COME TE STESSO

Se tu entri nel Vangelo – e questa è una bella avventura per te – ti trovi di colpo come sul crinale di una montagna. Già in alto quindi, già  in Dio, anche se guardandoti al lato vedi che la montagna non e’ una montagna ma una catena di montagne e la vita per te e’ camminare lungo lo spartiacque fino alla fine.

Ogni parola di Dio e’ il minimo e il massimo che egli ti chiede, per cui quando tu leggi: “ama il prossimo tuo come te stesso”, hai della legge fraterna la massima misura.

Il prossimo e’ un altro te stesso e come tale lo devi amare.

Se lui piange, piangerai con lui, e se ride con lui riderai, e se ignora ti farai con lui ignorante e se ha perduto suo padre t’immedesimerai nel suo dolore.

Tu e lui siete due membra di Cristo e che soffra l’una o l’altra per te è simile cosa.

Perché per te ciò che vale è Dio che è Padre di entrambi.

E non cercare scuse all’amore. Il prossimo è chiunque ti passa accanto, povero o ricco, bello o brutto; ignorante o dotto, santo o peccatore, della tua patria o straniero, sacerdote o laico; chiunque.

Prova ad amare chi ti sfiora nel momento presente della vita e scoprirai nell’animo tuo nuovi germogli di forze prima non conosciute: esse daranno sapore alla tua vitae risponderanno ai tuoi mille perché.

                                                                        Chiara