UNA STORIA COME TANTE

Da Emilio Pastacaldi       

 
"Vorrei dirvi qualcosa della mia esperienza con i giovani dell'Oratorio S. Giovanni Leonardi, che ho conosciuto in occasione della "prima" del loro spettacolo "Una storia come tante ... da raccontare come poche".
      
        Lo scorso mese di maggio, accolsi volentieri l'invito di Piero Pitocco, perché lo aiutassi a curare e condurre l'impianto audio e video che intendeva usare per lo spettacolo.  Con Piero ci siamo conosciuti in occasione della Mariapoli di Roma al Gerini.  All'epoca Piero fu molto disponibile e ci aiutò moltissimo:  ergo "non avrei potuto, ma neanche avrei mai voluto, dirgli di no".
 
        L'avventura di questa trentina di ragazzi è cominciata potendo contare solo su uno spazio parrocchiale e sulla grande voglia di essere insieme, riuscendo a staccarsi dal muretto sotto casa e dalla TV.  Si sono impegnati per quattro mesi non solo facendo tutto quanto dicono nell'invito, ma assai di più.  Hanno dovuto scoprire e condividere i loro talenti; accettare di fare qualcosa che, talora, non sentivano adatta per se; inventare e provare le coreografie; curare la scenografia e la regia, smussare diverse spigolosità; imparare a fare volentieri i lavori meno appariscenti; abbandonare i giudizi; accettare la critica ed apprezzare il positivo di ognuno ... trovare gli sponsor.
        Ma, forse, più di tutto, hanno dovuto trovare il coraggio di mettersi in gioco e di esprimere di fronte ad amici e parenti (che lì sono gente del quartiere) ciò in cui credono o vorrebbero credere.
        Sul piano artistico, conoscendo qualcosa di loro, a miei occhi sono sono apparsi semplicemente stupefacenti!
        Lo spettacolo è semplice e coinvolgente; certo c'è sempre ampio spazio di miglioramento e i più smaliziati possono facilmente trovarvi delle ingenuità e qualche incertezza di recitazione, ma ... è una bella esperienza.
        Facendo parte del Team Tecnico, ho letteralmente goduto della semplicità di rapporti, delle attenzioni reciproche, della disponibilità e della prontezza a risolvere i problemi.
        Per concludere, l'8 giugno, ho scoperto che, per la vita vissuta prima del lancio dell'ORA, Roma-Amor è stata concepita molto prima che noi ce ne accorgessimo ed è cresciuta nascostamente finché Chiara, al giusto tempo, le ha dato pubblicamente i natali.
        Molte sono le ricchezze dell'Ideale che vengono espresse e sottolineate durante lo spettacolo, sufficienti a lasciare increduli al pensiero che non sia stato sviluppato da persone del movimento.
        Linguaggio leggermente diverso, ma identica sostanza.
        Rimane l'impressione che Roma-Amor si diffonde e cresce seguendo anche strade diverse dalle nostre e che, dove ci sembra di non poter mai arrivare, Qualcuno che ci ama arriva per noi..