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Settembre 2004

1) Accetto lavori impestati ma poi li rifilo al VIME

A aprile 2004 la segretaria mi chiese se riuscivo a rifare un tavolo per un cliente di Milano, il tavolo però era troppo complicato da rifare a mano, così rifiutai il lavoro.

Prima che la segretaria potesse telefonare al cliente, intervenne mr.P dicendo che ci pensava lui a fare quel lavoro. 

Passarono alcuni mesi e il cliente telefonò per sapere se il suo tavolo era pronto... ma dopo essersi licenziato, mr.P aveva lasciato a metà parecchi lavori... alcuni li portò a termine, mentre altri (come questo) cercò di rifilarli a me. 

Quando la segretaria mi disse che mr.P mi aveva rifilato anche questo ennesimo lavoro, io mi rifiutai di farlo.

Se mr.P si era preso un impegno, era giusto che il lavoro lo finisse LUI.

Poi passarono ancora alcune settimane... e un giorno mr.P per poter fare il lavoro senza la mia presenza, venne in ditta al mattino molto presto a prendersi il tavolino, lo imballò con un pezzo di compensato e dopo averlo caricato nello zaino se lo portò a casa.

Ma purtroppo in sistema di mr.P (come avevo previsto) non funzionò, così mr.P dovette intagliare tutti i particolari a mano.

A settembre 2004 (dopo 6 mesi dall'ordine) mr.P consegnò il tavolo, realizzato veramente col culo... e per non farmelo vedere, lo caricò direttamente sul camion (che sarebbe partito il giorno dopo) sperando invano che io non vedessi come era stato realizzato il suo lavoro.

Per il lavoro malriuscito ovviamente i clienti diedero la colpa a me , visto che non potevano sapere le vicende del reparto decorazione. (Grazie 1000 mr.P)

2) Mi stai sul culo ma ti offro le pizzette.

Mr. P va in moto a comprare delle pizzette, poi entra  in ufficio e chiede alle segretarie se ne vogliono alcune.

Una volta sbrigati i miei affari, io esco dall'ufficio e.... quando ormai sono fuori dalla porta, sento mister P che con la bocca piena mi dice "Vuoi?" facendo uscire un suono più simile a "Buoi?" che a "Vuoi?"

 

Dopo aver sentito simpatiche frasi tipo: "Per me il Vime non esiste più" o "Finalmente me lo sono levato dai coglioni" o peggio: "Secondo me il Vime è frocio"ecco che mister P passa alle gentilezze.

Il gesto l'avrei sicuramente apprezzato, ma prima di fare la pace sarebbe utile capire perché si è fatta la guerra, giusto?

Mr.P non mi ha mai spiegato quali fossero le rotture di coglioni che gli avrei procurato... e adesso io dovrei dimenticare tutto e accettare delle pizzette da uno che si incazza senza spiegarmi perché???

Da uno che va in giro a dire "per me il Vime è frocio", non accetto ne pizzette ne saluti... o quantomeno, prima meriterei delle spiegazioni. Se no, chi mi assicura che mister P non si incazzi nuovamente per motivi che solo lui conosce?

3) Pasticcio i lavori del Vime ma poi non li pulisco.

Un giorno di parecchio tempo fa, mr. P, parlò con un cliente... il cliente aveva adocchiato un mio vetro decorato, ma mister P gli propose alcune modifiche cercando così di accaparrarsi il lavoro...

Le modifiche proposte al cliente, vennero fatte a pennarello direttamente sul vetro, ma in seguito, mister P non si preoccupò minimamente di pulirle.

Non appena vidi il mio vetro pasticciato, chiesi a mr. P di pulirlo, ma il vetro rimase in esposizione (tutto pasticciato) per più di sei mesi.

Alla fine, visto che mr. P non avrebbe mai pulito il mio vetro, ho dovuto pensarci io, non prima però di aver copiato gli stessi segni in pennarello su di un SUO vetro, per vedere se almeno quello lo puliva...

Per mr. P, è normale sporcare le cose altrui e non pulirle. Ma se qualcuno glielo fa notare è un rompicoglioni, perché lui deve essere libero di fare come gli pare ecc. ecc..

4) Inquinamento atmosferico

Per colorare 5 vetri in modo più sbrigativo, mister P ha usato la pistola a spruzzo grande, sollevando una nube rosa che ha invaso mezza  ditta. Alla fine, mr. P va in bagno per lavarsi le mani e un operaio incazzato gli chiede spiegazioni. (vedi disegno)

La risposta è stata come la vignetta di lato.  D'altra parte tutti sanno che mister P, è libero di fare come vuole e nessuno deve criticarlo, altrimenti non ti guarda più in faccia e ti da del rompicoglioni.

 

Sotto: i vetri spruzzati da mister P... notare anche il tavolo della ditta verniciato di rosa. 

Alla fine della giornata, mister P, lascia il posto di lavoro, abbandonando tutto come sta, compreso il barattolo del bianco con un pennello rinsecchito dentro, la porta laterale del capannone aperta per i ladri... e un simpatico paio di scarpe sotto al tavolo.

soluzione A) Metto tutto a posto e chiudo la porta, ma mister P non se ne accorge nemmeno, così dovrei fare sempre da servetto.

soluzione B) Chiedo a mister P di sistemare le cose, e chiudere la porta, così mi sento dare del rompicoglioni... che lui deve essere libero di fare come vuole ecc.ecc.

 

Ottobre 2004

A fine ottobre, mr.P comunica ufficialmente che non verrà più a lavorare in ditta.

Per evitare di spiegarmi cosa gli avrei fatto durante quella famosa settimana, mr. P cambia addirittura il posto di lavoro!!! Si perché a tutt’oggi, IO VIME non ho ancora capito quali sarebbero state le “rotture di coglioni” che avrei procurato a mr.P. 

1) Ad ogni momento che passa, questo materiale è sempre più MIO!!

Come ormai saprete, il materiale altrui è anche di mr. P mentre il materiale di mr. P è proprietà privata.

Fin dai primi giorni che mr. P lavorava in vetraria, aveva il vizio di portarsi a casa le cose, inizialmente erano solo piccoli oggetti, rotoli di carta o magari il metro a nastro, ma il vero problema non era questo…

Mr. P quando aveva bisogno di misurare qualcosa, usava il mio metro, perché il suo era sempre a casa... la stessa cosa vale per i taglierini: quando mr. P non trovava il suo taglierino, prendeva il primo che trovava (cioè il mio) e continuava a fare i suoi intagli su vetro, come niente fosse.

Dopo parecchie volte che capitava questo fatto, ho deciso di mettere le iniziali sui miei attrezzi, sperando inutilmente che mr. P diventasse un po' più responsabile del suo materiale.

Tra i vari oggetti acquistati in colorificio (a spese della ditta) c’erano anche due aerografi del valore di 80€ l’uno… e come leggerete, uno di questi è stato fatto sparire da mr.P quando ha cambiato lavoro. (Vedi il fumetto: Il mistero della pistola)

Del resto tra i vari materiali spariti nel nulla: metri, taglierini e aerografi, ci sono anche altri simpatici gadget molto più costosi, che sono finiti in regalo alle mamme degli amici, giusto per fare bella figura e soprattutto perché erano a “gratis”.

2) Canta "It's a small world"

Venerdì 8 ottobre mr. P arriva in ditta a finire alcune cose. Sul tavolo in parte al suo ci sono io e sto facendo il mio lavoro... quando tra le varie canzoncine che mr. P fischietta ballando e canticchiando ecco spuntare "It's a small world" (quella delle bambole dei parchi Disney) una delle sue preferite.

Peccato che le parole modificate sono: "Ha il cervello piccolo... e il pisello ancor più piccolo..." e poi altre parole che non sono riuscito a capire... 

Forse faceva prima a indossare un grembiulino dell'asilo e cantare: "Gne gne gne gne!!!!"

3) Io consegno sempre le bolle in ufficio!

La segretaria chiede sia a me che a mr. P, se siamo passati in colorificio a prendere del materiale, perché mancava una bolla di accompagnamento del mese prima.

Risposta di Vime: "Riesci a risalire a cosa è stato acquistato? Così posso dirti se l'ho dimenticata io."

Risposta di mister P: "Io le bollette le porto subito in ufficio, quindi la bolla dimenticata non è mia." (quindi, doveva essere per forza colpa mia, giusto?)

Fatto sta, che a distanza di due giorni, compare in ufficio una bolletta del colorificio consegnata da mr. P in persona...

Ma siamo sicuri che mr. P consegna subito le bolle in ufficio? Se  ha detto la verità, come mai la bolla di accompagnamento nella foto a lato è rimasta in mezzo alle scartoffie del suo tavolo da lavoro ed è stata anche sporcata con del colore?

Vediamo un po': è passato in colorificio martedì 5  e la bolla l'ha consegnata venerdì 8 ottobre... il suo concetto di "subito" è davvero molto elastico, non come la colpa che invece è subito pronto ad attribuire agli altri.

Novembre 2004 IL CASO DELLA PISTOLA SPARITA

Mr.P oltre a lavorare in ditta, fa privatamente dei lavori di scenografia per alcuni negozi... un giorno però, nel casino generale, non trova più la sua pistola a spruzzo (o aerografo che dir si voglia) ... così pensò bene di impossessarsi di una delle due pistole a spruzzo della ditta. 
Mr.P mi dice che non trova più la sua pistola a spruzzo e così per finire i suoi lavori privati è costretto a prendere in prestito quella della ditta...

Facendomi credere che l'utilizzo della pistola della ditta era solo una cosa momentanea, mr.P iniziò a pulirla e portarsela via tutti i giorni...

Ma io conoscendo le abitudini di mr.P... avvisai la direzione che iniziò a tenerlo d'occhio. 

Com'era prevedibile, quando mr.P cambiò lavoro... sparì "misteriosamente" anche una delle due pistole a spruzzo della ditta... cioè quello che mr.P continuava a portarsi avanti e indietro da casa.

A fine mese mr.P porta il conto dei suoi lavori, ma non si aspettava che la segretaria gli chiedesse della pistola a spruzzo... così in un primo momento ha detto di non sapere che fosse sparito del materiale e ha fatto pure finta di andare a cercare la pistola a spruzzo sul tavolo da lavoro.
Però, poco dopo mr.P porta il conto alla direttrice e...

Direttrice: "Ma perché ti hanno visto a portare a casa degli attrezzi della ditta?"

E mr.P colto alla sprovvista cambia la sua versione:

mr.P: "Ma... quella che mettevo nello zaino, era la MIA vecchia pistola a spruzzo, che portavo da casa, perché quella della ditta era già da un po' che non si trovava." 

Direttrice: " Ma come? Poco fa hai detto alla segretaria di non sapere che fosse sparito del materiale... adesso invece dici che la pistola manca ormai da parecchio tempo ??? Ma allora, lo sapevi o non lo sapevi???"

( Secondo la sua versione, mr.P si sarebbe accorto che era sparito del materiale, però non ha mai avvisato la direzione... davvero strano! )

Direttrice: " La cosa mi sembra un po' strana, ma se è vero quello che dici, basta che porti la "TUA" vecchia pistola a spruzzo per confrontarla con quella della ditta... se è vecchia come dici tu, dovrebbe essere di una marca e di un modello differente giusto?"

Invece mr.P quando si è presentato per ritirare il suo ultimo stipendio, ha detto (ovviamente) di aver dimenticato la "SUA" vecchia pistola a spruzzo, ma ha giurato che quella che aveva a casa era veramente la sua vecchia pistola a spruzzo e NON quella della ditta. MAH!

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Ancora quando lavorava nella mia stessa ditta, mr.P decantava i suoi agganci al "CINE PARK STUDIOS" e continuava a raccontare dei suoi viaggi a gratis nei vari parchi in Germania o a Eurodisney.

Però mr.P nei suoi deliri di onnipotenza, ha sempre evitato di farmi conoscere i suoi nuovi amici di convenienza, forse proprio perché sognava di cambiare lavoro e di andare a fare il grande scenografo dei parchi del Garda... quindi se il Vime avesse conosciuto i suoi agganci... poteva essere una minaccia per suoi piani e lui non sarebbe stato più libero di fare quello che voleva.   Mr.P continuava a dire che avrebbe cambiato lavoro e che sarebbe andato ai "CINE PARK STUDIOS" come scenografo, grazie all'appoggio del suo amico vicedirettore. 

Però il colloquio con la BUILT BUILT ( la ditta che realizza le scenografie per i CINE PARK STUDIOS) non andò molto bene, soprattutto perché mr.P si presentò come un professore che corregge i compiti agli alunni... in pratica ha fatto delle foto alle loro scenografie e poi ci ha aggiunto dei particolari disegnati, modificando tutto ciò che a LUI non piaceva... 

I responsabili della ditta Built Built vedendo le loro scenografie corrette dal professor mr.P si sono sentiti dare degli incompetenti e così hanno rifiutato la sua collaborazione.

A questo punto i sogni di mr.P erano infranti e il solo pensiero che doveva tornare a lavorare in una banalissima ditta con un banalissimo lavoro trovato grazie al Vime, lo rendeva nervoso, soprattutto perché ormai aveva già detto a tutti che sarebbe andato a fare lo scenografo ai CINE PARK STUDIOS e che successivamente puntava al Gardaland se non a Eurodisney. (Sogni dolci sogni)

Mr.P quindi, doveva escogitare un sistema per obbligare il suo amico di convenienza e vicedirettore del parco a trovargli un nuovo lavoro... e in un periodo di tensione emotiva è bastata una cazzata (come per esempio un commento del suo collega Vime ) per fare arrabbiare mr.P e farlo autolicenziare dalla ditta in cui lavorava insieme a me.

Mr.P poteva trovare altri 1000 posti di lavoro più vicini a casa, invece preferì andare a lavorare in zona Garda, raggiungendo così l'obiettivo che si era prefissato fin dall'inizio.  Il vicedirettore quindi si trovò costretto a trovare un'occupazione al suo povero amico mr.P che era rimasto senza soldi e senza lavoro. (che strana coincidenza eh?) 

Mr.P in un primo momento si adattò a fare lavoretti di cui aveva già esperienza come per esempio dipingere vetrate o aggiungere qualche tocco di scenografia qua e là con i soliti tubi di plastica... ma il vero lavoro (quello serio) arrivò dopo quasi un anno e ora mr.P dice che si diverte un mondo a fare il mostro dentro alla "Casa dei fantasmi" e a far spaventare la gente... (ma contemporaneamente fa anche lo scenografo, ovviamente)

Adesso... io non mi permetterei mai di criticare il lavoro di nessuno, ma cosa ne pensava mr.P di questa occupazione quando era convinto che sarebbe andato a fare il grande scenografo dei parchi del Garda??? Leggete qui le sue stesse parole di un anno prima: "La Casa dei Fantasmi è un attrazione che costa poco, rende molto e la gente si diverte un sacco. Il funzionamento è semplice: ci sono varie stanze dove degli attori mascherati saltano fuori all'improvviso e fanno spaventare i visitatori; molto spesso per fare questo lavoro usano albanesi o rumeni, gente che pagano poco e cambiano spesso, inoltre non c'è neanche bisogno che parlino italiano, tanto devono solo fare dei versi..."

Complimenti a mr.P, razzista come sempre...come le sue barzellette su ebrei e polacchi... peccato che il lavoro che derideva così tanto l'anno prima, adesso lo sta facendo proprio lui. 

 

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