Introduzione
al GDR
Guardie e ladri
Per chiarire bene
cosa sia un GDR mi rifarò al classico esempio stra-conosciuto e
super-utilizzato.
Pensate al
classico gioco a cui tutti hanno partecipato almeno una volta
durante la propria fanciullezza, il mitico Guardie e Ladri!
Diverse persone, almeno due, impersonano il ruolo di una guardia
e di un ladro e si danno la caccia. Il ladro deve riuscire a
'rubare' un oggetto particolare e la guardia tenta
d'impedirglielo o comunque di catturarlo a misfatto avvenuto,
prima che il ladro raggiunga il suo covo.
Questo
semplice gioco, ebbene sì, è un Gioco Di
Ruolo (GDR), anche se moooolto
primitivo.
Praticamente,
diversi soggetti a partire da un minimo di due interpretano
il ruolo di persone che non sono in realtà e che
probabilmente non saranno mai, proprio come fossero degli
attori, e in quei panni vivono diversi tipi di avventure.
Ecco così
riassunta molto semplicemente ma abbastanza efficacemente
l'essenza di un GDR!
Naturalmente,
essendo stato quest'ultimo ideato da persone adulte per persone
adulte, rispetto a 'guardie & ladri' presenta una maggiore
complessità e varietà.
La differenza
maggiore è che oltre ai Giocatori è presente anche un arbitro,
il cosiddetto 'Master'. Questi ha il compito tanto di arbitrare
la partita quanto di agire come moderatore. Sarà lui quindi a
decidere se il Ladro è stato colpito dalla pistola del
poliziotto o se il Ladro è riuscito ad afferrare l'oggetto del
suo desiderio senza far scattare gli allarmi. Sarà inoltre lui
ad avere l'ultima ed insindacabile parola in ogni questione.
Pregate di avere un buon Master, sufficientemente imparziale!
Eheheheh ….
In secondo
luogo, la partita si svolge a tavolino e tutto è rappresentato
su carta e, a volte, tramite miniature. I Giocatori descrivono
le azioni dei loro Personaggi come se fossero osservatori
esterni, dicono quello che i loro giocatori dicono durante
l'avventura (magari modificando il tono di voce) e il Master
giudica e descrive l'effetto sortito.
Le varie
statistiche dei Personaggi sono registrate su apposite schede e
la situazione è rappresentata su mappe, il più delle volte
disegnate al momento su fogli a quadretti.
Il Master da
parte sua si barrica dietro ad uno schermo protettivo che
impedisce ai giocatori di vedere tutti i suoi appunti su ciò
che stanno facendo, hanno fatto o faranno, le statistiche dei
nemici, le mappe complete, e molto altro ancora! Aaaaah, che
ricordi! Quando facevo il Personaggio coglievo ogni occasione
per sbirciare dietro a quel maledetto schermo (come ogni
Giocatore di questa terra d'altronde…)! E che punizioni mi
infliggeva il Master! Diavolo…
Facezie a
parte, da lì dietro il Master manovra tanto le sorti dei
Personaggi Giocanti quanto quelle di coloro che questi ultimi
incontreranno nel corso dell'avventura, i Personaggi non
Giocanti, interpretandoli così come i Giocatori interpretano i
primi.
E'inoltre suo
compito descrivere ai Giocatori l'ambientazione così come i
loro Personaggi la vedono. Non male come lavoro, vero? Per quel
che riguarda i master, un avvertimento: Quanto detto in questo
documento vuole essere un aiuto, uno spunto. Queste non sono
leggi scritte nella pietra dalla mano di un dio e quindi, se per
garantire un maggiore divertimento ritenete opportuno cambiarle,
non fatevi scrupoli! Lo scopo ultimo del GDR è e rimarrà
sempre quello di divertirsi.
Praticamente
una partita ad un Gioco di ruolo può essere paragonata alla
scrittura di un libro, i cui eventi si formano man mano che i
Giocatori ed il Master prendo le decisioni, sia nel bene che nel
male!
Per
questo sarà molto apprezzato, soprattutto dal Master, se
descriverete le vostre azioni e parlerete proprio come se foste
in un libro
Prima o poi
capiterà anche che i Personaggi si troveranno ad affrontare
nemici talmente ostili da non poter risolvere un bel niente con
le parole. Ecco quindi che avverrà un combattimento. Per
simulare questi ultimi si usa un sistema matematico descritto più
avanti che si appoggia in parte sul caso (simulato con
l'utilizzo dei mitici dadi) ed in parte sulle statistiche del
Personaggio.
La cosa bella
è che queste statistiche (es.: Forza, Agilità, Abilità con la
spada, ecc.) possono essere migliorate con l'acquisizione dei
cosiddetti 'punti esperienza', così da rendere il vostro
personaggio sempre più abile, potente ed interessante! Non è
meraviglioso?
Naturalmente
un avventura non sarà sufficiente per fare crescere il vostro
personaggio fino ai massimi livelli (che potrebbero anche non
esistere). Ci vorrà di sicuro mooolto tempo, soprattutto
considerato che per ogni livello guadagnato i punti esperienza
necessari per il prossimo aumenteranno proporzionalmente. Per
questo vi troverete a giocare a vere e proprie Campagne,
ossia una serie di avventure collegate fra di loro o con
addirittura un grandioso scopo finale; per un totale di giorni e
giorni di gioco. A volte una campagna può durare addirittura
anni!
Vi assicuro
comunque che è più difficile spiegarlo che giocarci e che con
un po' di pratica vi divertirete veramente ma veramente molto.
D'altronde, il gioco di ruolo è l'unico gioco di società da
giocare in casa che permette libertà d'azione totale, in quanto
questa si svolge tutta nella fantasia dei Giocatori e per la
fantasia non esistono limiti ne confini fisici!
Proprio per
questo spesso e volentieri le avventure sono ambientate in mondi
del tutto fantastici, solitamente presi in prestito da grandi
opere letterarie, come per esempio la Terra di Mezzo di Tolkien.
Questo vuol dire che il più delle volte dovrete anche leggere
qualcosa sul mondo in cui le avventure sono ambientate, con gran
giovamento per la vostra Interpretazione e per la vostra
cultura!
Se comunque non
riuscite a comprendere bene quanto descritto o a focalizzare una
partita nella vostra mente, non vi preoccupate, è normale. La
lettura completa di questo testo vi aiuterà molto ed inoltre più
avanti ci saranno sezioni con partite d'esempio per spiegare le
regole, ed in appendice un bel pezzo di avventura giocata dal
sottoscritto e dai suoi amici!
Lo spirito del
gioco
Quando si gioca
di ruolo bisogna stare molto attenti a non cadere in un errore
piuttosto comune, cioè quello di confondere il Giocatore e il
Personaggio Giocante.
Il Giocatore
è un essere umano, con una propria personalità, gusti, modo di
pensare, antipatie, simpatie, ecc.
Questi interpreta
un ruolo, quello di un'altra persona assolutamente
immaginaria, che può essere anche totalmente diversa da
quello che è il Giocatore. Questi è il Personaggio.
Spesso,
quando un Giocatore decide di interpretare un
Personaggio, commette l'errore di pensare che questi sia una
sorta di suo alter-ego virtuale, trasfondendovi le sue
idee, il suo modo di pensare, le sue antipatie e
simpatie e via dicendo.
Niente di più
sbagliato!
Ricordatevi
sempre che voi non siete il personaggio (o
viceversa) ma voi interpretate il
Personaggio! C'è una differenza sostanziale! Questo vuol dire
che il Personaggio può avere gusti, simpatie o antipatie
completamente differenti dalle vostre, e come tale va
interpretato. È da questo che si distingue un
buon giocatore da uno pessimo e comunque vi garantisco che
agendo così ci si diverte almeno il doppio. Pensate, una volta
ho impersonato un goblin! È stato veramente spassoso! Può
essere veramente molto interessante e, perché no, istruttivo
cercare di vedere il mondo con occhi diversi.
È bene
tenere a mente queste cose anche per un altro motivo.
Recentemente
si è sentito di giocatori che, malati com'erano malati, hanno
perso il senso della realtà fino al punto di commettere
sciocchezze irripetibili.
Ora, non dico
che vi suiciderete se il vostro personaggio morirà o cose del
genere, ma è vero anche che un eccessiva identificazione
con quest'ultimo può avere gravi conseguenze, come crisi
depressive in caso di insuccesso.
Quindi,
tenete bene a mente ciò che ho detto sopra. Voi siete Voi
e il Personaggio è il Personaggio.
|