(Per vedere le scritte più grandi o più piccole, premi Ctrl e gira la rotella del mouse.)

                                 

1) Il giovane mr.P
Prima di leggere le prodezze mi mr.P trentenne, sarebbe utile leggere le Avventure del giovane mr.P, giusto per avere un introduzione al personaggio...
2) Il lavoro
Nel 1994 incominciai a lavorare nel campo del vetro, la ditta era abbastanza grossa e il lavoro non mancava, così quando la richiesta aumentò, provai a chiedere a mr. P e gli procurai così un nuovo lavoro, più vicino e redditizio. 
Mr. P all'epoca, lavorava in uno studio di scenografia, prendeva 6.000 lire all'ora e per guadagnare qualcosa doveva fare sempre gli straordinari e 80Km di treno tutti i giorni, quindi il salto di qualità e la vicinanza gli facevano sicuramente comodo.
Fin da subito ho voluto che mr. P riscuotesse i soldi direttamente dalla ditta e non da me come intermediario. Per intenderci: Io non ho mai voluto guadagnare nulla sul suo lavoro e non ho mai preteso nulla in cambio. 

3) I colori che camminano
Mr.P si rivelò molto presto, disordinato... quando, usava i colori, si dimenticava di chiuderli e li lasciava sempre in giro, così dopo l'ennesima volta che riordinavo tutto gli chiesi...
"Scusa mr.P, quando usi i colori, dov'è che li prendi?"
"Ma ti senti bene? I colori sono sempre stati in quella scatola! Io li trovo sempre li. Ma perché me lo chiedi?" 
"Tu li trovi sempre nella loro scatola, ma quante volte TU li rimetti a posto???"
"Bhe... io... non li ho mai rimessi nella scatola."

Ma mister P, non si era mai chiesto come facevano i colori a tornare tutti insieme nelle loro scatole e a mettersi a posto da soli?
E anche dopo 8 anni che continuavo a dirglielo, mr. P lasciava puntualmente i colori aperti e abbandonati sui tavoli, per non parlare dei pennelli rinsecchiti o la pistola a spruzzo sempre da pulire. 
Come avrete intuito, questa è una delle cose che mister P considerava "rottura di coglioni" ovvero: il rispetto del materiale quando si lavora in due.

4) Licenza di sputtanare
Durante la pausa pranzo, io e mr.P mangiavamo sempre nel solito locale... un giorno però dopo aver mangiato la pizza ai 4 formaggi mi sono beccato un infezione intestinale e dopo aver fatto delle analisi ho scoperto che era dovuta proprio ai formaggi mal conservati. Così decisi di non mettere più piede in quel bar.
Poi un giorno, incontrai per caso il proprietario del locale e mi disse: "Ho saputo da mr. P che non mangi più nel mio locale, perché hai avuto dei problemi..." e poi con sorriso idiota continuò: "Ma che tipo di disturbi hai avuto???" 
Ovviamente mr P era andato a dire i cazzi miei al gestore... in un primo tempo mr.P negò tutto, ma siccome il barista poteva averlo saputo solo da lui, alla fine ammise le sue colpe, non prima però di aver trovato una delle sue solite scuse del cazzo, dicendo:  "Se tu dici una confidenza a una persona ... devi calcolare che questa persona può dirla a chiunque, quindi la colpa è solo tua."
Allora, visto che mister P ha fatto questa regola... io non devo assolutamente farmi problemi a dire che mr P è stitico o a raccontare le bambinate che ha fatto nel corso degli anni, quindi procediamo pure...

5) Io NON pago il carburante.
Mr. P ha avuto solo la patente della moto fino al 2004 e quindi molto spesso mi scroccava un passaggio in macchina. Inizialmente mr.P lavorava solo pochi giorni alla settimana, quindi non gli chiedevo di dividere le spese... ma poi iniziò a venire sempre più spesso.
Dopo quasi un anno, mister P non aveva mai pensato di dividere il costo del carburante… neanche una volta.A volte mi fermavo di proposito a fare il pieno con mister P a bordo, ma lui non provava nemmeno a dire “Questa volta pago io”.

Dopo quasi un anno, mi aspettavo che mister P ci arrivasse da solo al fatto che dovevamo dividere le spese per il carburante, ma siccome non ci arrivava, glielo dissi io.
Vime: “Dovrei farti un discorso serio: Vedo che tu non mi paghi mai il gasolio e quindi volevo sapere se...”Mister P: “All'inizio ci ho provato, ma poi tu non hai voluto, quindi io (molto volentieri) non ti ho chiesto più niente. Vime: “Un passaggio te l'ho dato sempre volentieri senza nulla in cambio, ma adesso che ti porto al lavoro tutti i giorni, direi che da oggi potremmo anche dividere la spesa per il carburante, giusto?”Mister P: “E perché? Tanto tu al lavoro ci vai lo stesso e il carburante lo consumeresti ugualmente, al limite ti posso pagare il pezzo di strada in più, che fai per venire a casa mia.”Vime: “ Allora secondo il tuo ragionamento, perché non vai in stazione a chiedere l’abbonamento gratis? Tanto il treno viaggia lo stesso, giusto?”In pratica, se non glielo chiedevo io, mr. P non avrebbe sganciato niente, ma ovviamente il miserabile ero io che gli chiedevo i soldi, non lui che voleva viaggiare a gratis.

6) I chilometri taroccati 
Si trattava ovviamente di sapere quanti chilometri c’erano tra la casa e la ditta, ma questo non dovrebbe essere un problema (direte voi) perché tutte le macchine sono dotate di un contachilometri, giusto?Invece secondo mr. P, il mio contachilometri non andava bene, chissà per quale strano motivo.
Dopo varie prove con la mia macchina, mr. P non era ancora convinto, cosi un giorno ho dovuto andare al lavoro con la macchina di mia mamma, per dimostrare a mister P che i chilometri erano giusti.
Una persona normale lo avrebbe già mandato a cagare, ma siccome sapevo che mr. P era un po' strano e malfidente, cercavo di accettarlo com'era.
7) NON VOGLIO PAGARE 66,8 lire!
Come calcolare il consumo effettivo di carburante?
Mister P, cercò subito di sfoderare le sue doti matematiche e preso il libretto della mia macchina, fece dei calcoli incredibili che facevano muovere la mia vettura con due gocce di carburante. (e lui avrebbe pagato 1500 lire al giorno, contro le 2500 effettive)
Visto che la cosa non mi convinceva, decisi che la cosa migliore era quella di fare il pieno di carburante al lunedì, andare al lavoro tutta settimana (compreso il giovedì al centro commerciale) e poi rifare il pieno al venerdì, per vedere l’effettivo consumo.Durante la settimana, mentre tornavamo dalla ditta, mia sorella mi chiamò per un’urgenza. Tuoni e fulmini da parte di mister P!!!! “Bhe, allora se vai da tua sorella, tutti i conti che abbiamo fatto durante la settimana non valgono più! Io non ho intenzione di pagarti tutte le volte anche questo percorso aggiuntivo.”Come potete immaginare, per zittire mr. P, mi toccò usare la macchina di mio padre per andare da mia sorella.Quando deve tirar fuori i soldi, mister P diventa peggio di uno scozzese, ma quello che avrebbe pagato erano solo 334 lire alla settimana (66,8Lire al giorno) vi rendete conto? E come li ho detratti adesso, avrei potuto detrarli anche allora, oppure offrirgli un caffè alla macchinetta che costava gia all’epoca 500 lire.5000 lire al giorno = costo gasolio da dividere in due. (12500 la sett.) 187Km alla settimana
(187 +5 andata e ritorno per andare da mia sorella)= 192Km (12834 lire la sett)
12834 – 12500 = 334 lire: 5gg lavorativi = 66,8 lire
8) Il conto dei giorni
Una volta che mr. P si convinse dei chilometri e del costo da pagare, cosa credere che abbia fatto?
Semplice: si dimenticava di segnare i giorni in cui lo portavo al lavoro e così per riuscire a prendere i soldi a fine mese, i conti dovevo tenerli io… Così, lui era libero da qualsiasi impegno e io dovevo fare la figura dell'usuraio.
Ecco quindi un'altra delle cose che mr P considerava "rottura di coglioni"
Per la serie: responsabilità verso gli altri =0
9) La macchinetta del caffe

Tutte le volte che c'era da prendere un caffè dopo la pausa pranzo, Mister P non aveva mai moneta, così entrava nell'ufficio (che ufficialmente era chiuso) e cambiava da solo la moneta. Ma com'era possibile che tutte le volte non avesse mai la moneta??? Chi poteva controllare quanto effettivamente cambiava o non cambiava?

Poi arrivarono le "chiavi" per le macchinette, ma mr. P per paura di perdere la sua chiave, non l'aveva nemmeno comprata e andava sempre a scrocco, facendosi prestare la chiave da me o dagli operai della ditta.

Ogni tanto magari, caricava la chiave con un euro o due, ma i conti dei caffè, erano sempre misteriosamente a suo vantaggio. Più di una volta l'ho sgamato alla grande, quando diceva di aver caricato la tessera o di avermi offerto il caffè il giorno prima, quando non era vero. Fortunatamente alla fine, mister P si fece la SUA tessera, che però dovevo gestire ancora io, visto che lui aveva paura di perderla...

10) Zaini e convention.

Ci stavamo muovendo in treno per andare a una convention e mister P anziché portare una sola borsa grande, si era portato 3 zaini. ... ma arrivati in metropolitana, gli zaini sulle spalle erano diventati due.

Lo dissi subito a mr. P, che corse velocissimo davanti all'edicola dove aveva comprato i biglietti del metrò, ma lo zaino dimenticato li, non c'era più.

Siccome mr. P è infallibile, disse che era colpa mia, perché l'avevo convinto a fare il viaggio in treno, mentre se fosse andato in moto, avrebbe legato tutto sul portabagagli e non avrebbe dimenticato lo zaino. (E la cosa non era certo una battuta, visto che mister P mi ha tenuto il muso per un mese e continuava a rinfacciarmi questa storia.)

Allora secondo il suo ragionamento, io dovrei rinfacciargli che se non fosse per me, non conoscerebbe la gente del club e quindi nemmeno il vice direttore del parco "Cine Park Studio" che gli sta offrendo lavori e viaggetti a gratis.

D'altra parte tutti sanno che la responsabilità dell'attentato dell'11 settembre è di chi ha inventato gli aerei e di chi ha costruito le torri gemelle, non degli attentatori.

11) Il tuo gatto deve crepare

Un giorno parlavo della mia gatta che era vecchia e stava seguendo una cura per problemi renali...

Mister P: "Ma tanto è vecchia, prima o poi deve crepare!" 

Vime: "Ma cosa dici? Ho capito che è vecchia, ma prova a immaginare quando il tuo gatto sarà anziano... avrà ancora lo stesso muso simpatico di oggi e con gli anni ti sarai affezionato ancora di più...   Poi arrivo io e ti dico che deve crepare, cosa mi diresti???"

Mister P: "Ah, no! Il mio gattone non deve morire!"   Per la serie: Due pesi, due misure!

12) La regola di mr. P

Un giorno, mi accorsi che un mio vetro si era bloccato nella smerigliatrice perché mr. P aveva usato la macchina al contrario... da notare che sulla macchina ci sono tanto di frecce (ben visibili) che indicano il senso giusto per  inserire i vetri.

Feci notare subito la cosa a mister P, ma come al solito, piuttosto che ammettere di aver sbagliato, disse: “E’ compito di chi usa la macchina controllare che sia tutto in ordine” (bella scusa eh?)

Quel giorno mi incazzai e decisi di usare la sua stessa tecnica di menefreghismo.

A distanza di qualche mese, capitò la stessa cosa a lui... mr. P si incazzò e venne da me a lamentarsi.  Quando poi gli risposi con le sue stesse parole: “E’ compito di chi usa la macchina controllare che sia tutto in ordine!” si fermò un attimo a pensare, poi siccome non poteva contraddire una cazzata sparata da Lui stesso, cercò di ironizzare sulla cosa.

Per la serie: La cognizione di cosa è giusto o sbagliato è molto labile, se capita agli altri è giusto! Se capita a Lui è sbagliato!

13) Tutti amici

Mister P, racconta le uscite serali con i suoi amici, in cui fanno a turno ad usare la macchina… tranne mister P, perché ha la moto.

Vime: “Ma allora tu non paghi mai?”

Mister P: “Bhe, è colpa mia se non ho la patente della macchina? Se ai miei amici sta bene, è così, se no possono anche lasciarmi a casa.”

Per la serie: Gli altri si devono adattare a me, ma io non mi adatto agli altri, piuttosto, resto a casa!

14) Il Vime lo vedo già abbastanza sul lavoro.

Gli operai e le segretarie della ditta, sanno che io e mister P abitavamo a 2Km di distanza e a volte è capitata questa domanda:  “Ma tu e il Vime non uscite mai insieme? Pub, cinema o altro?

Mister P: “No, il Vime lo vedo già abbastanza sul lavoro.”

Da quel che ho capito (senza ritenermi Froid) mister P mi aveva talmente identificato con il lavoro, che la mia presenza al di fuori dall’ambiente lavorativo gli creava problemi già dai primi tempi.

Però di questo non mi sono mai lamentato, d’altra parte mister P era libero di vedersi con chi voleva.

15) Vi sembrano lavori troppo simili? Sulla zona nera i miei lavori, mentre su quella marrone quelli di mr.P.

Un giorno, pregai mister P di realizzare qualche campione suo personale, in modo che non dovesse più dipendere dai miei disegni e si sentisse più appagato, quando i clienti sceglievano i SUOI lavori.

La logica funzionava, peccato che subito dopo, iniziarono a spuntare dei soggetti … diciamo pure vagamente ispirati ai miei... io facevo tre rombi sovrapposti? Lui faceva tre rombi intrecciati! Io facevo le rose col contorno nero? Lui faceva le rose senza contorno nero, ecc. ecc.

Una manovra così losca, uno se la può aspettare dalla ditta concorrente, non di certo dal collega al quale tu stesso hai trovato QUEL posto di lavoro.

 VIME                               M r.P 

 

Io ho fatto notare a mr. P che era un comportamento scorretto, ma secondo il SUO ragionamento, siccome non ho inventato io le linee colorate, lui era libero di copiarle come e quanto gli pareva. Però, scommetto che se lavorava in Groenlandia avrebbe fatto sicuramente dei disegni diversi.

Anche Michelangelo non ha inventato il personaggio di Mosè, ma questo non vuol dire che tutti i Mosè sono simili, giusto mr. P???

E anche questa è un altra cosa che mr. P, considera rottura di coglioni: non poter essere libero di scopiazzare i disegni altrui.

VIME                M r.P 

16) La cliente rubata.

Un giorno arrivò in ditta una cliente a cui mister P aveva preparato un disegno… ma siccome quel giorno c’ero solo io, la cliente parlò con me… e guarda caso, disse che il disegno lo voleva come quello sul catalogo rosso (cioè il MIO) e non come quello modificato che gli aveva proposto mr. P.

Vime: “Perché se un cliente vede un mio disegno, tu lo devi modificare per prenderti il lavoro?”

Mister P: “Ma erano solo delle strisce colorate, mica penserai di aver inventato tu le strisce colorate!”

Vime: “Però chissà come mai, la cliente ha visto il disegno sul MIO catalogo e voleva proprio quello, non un imitazione.”

VIME             M r.P 

Mr.P piuttosto che ammettere di aver agito scorrettamente, invitava anche me ad adottare il suo stesso comportamento... (se io frego i clienti a te, tu fregali a me) che bel modo di considerare gli amici, vero?

17) Cliente rubata 2

Per mister P prendere i clienti in questo modo non voleva dire fregare... quindi la cosa si è perpetrata nel corso degli anni, nonostante tutte le volte glielo facessi notare. 

Un giorno arrivò una cliente e mi disse: “Ma, come lavorate qui? Perché il tuo collega mi ha detto che avrebbe realizzato questi specchi facendomi pagare di meno.”

Ovviamente ho dovuto spiegare alla cliente che eravamo liberi professionisti e ognuno faceva i prezzi che voleva… poi osservai il disegno che mr. P gli aveva proposto e notai che non era altro che un mio disegno leggermente modificato.

Per la serie“Aspetti che modifico il lavoro al mio collega e poi lo riscuoto io.” 

Forse proprio per questo, iniziavo a stare sempre più sul culo a mr. P? Perché lui cercava di fare il furbo e io gli rinfacciavo tutte le volte la realtà? Magari quando diceva che Lui vuole fare come gli pare, intendeva proprio questo: fregare gli altri pretendendo che restino zitti!

  17b) E' roba vecchia

Mr.P ovviamente, non ha mai ammesso che in molti casi (non in tutti eh!) si ispirava ai miei lavori o cercava di fregarmi i clienti... però ammetteva che quando dei clienti chiedevano dei vetri incisi a macchina, cercava di scoraggiarli dicendo che era "roba" vecchia e superata, che non faceva più nessuno.

Se quindi mr.P agiva in questo modo nei confronti della ditta, perché con me avrebbe dovuto comportarsi onestamente?

 

18) Gli angoli a gratis.

Nel corso degli anni ho inventato e raccolto varie decorazioni,  avete presente le classiche decorazioni che si trovano sui vetri vecchi? 

Quando dei clienti volevano questo tipo di decori, mister P gli faceva vedere il MIO campionario e si beccava il lavoro.  Così, chiesi a mister P se era comodo a prendersi i clienti, col materiale che avevo raccolto io... ma secondo il suo assurdo ragionamento, LUI non mi rubava niente, perché se i clienti non sceglievano quei decori, ne avrebbero visti degli altri simili... e LUI avrebbe fatto ugualmente il lavoro.

Seguendo la sua idea, ho fatto sparire i miei campionari... e se mai ci sarà un campionario di mister P, proverò io ad usare i suoi disegni, per vedere se il suo ragionamento funziona a doppio senso o solo a senso unico.

 

19) Il ladro di buondì.

Mr. P abitava da solo e forse giusto perché non doveva rendere conto a nessuno era abituato a fare quel che voleva. Una mattina arrivato a casa mia, trovò un buondì Motta sul tavolo della cucina e senza chiedere a nessuno lo aprì e se lo mangiò.

Non vado certo in fallimento per un Buondì, però… magari un po’ di educazione, non guastava.

Alla scena eravamo presenti io e mia mamma, ci guardammo negli occhi, forse più in imbarazzo noi a dirglielo che lui che l’aveva mangiato.

Nel pomeriggio capitò l’occasione per parlarne e feci presente la cosa a mister P, che ovviamente negò tutto.

Ma per quale cavolo di motivo dovrei inventare una cosa simile? E poi, come poteva non ricordarsene? O faceva finta? Insomma si è fregato una brioches in casa di altri, sotto al naso di due persone e LUI non si ricorda? Poi quando gli dissi: “Chiama a casa mia e chiedi a mia mamma cosa hai fatto.” allora iniziò a pensarci...

Inutile dire, che piuttosto di chiedere scusa, disse: “Bhe, allora se lo dice anche tua mamma FORSE, potrebbe essere vero.”

20) La rosa clonata.

Mister P, ha sempre fatto dei lavori geometrici o astratti… un giorno però, gli capitò una cliente che voleva una rosa disegnata sul vetro.

In tutta tranquillità e come se fosse una cosa normale, mr. P prese un mio disegno e iniziò a ricalcarlo.

Vime: “Ma cosa stai facendo? Quello è un mio disegno!”

Mister P: “E allora? Lo sai che sei paranoico? Una rosa è sempre una rosa! Anche tu l’avrai copiata da qualche parte, mica te la sei inventata!”

Vime: “Io ho selezionato tre rose da decine foto, le ho ridisegnate e ci ho fatto una composizione... poi arrivi tu e ti copi la “pappa pronta? Non mi sembra corretto.”

Mr.P allora cercò di "inventarsi" un nuovo soggetto, ma come potete vedere a destra, non ha fatto altro che imitare ancora il mio disegno. 

(Per la serie: Copiamo tutti i girasoli di Van Gogh, tanto dei fiori sono sempre dei fiori, no? E poi anche lui li avrà copiati da qualche parte.)

VIME 

M r.P 

21) La "normale" usura della macchina.

Un giorno mentre eravamo al centro commerciale osservai la portiera della mia macchina dalla parte del passeggero e notai che il bordo era rovinato. Visto che in macchina trasportavo solo mister P, era di sicuro opera sua.

Dissi a mister P: “Li vedi quei segni? Quando scendi dalla macchina stai più attento ad aprire la portiera, se no continui a rovinarla.”

La prima mossa di mr. P, fu quella di dimostrare che non era colpa sua, e disse: “E’ rovinata allo stesso modo anche dalla parte del guidatore!” senza nemmeno aver visto l'altra portiera.

Poi quando mister P vide la portiera del guidatore senza graffi, capì che il danno poteva essere solo opera sua, ma piuttosto di ammettere di aver sbagliato disse: Si, ma comunque, fa parte della normale usura della macchina.”

Però chissà come mai, la “normale usura” era tutta sulla sua portiera.

22) In bici al lavoro.

Negli ultimi due anni (2003/4) mr. P decide di venire al lavoro in bici facendosi 19 Km all’andata e altrettanti al ritorno.

Questo gli consente un risparmio sull’iscrizione in palestra e anche sul carburante.

Durante una discussione, mr. P dice che odia andare in bici in due, perché poi si finisce sempre a gareggiare … e quello che arriva primo, prende per il culo chi è arrivato secondo.

Questa sua visione della biciclettata come una gara in cui bisogna vincere a tutti costi, rispecchia la sua visione del lavoro, in cui Lui deve sempre primeggiare e fare quello che vuole, senza che nessuno critichi o gli dia consigli sul suo operato.

(Fortunatamente non tutti la vedono in questo modo e c’è chi va in bicicletta solo per il gusto di andarci.)

 

Alcuni giorni dopo, mr. P scopre che il suo amico del Garda si è allenato facendo 40Km in bici e dice: “Ha ha, il bastardone! Si allena per potermi fregare! Ma la prossima volta che andiamo in bicicletta lo straccio!”

Vime: “Ma scusa, hai detto che non andavi in bicicletta in due, perché non ti piaceva la competizione… e adesso sei tu che vuoi smerdare il tuo amico?”

Mister P: “Si, ma io sono un caso a parte, io posso farlo perché odio perdere! Siccome sono molto permaloso e ho un carattere di merda, mi incazzo subito se qualcuno vince!” (frase originale detta da mister P)

Per la serie: Io devo vincere ma non voglio perdere, se no mi incazzo. Io posso smerdare gli altri se arrivano secondi, ma gli altri non devono farlo con me.

Per fortuna che l’ha ammesso! Questo è in sintesi il comportamento di mister P anche sul lavoro, lui può fare tutto quello che vuole, nessuno deve fare alcun commento, perché una semplice banalità potrebbe essere intesa come un offesa gravissima. 

Bidoni VS smerigliatrice

In ditta, sia io che mr.P buttavamo i rifiuti nei bidoni... poi però mi accorsi che quando i bidoni erano pieni, li svuotavo quasi sempre io.

Controllando la situazione notai che c'era qualcosa che non quadrava, così chiesi a mr.P se qualche volta poteva svuotare i bidoni pure lui, ma mr.P uscì con una delle sue solite trovate dicendo: "Tu svuoti i bidoni e io pulisco la smerigliatrice!"

Ma, da quando si fanno degli accordi senza dire nulla all'interessato? E poi la cosa era davvero ridicola, perché io svuotavo i bidoni ogni 20 giorni circa, mentre lui puliva la smerigliatice una volta ogni tre mesi (quando andava bene).

Dopo alcune contestazioni assurde, decisi di dividere le zone di lavoro, in modo che mr.P fosse obbligato a pulire la SUA zona e... UDITE UDITE: mr.P si ritrovò a svuotare i SUOI bidoni di immondizia due volte nel giro di un mese!!!

Ma allora chi li svuotava prima ??? IL VIME O IL FANTASMA FORMAGGINO ???

23) La mappa

Tramite vari agganci, a mr P, capitò di realizzare la mappa per i volantini di un parco dei divertimenti.

Mister P disse: “La persona più qualificata per fare questo tipo di lavoro eri tu, perché io non ho fatto molte illustrazioni. Però, siccome era una questione di soldi e di conoscenze l’ho voluta fare io.”

Ok, no problem! Non ti ho mai chiesto di fare alcun che.

Mr. P non mi ha mai presentato il vicedirettore di questo parco dei divertimenti (forse di proposito) però continuava a parlarne ogni tre per due, come se volesse far pesare questa sua conoscenza come un raro privilegio.

Un giorno ho fatto notare questo a mr P, ma lui anziché dirmi “Ok, te lo faccio conoscere la prossima volta che passa di qua.” ha preso questo commento come una critica e non ha più parlato del suo carissimo amico... che tra l’altro era quello che voleva smerdare dopo la biciclettata.

D’altra parte, mr. P ha sempre selezionato le amicizie in base alle sue convenienze:

Il Vime serve per andare in ditta con la macchina, teniamolo buono.

“Tizio” teniamolo amico, perché mi procura le gomme della moto a metà prezzo.

“Caio” teniamolo amico perché mi procura i videogiochi.

“Sempronio” teniamolo amico, perché mi porta a gratis nei parchi di divertimento.

Ma se il suo amico, anziché il vice direttore del parco dei divertimenti faceva il salumiere? Ci sarebbe stato lo stesso legame?

24) Vado in moto! HAI CAPITO?

Un giorno dovevo andare al lavoro con mr. P, ma lui non era ancora arrivato. Cercai invano di chiamarlo a casa o sul cellulare.

A volte dovevo aspettarlo per vari motivi, tipo:

1)      Devo passare in banca e c’è la coda allo sportello.

2)      Mi è scappato il gatto e ho dovuto cercarlo per riportarlo a casa.

3)      Ho le ruote sgonfie e devo venire da te in bici.

4)      Mi sono svegliato solo adesso, arrivo tra un quarto d’ora.

Così dopo mezz’ora di attesa, decisi di partire senza mr. P. D'altra parte è il passeggero che ha bisogno del tram, non viceversa!

Quel giorno, mr. P arrivò in ditta a mezzogiorno inoltrato, peccato che il giorno prima non mi avesse avvisato. E io come un fesso stavo ad aspettare i suoi comodi… 

Vime: "Ma scusa non potevi avvisarmi che oggi venivi al lavoro in moto?"

Mr.P: "Cosa dici? Io ti avevo avvisato, non ti ricordi?"

Vime: "Ah si? E quando l'avresti fatto? E poi secondo te io ti aspetto quasi mezz'ora senza che mi venga in mente???"

Mr.P: "Allora senti adesso cosa ti dico: Domani vengo al lavoro in moto! CAPITO? AL LAVORO IN MOTO! NON PASSO DA CASA TUA! CAPITO? VADO AL LAVORO IN MOTO! NON ASPETTARMI! CAPITO?

Vime: “Guarda che non sono scemo! E poi sei stato tu a dimenticare di avvisarmi, perché adesso ti comporti così?”

Mister P: “Perché cosi, mi ricordo anche io di avertelo detto.”

Con questa battuta idiota, era logico che mr. P mi stava prendendo per il culo, ma sapete quante volte mr. P è andato al lavoro in moto per sistemare le sue faccende personali, nel giro di nove anni? Pensate veramente che si sia ricordato di avvisarmi tutte le volte? 

25) Le vendette ammuffite.

Mr P, si ispira a un famoso detto di Khan in Star Trek, ovvero: "La vendetta è un piatto che bisogna gustare freddo" ma a volte aspetta talmente tanto tempo, che il piatto oltre che freddo è andato a male.

Giusto per fare un esempio: Si è vendicato con una sua ex compagna di scuola (che ormai non vedeva più) a distanza di 5 anni... oppure, più bella ancora: Ha scattato una foto alla macchina dei vigili, parcheggiata nel posto riservato agli andicappati... e la conserva gelosamente, perché  qual'ora prendesse una multa, può ricattare i vigili... 

ps: (Anche io ho filmato un semaforo, ma era un semaforo non regolamentare e i vigili volevano darmi lo stesso la multa. Ma almeno riguardava il mio caso specifico e non era certo un ricatto di 5 anni prima)

Che colpa ne ha la gente, se lui non è capace di comunicare? Non esprime le proprie idee, non espone i suoi disagi... e poi, dopo 10 anni arriva con le sue vendette personali, che nessuno riesce a comprendere?

In ogni caso per mr.P i giorni migliori per vendicarsi sono quelli di nebbia... se quindi in una notte di nebbia trovassi l'auto senza ruote o qualche altro atto vandalico, sappiate che è opera di mr.P, che incapace di esprimere le proprie idee, preferisce mangiarsi il fegato per anni e alla fine fare un atto vandalico.

26) Io non pago le tasse!

Un giorno mentre andavamo al lavoro, mister P uscì con le sue idee sulla politica e la finanza.

Mister P: “Io saprei come risolvere il problema del debito pubblico! Basta far pagare 15.000 Euro a tutte le persone ricche! Per esempio: tutti nella tua famiglia potreste pagare 15.000 Euro di tasse in più”

Vime: “Che ne sai di quanti soldi ho? E poi dovresti pagarli anche tu quei soldi.”

Mister P: “Sta qui il bello! Io non pagherei nulla, perché sul conto in banca quei soldi non ce li ho!”

Vime: “Allora lo Stato ti direbbe di andare a vivere con tuo padre... e dopo averti venduto la casa si prenderebbe anche da te i 15.000 Euro.”

Mister P: “Ah, no! Così non mi sta bene, a questo non avevo pensato!”

Per la serie: prendiamo i soldi a chi li ha risparmiati, però io non voglio sganciare niente. 

27) Il cinema

Vime: “Il cinema multisala di Vimercate è molto bello, peccato che si possa prenotare solo con la carta di credito e non col bancomat.”

Mister P: “Io l’altra volta ho prenotato senza problemi, io c’è l’ho la carta di credito! Non sono mica miserabile!”

Vime: “Ma cosa dici? La carta di credito è della tua ragazza, non la tua! Quindi secondo il tuo stesso ragionamento: Tu sei un miserabile!” 

28) Il cinema2

Dopo il successo di Kill Bill, si disse che quando usciva Kill Bill2 si andava a vederlo. Testuali parole di mister P: “Per Kill Bill 2 andiamo tutti insieme e organizziamo un pulmino.”

Quando uscì Kill Bill2, mr. P lo vide al cinema con il solito suo amico (quello del parco giochi e della bicicletta) e la fidanzata, ovviamente a me non fece sapere nulla... Il giorno dopo, di punto in bianco uscì con la frase: “Siamo andati a vedere Kill Bill2...”

Vime: “Ma cazzo! Ti avevo detto di farmi sapere qualcosa!”

Mister P: “Ma tanto non ti sei perso niente! Non è stato così bello come il primo, a me ha fatto schifo.”

Come suo solito, è stato più facile dirmi che avevo risparmiato i soldi del biglietto, piuttosto che chiedermi scusa per non avermi avvisato.

29) Gardaland a GRATIS

Vime: "Ciao mr. P, ti va di venire a Gardaland con la compagnia dell'oratorio? Entriamo alle 16 e usciamo a mezzanotte."

Mister P: "Ma tanto io a Gardaland entro gratis, perché ho conosciuto il loro scenografo e ha detto che mi fa entrare" quando voglio."

La risposta era abbastanza semplice: SI o NO. Ma ovviamente mr. P, doveva far pesare il fatto che lui conosceva gente altolocata, che lo faceva entrare gratis quando voleva... e se sarebbe andato a Gardaland, non entrava certo con gente anonima e mortale come la compagnia con cui era andato qualche anno prima.

L'evasore di rifiuti

Una volta io e mr.P eravamo da Mc.Donalds e notai che a fine pranzo, mr.P stava compattando tutti i suoi avanzi dentro al bicchiere di carta, così gli chiesi cosa stava facendo e mr.P mi raccontò la storia dell'immondizia:

Mr.P per un certo periodo non ha mai pagato la tassa sull'immondizia, infatti la casa dove abitava, risultava intestata ai suoi, ma era considerata come casa inagibile (o non abitata).

Mr.P alla sera aspettava che il vicino portasse fuori l'immondizia e poi di nascosto ci aggiungeva anche la sua...  così il giorno dopo gli addetti del comune la ritiravano facendo sparire ogni traccia... 

Il compatta rifiuti

Poi però, i tempi cambiarono e venne l'epoca della raccolta differenziata, dove i rifiuti andavano messi  negli appositi sacchi (a pagamento) col marchio del comune.

Così visto che mr.P i sacchi doveva comprarli per forza, ha cercato di farli rendere al massimo, sfruttando ogni centimetro cubico disponibile.

Quindi i suoi rifiuti diventarono tutti ultracompatti come delle Matrioska e mr.P stesso ha detto che se prima buttava l'immondizia due volte alla settimana, adesso la buttava una volta ogni due settimane... e i sacchi pesavano molto di più; tanto che gli operai del comune facevano fatica a sollevarli.

Intendiamoci, non c'è niente di male in tutto questo, ma si è passati da un estremo all'altro.

30) Le terme PATTONE!

Mr P conosce la zona del Garda perché ci abita il suo amico vice direttore del parco.

Vime: “Sai, sono stato alle terme del Garda, (clicca sulle terme per vederle) vicino al parco del tuo amico "Sempronio”

Mister P: “Ma quali terme? Quelle belle o quelle pattone?”

Mister P sapeva bene che le terme vicino al parco, erano quelle che lui considerava “pattone” e quindi voleva far pesare il fatto che io ero andato a delle terme “scadenti” mentre lui era andato alle  terme dove solo le divinità come lui potevano entrare.

Insomma, una persona ti dice che è stata in un posto e tu gli dici che quel posto è "pattone"? Ma che bella educazione! 

31) Il più ignorante.

Un giorno durante la pausa pranzo, mr. P uscì con una delle sue sparate e disse a un operaio della ditta: Tu sei quello della Lega più ignorante che conosco.

Vime: “Non ti sembra di essere offensivo? Gli hai appena detto che è un ignorante!”

Mr. P: “Ma  io intendevo dire che tutti quelli della Lega lombarda che conosco, sono diplomati o laureati, quindi lui è quello più ignorante che conosco.”

Ma mr. P è ultra permaloso e non poteva accettare di essere stato ripreso o giudicato, nemmeno se aveva palesemente torto.

Fu proprio quel giorno che mi capitò di vedere il suo progetto e gli feci notare che in uno spazio di 12cm  voleva inserire due decorazioni che ne misuravano quasi il doppio... fu allora che si incazzò e disse che non dovevo più rompergli i coglioni, che lui doveva fare come voleva ecc. ecc.

Io gli dissi se stava diventando pazzo, dal momento che non avevo detto nulla di offensivo, mentre lui gridava come un indemoniato.

Notoriamente chi ha torto alza la voce e cerca di ricevere consensi dagli altri. Infatti lui per dimostrare di avere ragione mi disse: “Certo che ho ragione! Basta guardare la faccia del Giorgio!

(W il novello Perry Mason!) Come se la faccia di un testimone (che tra l'altro non ha fatto commenti) potesse dare la ragione o il torto a qualcuno.

In realtà la faccia del poveretto che aveva assistito alla scena, era allibita dal fatto che mr. P si fosse messo a gridare all’improvviso, per una cosa banale.

Nonostante i testimoni non abbiano mai fatto alcun commento all’accaduto, furono usati da mr.P per i giorni successivi, come prova della sua ragione… e a tutti quelli che gli chiedevano cosa fosse successo gli diceva: “Non farmi parlare! Se vuoi chiedi al Giorgio e all'Enrico

Ma mr.P non era capace di dire cosa era successo? Perché non voleva raccontare la sua versione? Forse aveva vergogna a spiegare perché si era incazzato?

E perché chiedeva ad altri di parlarne e non lo faceva LUI? Forse per far credere che Giorgio o Enrico stavano dalla sua parte, quando invece non gli fregava niente? Io, quello che è successo non ho mai avuto problemi a raccontarlo, perché lui si?

32) Sciopero della cucina.

Da quel giorno mister P, non mi rivolse più la parola e iniziò lo sciopero della cucina, cioè: durante la pausa pranzo, anziché venire a mangiare con tutti gli altri, si mangiava una scatola di insalata seduto sul tavolo da lavoro.

Oh, mio Dio come mi sento in colpa! Mister P non mi parla più. Come farò a vivere? Mister P accumula solo le cose che lui ritiene negative nei suoi confronti, non calcola che la stessa settimana gli ho dato un passaggio dal meccanico e gli ho consegnato per ben due volte le insegne (Sjamm) che non poteva trasportare in moto.

Eh si! Degli amici si contano solo le cose negative, non i favori che ci fanno, come per esempio trovare un lavoro redditizio o altre banalità simili.

A questo punto mi chiedo perché, mister P non sia rimasto a lavorare dov’era prima… lì non c’erano dei Vime che gli rompevano i coglioni. Perché avrà accettato di venire al lavoro con me, se ero un seccatore? 

Eh si! Mister P si incazza perché gli faccio qualche appunto e io non posso incazzarmi se lui combina tutte le cose elencate sopra? Io direi che ho cercato di andargli incontro anche fin troppe volte.

33) Flash alla Standa.

Un giorno tornato dal lavoro, andai al supermercato per la spesa. Ero appena entrato e mi fermai nella zona vicina all'ingresso. Poco dopo, entrò anche mr P ma non mi notò subito... Tolse il casco dalla testa e quando si accorse della mia presenza, le porte automatiche ormai si erano già chiuse e per uscire doveva fare il giro della Standa passandomi davanti.

Mr P era in imbarazzo e stava pensando al da farsi… rimase un attimo vicino alla porta sperando che qualcuno da fuori la facesse aprire e così potermi evitare.

Vista la situazione, provai pietà così finsi di girarmi verso il banco del latte, ma nel frattempo guardavo nello specchio la reazione di mr.P. Lui pensando che non lo avevo notato, scappò di corsa lungo la corsia e svoltò l’angolo velocissimo, pur di non salutarmi.

Che bel comportamento eh? Per uno che nella vita vuole essere libero di fare quel che vuole, trovarsi in difficoltà per salutare (o non salutare) un ex amico che gli ha trovato il posto di lavoro e fatto favori fino a ieri, non dovrebbe certo essere un problema.

Invece ecco un novello Flash che scappa e poi sparisce.

Ovviamente alla sera non ho saputo resistere dal mandargli un messaggio con scritto: “Ho visto Flash passare dietro di me al supermercato! Ciao Vime.” giusto per fargli capire che non è stato così furbo come credeva. 

34) Il saluto negato.

Inizialmente mr. P entrava in ditta come se io non ci fossi e non mi salutava, oppure approfittava dei momenti quando ero assente, per poter andarsene senza salutarmi.

Ma a me che me ne frega? Cercava forse di farmi cambiare idea? Di ottenere qualcosa da me? Bho? Comunque ho tranquillamente ricambiato il favore, senza troppi problemi, quindi anche io ho smesso di salutarlo. Poi un giorno, dopo che aveva fatto scena muta per tutto il tempo, cercò di abbozzare un saluto, giusto per cortesia, dicendo solamente: "Io vado, ciao." cosi gli risposi: "Visto che agli altri vai in giro a dire che io per te non esisto più...  e che finalmente mi hai levato dai coglioni, puoi anche evitare di salutarmi!"

Insomma, essere salutati da qualcuno che NON ti parla per tutto il giorno e poi ti tira  merda alle spalle, non è il massimo della vita. 

35) Premonizioni misteriose.

Una settimana prima delle ferie estive, alcuni clienti dovevano ritirare i lavori, che mr. P gli aveva promesso per sabato...

peccato che i lavori non erano neanche iniziati, così la segretaria chiamò mr P al cellulare... e sapete qual è stata la sua risposta?

Faglieli finire al Vime, io mi sono rotto i coglioni e settimana prossima non ci sono più, fino all’inizio delle ferie.

Questo comportamento però, non poteva tenerlo con tutti, così quando fu la figlia del datore di lavoro a chiedergli delle spiegazioni, mister P disse che aveva il mal di pancia.

Oh poverino! Adesso sta male! Ma chissà come mai, lo sapeva già dalla settimana prima, che sarebbe stato male... solo che prima il mal di pancia, lo chiamava "rottura di coglioni".

Però il misterioso "mal di pancia" non gli impedì di venire in moto a prendere lo stipendio. E all'uscita della ditta girare verso Bergamo piuttosto che verso casa... Eh si, stava proprio male.

36) BABABABABABA

Questa incazzatura di mister P, mi ha fatto tornare in mente un'altra situazione simile:  Mister P era incazzato e non voleva parlarmi, così per cercare di mettere le cose a posto, o per lo meno capire dove secondo LUI avevo sbagliato, cercai di chiedergli delle spiegazioni al suo incazzamento, ma quando iniziai a parlargli, si mise le mani sulle orecchie e con la bocca disse "Babababababa" e si allontanò. Per la serie: IO ho ragione e non voglio nemmeno sentire cosa hai da dirmi!!!!

In quel preciso momento, mi chiesi se avevo davanti un deficiente o una persona di 33 anni...

37)  I tavoli separati

Visto che mister P non puliva quasi mai i tavoli da lavoro, decisi di ritirarmi su uno dei due tavoli e lasciare l'altro a mister P, in modo che dovesse pulirlo da solo e svuotare il SUO bidone dell'immondizia. Però mister P, davanti agli altri operai diceva: "Finalmente il Vime me lo sono levato dai coglioni, e adesso lavoriamo su tavoli separati."

Peccato, che il fatto di lavorare su tavoli separati, era una mossa che avevo adottato IO (subito dopo il suo sclero) altrimenti lui non si sarebbe mai degnato di pulire la sua zona o di svuotare i bidoni... cose che prima le faceva solo due volte all'anno. (come quando al venerdì si incazzava perché all'arrivo della sua ragazza, doveva sistemare la casa in disordine, altrimenti lei si arrabbiava.)

38) Morale: 

Mr P, è un opportunista e crede di fare sempre come vuole, fregandosene del rispetto altrui. Le cose le capisce solo quando capitano direttamente a lui.

Mr P capisce le cose, solo facendogli un esempio diretto con un suo comportamento precedente, altrimenti le "sue" regole variano di volta in volta.

Chi critica mr P o gli da un consiglio non gradito è un idiota e va escluso dalla sua cerchia di amicizie.

Lui non deve essere offeso (e si incazza se perde, come i bambini) però può offendere gli altri dicendo che sono balene, grassi, pelati, finocchi... o anche che hanno il cazzo piccolo. (tutti aggettivi veramente usati da mr.P)

Lui è autorizzato a scopiazzare i lavori altrui, per prendere i clienti (vedi sopra).

Se voi andate al lavoro con mr P dovete portarlo al lavoro gratis perché tanto usereste lo stesso la vostra auto.

Gli altri devono dividere con Lui disegni, lavori e guadagni, Lui con gli altri non divide niente.

Mr P, può ritenere un offesa una cosa banale detta anche giorni prima.

Mr P, non sa parlare e non è in grado di dire cosa secondo lui non và, sono gli altri che devono essere telepatici e capire cosa pensa.

Delle persone ricorda solo le cose che Lui ritiene negative e le accumula fino a quando un giorno esplode.

Le cose positive o i favori che gli vengono fatti, sono cose normali e Lui non deve mai ringraziare, perché tutto gli è dovuto.

Le amicizie contano solo in funzione del suo tornaconto personale: mi serve un passaggio al lavoro? Teniamoci buono il Vime... mi serve lo sconto sui sui copertoni della moto? Teniamoci amico Tizio.

Voglio entrare gratis nei parchi a tema? Allora teniamoci buono l’amico Sempronio, facciamogli i regali e invitiamolo al cinema o alle biciclettate.

Poi è inutile che mister P dice agli altri: "Per me il Vime non esiste più! Finalmente me lo sono levato dai coglioni!" Lui a me non ha mai fatto alcun favore, anzi... ha cercato sempre di fregarmi. Il problema non è mio, ma suo!

GRAZIE 1000 mister P. Forse era per questo che non mi volevi tra i tuoi amici? Perché davanti a loro fai il brillante e poi con le persone che ti hanno aiutato davvero, non sei nemmeno capace parlare e di spiegare cosa vuoi? Io tutto quello che dovevo dirti, te l'ho sempre detto in faccia, non ho mai tenuto i musi come i bambini, ne tanto meno mi sono tappato le orecchie facendo BABABABABA quando qualcuno cercava una discussione con me.  Ne, ho mai detto frasi cazzute come: "Io non devo rendere conto a nessuno" per evitare di dare delle spiegazioni ai diretti interessati.

Pensate che le trovate di mister P siano finite?

Cliccate su DOPO L'INCAZZAMENTO  per avere le ultime novità.

 

MENU' di mr.P