i carismi migliori ". A Dall'esaltazione verrà la
guarigione?A questi alludeva l'Apostolo, non al dono dei miracoli delle profezie,
delle lingue, ecc..., che vengono dopo i primi, e non sono come essi indispensabili.
Saranno utili certamente al bene delle anime, ma bisogna lasciare a Dio
l'iniziativa di concederli, a chi vuole, come vuole, quando vuole, finchè vuole
e se vuole.
4° Promiscuità e
permissivismo sessuale
E'
la principale, se non l'unica, spiegazione del grande successo che il Movimento ha fra i giovani,
la maggior parte dei quali mai frequenta la chiesa ed i Sacramenti, ma che, in
occasione degli allegri raduni, non manca di farsi vivo.
Portano con se chitarre e se la spassano
coi loro canti sentimentali. Nulla di
strano che ci possano essere dei
giovani, ma sono sempre stati
mescolati a tutti gli altri adulti, anziani e bambini. Qui no Qui i ragazzi e le ragazze fanno una cosa a parte; arrivano insieme stanno insieme e ripartono insieme . Non si vogliono notare atteggiamenti sconvenienti, e non si vuole nemmeno pensare che ne abbiano in privato, eccetto qualche lascività e facili contatti. Tuttavia, ammesso e con concesso che non vi sia alcuna malizia nel fare stare sempre insieme i giovani in promiscuità di sesso; ipotizzando la loro assoluta purezza di cuore, rimane sempre imprudente per loro, e poco edificante per gli "altri" il comportamento
in discorso. Gli "altri" di cui stiamo parlando sono quelli che non fanno abitudinariamente parte del gruppo e che potrebbero, a ragione,
restar scandalizzati da un simile comportamento .Quelli che ne fanno parte sempre oramai non ci badano, avendo coltivato
uno spirito modernista e libertino .Gli
stessi genitori che aderiscono al Movimento sono molto permissivi verso
i loro figliuoli e figliuole . Gli altri
genitori, che lasciano andare figlie
e figli a questi raduni, se non sono
permissivi, sono peraltro molto
ingenui, come nel lasciarli andare
da soli alle "riunioni" ed alle gite parrocchiali, od ai cosiddètti "campi scuola", o ad altri
incontri organizzati da parroci senza scrupoli.
Purtroppo, certo, questa prassi
riprovevole non è solo del Rinnovamento
nello Spirito. è un facile sistema
usato da parroci e sacerdoti male
formati per riempire le loro chiese, i loro "oratori" e le sale parrocchiali di giovani, che si vogliono
educare facendoli passare per la
via larga della perdizione, anziché
per quella stretta della salvezza . Tuttavia,
anche se la corruzione ha raggiunto perfino monasteri ed eremi (aperti
ormai a tutti i giovani in cerca di avventura) sarà sempre cosa biasimevole, sufficiente da sola a tener
lontani i giovani (maschi e femmine)
che desiderano impegnarsi seriamente e
sinceramente nella Via di Dio,
il consentire comportamenti tanto sconvenienti quanto, implicitamente,
desacralizzanti.
5°
I miracoli
Nelle
assemblee presiedute da sacerdoti, talvolta avvengono
"miracoli", o sono "cacciati" dei demoni. Alcuni
sacerdoti si sono per questo fatta una
fama'. Di solito, durante la celebrazione della Messa, preannunciano il
genere di "miracolo" che sta per
verificarsi, soprattutto o soltanto guarigioni.
E così avviene.
Che dire, dopo
l'esposizione dei
gravi difetti riscontrati in seno a
questo Movimento? S'impone la necessità di fare alcune considerazioni riguardanti appunto i miracoli,
specialmente la loro origine ed il
loro scopo .I miracoli possono
venire da Dio, o da altre forze occulte preternaturali, che da
Dio ricevono il consenso di agire10. In poche parole, possono
venire o da Dio o da un demone. Però, solo quelli di Dio sono veri miracoli; quelli del demonio sono certamente
fenomeni non normali, che l'uomo e le forze della natura non sono capaci di
compiere. Tuttavia, non sono veri
miracoli, ma pseudomiracoli, cioè sono sempre satanici per la forza che agisce . Sì, il demonio, per giusta disposizione di Dio e
sempre col Suo permesso, ha poteri e
capacità di agire sulle forze della natura compiendo, o facendo compiere, fatti prodigiosi che hanno tutto l'aspetto di miracoli. Può agire sui corpi, sugli
oggetti, produrre cambiamenti, sparizioni o
apparizioni di cose che prima non
c'erano. Talora provocare
anche sciagure, fenomeni atmosferici e tellurici, ecc..., imitando Dio e meglio ingannando i Suoi servitori. Pensiamo
a Simon Mago che, con l'aiuto del
demonio, si sollevava a parecchi metri dal suolo, per far vedere ai suoi
spettatori che anche lui, come Gesù, era capace di salire al Cielo". E non si trattava di produrre suggestioni e illusioni negli astanti
se, per le preghiere di San Pietro, le forze che lo sostenevano vennero meno, ed egli precipitò al suolo .Altre
volte si tratta solo di suggestione, in una maniera però a noi sconosciuta. Così sono molti prodigi operati da
prestigiatori, praticamente
impossibili e`dove é chiaro che non può arrivare il trucco .Quelli che compiono tali prodigi non sono sante
persone, ma impostori, avventurieri,
ciarlatani, mercanti e viziosi che, per averne lucro e successo, hanno venduto al demonio la loro anima. I
fatti prodigiosi, poi, sono semplici
giochi, atti a suscitare la curiosità della gente, a farla divertire, senz'altra utilità che quella di dare
spettacolo. Delle volte, tuttavia i prodigi in questione servono per fare
del male come nel caso dei MALEFICI,
che sono un'indubbia realtà.Non
così sono i miracoli di Gesù e dei Santi. Dio non opera mai oziosamente e per trastullo, ma sempre per un fine superiore: per affermare la Sua Divinità, per manifestare la Sua benevolenza verso qualcuno, o per accreditare qualche verità rivelata.
Sempre a fin di bene, raramente per castigare, ma anche in questi casi
per ammonire, per richiamare e per mostrare in maniera sensibile le gravi
conseguenze del peccato .E non c'è davvero ricerca di successo o di lucro. I
miracolati non guariscono
solo per qualche tempo, ma definitivamente, né miracoli sono soltanto le
guarigioni .I "miracoli" compiuti dai sedicenti
"carismatici" non sono prodigi diabolici:
hanno, almeno oggettivamente, il fine buono, di guarire da qualche malattia, o di liberare da un demonio,
fatti in un'atmosfera di preghiera e
di religiosità, invocando il Nome del Signore, non a fine di lucro, ne,
vorremmo almeno sperare, di successo. Ma non ci sentiamo nemmeno di
classificarli tra i miracoli veri e propri, compiuti da Dio e per fini da Esso voluti.
Dio compie il
miracolo per manifestare la santità di una persona, per premiare la fede, per
approvare un'opera e comprovarne la bontà. Però, il miracolo da solo, anche se viene da Dio,
non è sufficiente ad approvare un'opera ed a comprovarne la bontà. Occorrono alcuni altri elementi indispensabili a dare valore
comprovante al miracolo: in primo luogo la
santità della vita, almeno quella ordinaria, comune a tutti, e la purezza ortodossa dell'insegnamento e della religiosità. Se manca
uno di questi due elementi, non si può accettare il miracolo come segno dell'approvazione di Dio. La Chiesa stessa, per la
canonizzazione dei Santi, non si
accontenta dei miracoli da essi compiuti in vita od in morte; esige anche la pratica costante delle virtù eroiche e l'assoluta assenza di errori
dottrinali . In Gesù, Nostro
Signore, oltre alla potenza del miracolo, c'era anche la straordinaria ed unica santità della vita; c'era l'altissima e perfettissima dottrina. C'erano poi le profezie che parlavano di Lui... C'erano in abbondanza gli elementi
per dimostrare inequivocabilmente la
Sua Divinità. I Suoi
miracoli erano strepitosi e di indubitabile origine divina; eppure anche in Lui, almeno alcuni dei miracoli, da soli, non sarebbero stati sufficientemente probatori. Erano probatori
della Sua Divinità perché, come è detto dopo il miracolo della guarigione del sordomuto, "ha
fatto bene ogni cosa" . Ma quando
i farisei accusavano Gesù di cacciare i demoni con l'aiuto di Belzebul, principe dei demoni, non dicevano una cosa assolutamente
impossibile per se stessa; era impossibile in Gesù, perché evidente era la ,falsità dell'accusa che Egli fosse un peccatore e perciò d'accordo con Belzebul . Ma se un mago riuscisse a cacciare un demonio, di lui sì che si potrebbe dire che
l'ha cacciato con l'aiuto di Satana.
Il demonio ha potere di fare anche questo. E' un mentitore e lavora sempre per fare il male. Ma non sempre lo fa direttamente;
spesso lo fa cominciando col fingere di fare del bene. E' intelligente e furbo e, all'occorrenza, può anche dire
la verità, può fare "miracoli",
può cacciare demoni, magari facendoli entrare in qualcun altro che
si presta al suo gioco, eventualmente in qualcuno che fa
parte della stessa
setta da lui suscitata e dominata .Questi "miracoli" del demonio sono, diciamo
così, più "raffinati" di quelli accennati prima. Si direbbero una via di mezzo tra quelli del demonio e quelli di Dio, e
sono più ingannevoli. Chi li compie, li compie in Nome di Gesù Cristo, ma
"compierli in nome di Gesù Cristo" non significa farlo semplicemente invocando il
suo SS.mo Nome, bensì
pure con la santità della vita conforme alla Sua Volontà. Lo stesso che "pregare nel Nome di
Gesù Cristo" non significa farlo semplicemente con la bocca, ma anche col cuore e con la
vita. Ha detto, infatti,
il Signore: "Non
tutti quelli che mi dicono Signore, Signore, entreranno nel Regno dei Cieli, ma
colui che fa la volontà del Padre mio. Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non
abbiamo noi profetato nel tuo Nome? E non abbiamo noi nel tuo Nome cacciato demoni? E non abbiamo noi nel
tuo Nome fatto molti miracoli"? Ma io risponderò loro:
"Ritiratevi da me voi tutti operatori di iniquità"13.
Parole che
fanno pensare, perché il Signore parla di miracoli, di profezie, di cacciata dei demoni,
tutto fatto nel Suo Nome. Eppure non a Lui gradito, perché fatto da "operatori di iniquità ". Può darsi che il Signore, essendo
impegnato il Suo Nome, e con fede, faccia anche il miracolo richiesto. Ma, come non è sufficiente che sia
invocato il Suo Nome perché il miracolo
abbia forza comprovante la bontà di un'opera, così neppure è sufficiente la sola stessa fede. Dice,
infatti San Paolo: "Quand'io parlassi le lingue degli uomini e degli
Angeli, se non ho la carità, sono
come un bronzo che suona [...]. E
quando avessi la profezia e conoscessi
tutti i misteri ed ogni scienza, e quando avessi tutta la fede, fino a trasportare le montagne, se non ho la
carità, sono un niente" Occorre quindi anche la carità . Ma non pensiamo che la carità consista nel dire
belle parole, nel mostrarsi gentili,
nel fare elemosine, o qualsiasi altra opera buona esteriore, perché l'Apostolo continua dicendo: "E
quando distribuissi ogni mio avere per sovvenire i poveri, e sacrificassi il mio
corpo (fino) ad essere bruciato (per giovare ad
altri); se non ho la carità, nulla mi giova" I'. La carità è la vita conforme alla volontà di Dio, modellata su quella
di Nostro Signore Gesù Cristo e su quella dei Santi che lo hanno imitato nelle virtù evangeliche, come le
hanno sempre insegnate i maestri di spiritualità della Chiesa . II Signore, poco prima di proclamare
l'inaccettabilità dei miracoli compiuti dagli "operatori di
iniquità ", aveva messo in guardia
i discepoli dai falsi profeti,
indicando i segni per riconoscerli: "Guardatevi dai
falsi profeti, che vengono a voi vestiti da pecore, ma di dentro sono lupi
rapaci. Li conoscerete dai loro frutti" 16. Non, dunque, dalle profezie, non dai
miracoli che fanno in Nome Suo, non perché cacciano i demoni, ma "dai loro
frutti ". Dalle loro opere si riconoscono. Questo è il
criterio per giudicare della bontà di un'opera e della credibilità di chi si autoproclama possessore di carismi straordinari . Ora, i "miracoli" compiuti durante le grandi manifestazioni "carismatiche"
bisogna inquadrarli nel contesto aberrante a cui si è accennato. Potrà
sembrare e s a g e r a t o l'accostamento delle espressioni evangeliche di biasimo e di condanna agli animatori di quel Movimento e agli
autori di quei fatti prodigiosi. Sono sacerdoti, anche Vescovi, e talvolta persino
Cardinali ",che riteniamo con
buone intenzioni, gente da bene, non animata da venalità, almeno nell'apparenza sincera... Come si possono classificare
e chiamare "lupi rapaci", "mercenari", "falsi profeti", e "operatori di iniquità", dire che non abbiano la carità, quando invece tutta la loro opera sembra volta all'amore del
prossimo, a fargli del bene, a liberarlo dal dolore,con uno sfondo di
religioso amor di Dio?Diciamo, senza volerci
riferire ad alcuno in particolare e senza giudicare nessuno nell'intimo
della sua coscienza, che quegli aggettivi nel Vangelo
non hanno lo stessissimo significato che hanno nella vita comune e materiale. Essere "lupi rapaci" in senso evangelico non significa essere necessariamente
spargitori di sangue, o depredatori di beni altrui. Chi rovina le anime anche promettendo
loro beni e vantaggi umani che il Signore non ha promesso ai Suoi discepoli, quello - è Sant'Agostino
che lo dice - è un lupo rapace,
perché conduce le anime per una
strada che porta alla rovina, o per lo meno a grave danno, non alla salvezza .Se lui non ha volontà di "sbranare" le
anime, ce l'ha il demonio, e noi
dobbiamo stare attenti a non renderci suoi servitori e complici con insegnamenti e pratiche erronee. Essere "mercenari" nel servizio di Dio
e delle anime non significa esclusivamente operare il bene solo per lucro; lo si è anche quando si cerca se stessi,
la propria affermazione e soddisfazione,
il successo e gli applausi degli uomini. Essere "falsi profeti " non significa soltanto predire
cose sbagliate non suggerite dallo Spirito Santo, ma.significa anche insegnare e praticare
l'errore con apparenza
di bene e di verità; non ci sarebbe altrimenti bisogno che il Signore ci
mettesse in guardia: "Guardatevi dai falsi profeti".Non solo praticare e insegnare l'errore è sbagliato, ma
anche tollerarlo e
approvarlo negli altri. Non ci consta che la massa degli adepti rimanga edificata dal
comportamento aberrante che tiene durante le preghiere ed i "riti" carismatici. Oltre che
dall'eccessiva libertà concessa ai giovani d'ambo i sessi di stare insieme col pretesto
di un amore che non è cristiano, ma
sentimentale e passionale, e che apre la via al peccato .La carità, poi, l'abbiamo
già detto, non sta nel "parlare la lingua degli Angeli ", nel "darsi alle fiamme per
giovare a qualcuno ", nella
'fede che
trasporta le montagne", nel dire "Signore, Signore", cioè nel fare lunghe preghiere,
nel 'fare
profezie, miracoli e cacciar demoni nel nome di Gesù “.E’ difficile definire esattamente
de in poche parole la supereminente carità evangelica, ma certo è fatta di
umiltà, di semplicità, di nascondimento, di verità, di fuga da ogni
esibizionismo e pubblicità. Non basta la probità della vita ed una certa
umanità; anche tra i testimoni di Geova c'è onestà civica, si vogliono bene, si fanno e fanno del bene...
Anche tra i, massoni. Eppure... Se, dunque,
si verificano fatti prodigiosi in
seno a questo Movimento, poiché servono a confermare l'errore e a diffonderlo, non possono attribuirsi a
forze buone e non possono
sono venire da Dio. Ma,
se anche,per ipotesi, venissero da Dio perché compiuti nel Suo Nome - e
Dio, quando fosse impegnato il Suo SS.mo Nome, potrebbe intervenire e fare il
miracolo richiesto, benché "contro la sua volontà" - non
potrebbe ugualmente essere accettato come prova della bontà di quel movimento e di tutte le cose aberranti che vi
si fanno, perché il criterio per riconoscere la bontà di una persona, o
di un Movimento con caratteri morali e
spirituali, come si è detto, non sono i miracoli, nemmeno se compiuti
nel Nome del Signore, bensì i frutti e
le opere, che debbono essere
conformi alla volontà di Dio e alla millenaria prassi della Chiesa e dei suoi
Santi. Le manifestazioni di "pietà" dei "carismatici" non sono tali .Il Movimento cosiddetto "carismatico",
che abusa di questo termine, con ben
altro significato, per definire presuntuosamente se stesso, peccando di superbia, come se pretendesse
chiamarsi "Movimento dei Santi", e proprio con ciò stesso dimostrando
di non essere né santo, né carismatico, sembra piuttosto una ramificazione del
modernismo. La più insidiosa eresia
di tutti i tempi, che si direbbe essere 1`eresia perfetta". Ciò sia perché compiuta con estrema
sottigliezza mimetizzando di bene, di
fraternità, ed anche di pietà, di religiosità, e di spiritualità ogni cosa, sia perché non si è posta come le
altre eresie fuori dalla Chiesa, ma vi opera al suo interno, con la
generale condiscendenza del clero e della
Gerarchia ecclesiastica. Come un tumore maligno che rode di dentro
l'organismo senza che l'ammalato avverta alcun dolore, e se anche uno dei pochi medici esperti gli dicesse che è
affetto da una gravissima malattia
mortale, non gli crederebbe e affermerebbe con convinzione ostinata di
star bene e di godere ottima salute .E'
perciò molto difficile intavolare un discorso con gli aderenti al Movimento
al fine di persuaderli che la vera pietà cristiana e l'autentica devozione è diversa da quella ivi praticata,
anche se ci sono molte somiglianze ed
affinità, che però servono solo a rendere più sottile l'inganno. Specialmente i più esaltati sono
tenacemente radicati nelle loro convinzioni, dalle quali non si smuovono, anzi,
sono talora suscettibili e reagiscono con stizza. Il loro fanatismo ed
anche l'insistente aggressività per propagandare il loro Movimento li porta ad
un gemellaggio, ciascuno nel proprio ordine, con i Testimoni di Geova. Come
quelli pretendono di essere i Testimoni di
Dio Padre ("Geova"), questi pretendono di essere i Testimoni dello Spirito Santo; gli uni e gli altri
non sono né l'uno né l'altro.
CONCLUSIONE
Per concludere, ripetiamo quanto detto all'inizio: i
vari gruppi non sono tutti
uguali, ma c'è una gamma che va dai più fanatici ai più moderati. Così è anche
tra i singoli. Le riunioni di quelli che si definiscono col titolo di
"carismatici", negli oratori, o anche nelle chiese, o in locali privati, ove gl'intervenuti si
"drogano" spiritualmente con mani alzate, visi ieratici, urla, gesti,
atteggiamenti e"musiche" che sono piuttosto rumori per favorire
l'autosuggestione ed andare in un trance parossistico sfociante in danze, schiamazzi,
abbracci, talora con pronuncia mento di
"profezie" e frasi in lingue sconosciute ed altre stregonerie che essi chiamano "effusione dello Spirito
Santo", sono riunioni sataniche
da condannare senza mezzi termini .Le riunioni di quelli che definiscono il
loro Movimento con l'espressioni più
modesta di "Rinnovamento nello Spirito", sono meno spine delle suddette. Tuttavia, anche se in una forma
più blanda e modera si riscontrano
anche le stesse anomalie e si riscontrano anche le stesse anomalie strampalerie che mescolano la Religione con riti ed
atteggiamenti che hanno il sapore della magia . Gravissima, poi, la libera
ed incontrollata promiscuità dei giovani d'ambo i sessi. Pure questi gruppi sono da condannare, anche se vi si dovessero compiere "miracoli" e vi tengono
bei discorsi.Purtroppo, il Movimento si è talmente diffuso, che non
vi è ormai più ambiente che
non ne sia infestato. Gruppi più o meno numerosi s'incontrano un po' dappertutto, specialmente dove c'è
maggiore fama di miracoli, di
apparizioni celesti, visioni, segni prodigiosi che solleticano la curiosità e
la voglia incontenibile dello straordinario.
I fatti soprannaturali possono essere autentici o dati
per premiare la fedeltà
degl'intervenuti, come nelle "apparizioni" di Medjugorje, c Montichiari ecc..., od anche nei Santuari tradizionali,
ma dove arrivano questi
gruppi, guastano il raccoglimento e la preghiera di quelli chi ancora conservano sana la loro
religiosità. S'impiantano ed impongo i loro modi (sono riconoscibili dalle
braccia tenute alzate) coi loro canti sentimentali e musiche con chitarre. Forse ci
saranno dei gruppo non solo più moderati, ma che respingono le anormalità e le
deviazioni pietistiche dei
precedenti, però non fuori dal pericolo di essere trascinati
dagli altri, del cui Movimento generale fanno parte. Chi può dire che
tutte le Logge massoniche siano diaboliche allo stesso grado? Ce ne
sono delle più blande (almeno apparentemente) che promuovono la fraternità,
l'uguaglianza, il rispetto e l'aiuto reciproco e'verso chi è nel bisogno, ed
altre forme di carità, magari tinte anche di religiosità e di spiritualità.
Eppure, se il partecipare a queste associazioni massoniche non fosse peccato (a parte la condanna esplicita
della Chiesa), peraltro sarebbe estremamente
pericoloso, perché una volta messo piede in quegli ambienti, si può essere trascinati, sia pure
impercettibilmente, verso forme
peggiori. Così deve dirsi di questi gruppi moderati del "Rinnovamento". C'è senza dubbio del buono, soprattutto
per il fatto che gli aderenti
conservano quella pietà e quella religiosità che hanno appreso nelle famiglie e
nelle parrocchie, quando ancora si insegnava il Catechismo di San Pio X e si dava la vera e sana educazione
religiosa, morale e spirituale ai
bambini ed ai giovani.E' doveroso, da parte di
chi, per grazia di Dio, è nella luce, aprire gli occhi a
questi, ancora buoni e disponibili ad essere guidati, ed informarli
che nella Chiesa ci sono ancora gruppi di preghiera e cenacoli di spiritualità buoni e
lodevoli da frequentare, senza pericolo che la fede subisca inquinamenti di sorta. In mancanza di questi, meglio starsene a casa e organizzare cenacoli di preghiera in famiglia, o con persone di si cura ed autentica
pietà.
A.M.D.G. Amen.
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