Romano Prodi
Presidente del Consiglio Italiano - Professore di economia:
"L’Economia
di Comunione è più un messaggio gettato al futuro che non
un’analisi delle cose già compiute. Ed è questo l’aspetto
affascinante di un movimento spirituale che sta compiendo un cammino
di enorme grandezza, fondato su principi assolutamente essenziali. Il
discorso è legato sostanzialmente ad un solo principio, quello della
carità più profonda, e al tentativo di applicarla agli aspetti
diversi della vita contemporanea"
(dall’intervista
nell’Aula Magna dell’Università statale di Buenos Aires,
Argentina 6/4/98)
Stefano Zamagni
Professore di Economia politica all’Università di Bologna:
"L’esperienza
dell’Economia di Comunione è una sfida sia a livello propriamente
intellettuale, sia a livello più propriamente esistenziale. Riguardo
alle ragioni specifiche che la caratterizzano riguardo ad altre forme
di esperienze ..., vedo due differenze: la prima è che in Economia di
Comunione chi liberamente accetta questa formula, non accetta di
separare il momento della produzione della ricchezza dal momento della
distribuzione. Il secondo elemento qualificante è quello di
contrastare l'opinione in base alla quale l'etica può essere
asservita alle esigenze dell’economia. (...)
L’esperienza di Economia di Comunione è quella di dimostrare che o
si crede a certi valori come ad esempio la dignità delle persone, il
rispetto dell’autonomia, la giustizia, - ma ci si crede
indipendentemente dai risultati cui questi valori conducono - o
altrimenti il rischio è la produzione di effetti perversi.
Per entrambe queste ragioni, ritengo che il modello dell’Economia di
comunione abbia tutte le premesse per svilupparsi e arricchirsi".
(Convegno
sull’Economia di Comunione, Università di Bologna, 29/4/98)
Marco Maciel
Vicepresidente della Repubblica Brasiliana:
"L’Economia
di Comunione, ideata da Chiara Lubich è un’esperienza che porta una
grande dose di umanesimo nei rapporti economici, in un mondo in cui
domina il fenomeno della globalizzazione. E’ un progetto che non
cerca la competitività economica, ma l’equità sociale, una società
più giusta e più umana".
(Sede del
Parlamento di Brasilia - Convegno su ‘Economia di comunione, una
esperienza del Movimento dei Focolari nell’ambito sociale’ -
7/5/98)
Osmanio Pereira
Deputato federale della Repubblica Brasiliana:
"Credo
che il progetto di Chiara Lubich ci faccia vedere la necessità di una
globalizzazione anche della solidarietà umana, della condivisione dei
beni"
(Convegno
nella Sede del Parlamento di Brasilia - 7/5/98)
P. Theodoro Paulo Peters
Rettore dell’Università Cattolica del Pernambuco (Brasile):
"La
sua instancabile lotta per l’unità fondata nell’amore che tutto
vince l’ha portata a concepire, qui in Brasile, una nuova forma di
rapporto basata su una nuova cultura – la cultura del dare – che
ha denominato Economia di Comunione. Chiara Lubich fa traboccare il
Vangelo nel mondo sociale, economico, trasformando l’acqua in vino,
cioè la feroce competizione capitalista in una sinfonia umana di
comunione".
(Recife,
Brasile - Laurea h. c. in Economia - 11/5/98)
Adam Biela
Decano della Facoltà di Scienze Sociali dell’Università di
Lublino, Polonia:
"Chiara
Lubich ha creato un nuovo fenomeno sociale che, indicando la
possibilità di applicazione per un nuovo paradigma di unità, può
avere un importante ruolo ispiratore che ha la chance di trovarsi alla
base delle scienze sociali e di significare tanto quanto la
rivoluzione copernicana per le scienze naturali".
(Lublino,
Polonia - Laurea h.c. in Scienze Sociali - 19/6/96)
Jacques Marcovitch
Rettore magnifico dell’Università statale di San Paolo (Brasile):
"Qui
(nel progetto dell’Economia di Comunione)c’è un nuovo concetto
dell’uomo. L’uomo è felice quando dà".
(San Paolo, Brasile
- Università USP 30/4/98)
Hans Burkard
Professore di Management all’Università di Antioquia, Medellin
(Colombia):
"La
Cultura del dare non è solo uno slogan : è una realtà vissuta da
milioni di persone in tutto il mondo (...).
In questo contesto, le realizzazioni dell’Economia di Comunione,
piccole o grandi, acquistano un significato tutto speciale: sono le
realizzazione di quello che l’ONU postula (Commissione mondiale
per l’ambiente e lo sviluppo, giugno 1997). Sono state create
per sradicare la povertà, utilizzando metodi nuovi di produzione, e
si impegnano anche a contribuire attivamente alla creazione di
"uomini nuovi" e di una cultura; cosa che implica anche il
cambiamento degli standard di consumo".
(dall’intervento
al Bureaux Internazionale di Economia e Lavoro - New York, USA marzo
‘98)
Manuela Silva
Professoressa all’Istituto Superiore di Economia dell’ Università
di Lisbona (Portogallo):
"Una
donna, Chiara Lubich, ha il grande merito di aver osato rompere la
spessa cortina di determinismo economico e davanti alla moltitudine
degli esclusi aver osato affermare che può esistere un altro modo di
organizzare l’economia. (...)
Il momento è propizio per proporre un nuovo modello economico
umanista e solidale per il XXI secolo, mettendo in discussione un
agire economico che ignora l’etica, il benessere umano, la
solidarietà, l’equilibrio ecologico e la pace sociale".
(Congresso
sull’Economia di Comunione – Lisbona, Portogallo 23/6/98)