Osho

La vita è un mistero, non una domanda. Non è un indovinello da risolvere,
non è una domanda a cui trovare risposta, ma un mistero da vivere, un
mistero da amare, un mistero da danzare.

 

 

Posso abbandonare Dio, ma non potrei lasciare i mio Maestro.

Dio non è pari al mio Maestro.

 

Dio mi ha fatto nascere in questo mondo.

Il mio Maestro mi ha liberata del ciclo di nascita e morte.

 

Dio mi ha dato i cinque ladri.

Il mio Maestro mi ha liberata da loro quando avevo perso ogni speranza.

 

Dio mi ha gettata nella rete della famiglia.

Il mio Maestro ha spezzato le catene dell’attaccamento.

 

Dio mi ha intrappolata nel desiderio e nella malattia.

Il mio Maestro. Dandomi l’iniziazione, mi ha liberata da tutto questo.

 

Dio mi ha fatto vagabondare nell’illusione del fare.

Il mio Maestro mi ha mostrato il mio Essere.

 

Dio si è nascosto a me.

Il mio Maestro mi ha dato una lampada affinché lo potessi vedere.

 

Soprattutto, dio ha creato questa dualità di schiavitù e libertà.

Il mio Maestro ha distrutto tutte queste illusioni.

 

Posso abbandonare Dio, ma non potrò mai abbandonare il mio Maestro.

 

Osho

……..l’amicizia va più in profondità dell'amore. L'amore può finire, l'amicizia non finisce
mai. Noi possiamo odiare domani quelli che amavamo oggi - ma colui che è
amico non potrà mai diventare un nemico. Se diventa un nemico allora sappi che
non vi era mai stata amicizia in primo luogo.
Le relazioni basate sull'amicizia appartengono a dimensioni profonde e sconosciute. Questo è il motivo per cui Buddha non ha detto alle persone di amarsi l'un l'altra. Ha chiamato la relazione "amicizia". Aveva una ragione per questo - ha detto di avere amici
nella propria vita. Qualcuno ha chiesto a Buddha: "Perché non lo chiami
amore? "Buddha ha risposto: "L'amicizia è più profonda dell'amore. L'amore
può finire, l'amicizia non finisce mai".
L'amore lega, l'amicizia dà libertà. L'amore può assoggettare qualcuno, lo
può possedere, può diventarne il padrone.
L'amicizia non diventa il padrone di nessuno, non trattiene nessuno, non
imprigiona, è libera. L'amore diventa schiavitù, poiché ogni amante pretende
che l'altro non ami nessuno all'infuori di lui.
L'amicizia non ha questo tipo di pretesa. Una persona può avere
migliaia di amici, milioni di amici, perché l'amicizia è molto vasta, è
un'esperienza molto profonda. Nasce dal più profondo centro della vita. Per questo,
l'amicizia diventa la via più importante per condurci al divino. Una persona
che è amica con tutti, prima o poi raggiungerà il divino, poiché entra in contatto con il centro di ognuno. E un giorno o l'altro sarà inevitabile che entri in contatto con il centro dell'universo.
Le relazioni che abbiamo nel corso della vita, non dovrebbero essere
semplicemente intellettuali, né solo di cuore, dovrebbero essere più
profonde, appartenere al centro.
Per esempio, in nessun posto al mondo è chiaro - ma prima o poi lo
diventerà.... Prima o poi arriveremo a scoprire che siamo connessi
con fonti di energia vitale lontanissime, che non possiamo vedere. Sappiamo
che la luna è molto lontana, ed esercita una qualche influenza sconosciuta
sull'acqua del mare. L'acqua del mare inizia a crescere o a calare
con la luna. Sappiamo che il sole è molto lontano, ma è connesso con la
vita, attraverso qualche filo invisibile. Il sole sorge la mattina e in
ogni cosa vivente succede una rivoluzione. Tutto ciò che dormiva, tutto ciò
che era disteso come morto, tutto ciò che era inconscio, inizia a diventare
conscio. Cose che dormivano iniziano a svegliarsi, i fiori iniziano a
fiorire, gli uccelli a cantare. Un invisibile flusso solare inizia a influenzarci.
Ci sono tante invisibili fonti di energia vitale che ci raggiungono
in questo modo, che guidano continuamente la nostra vita. Non solo il
sole, non solo la luna, non solo le stelle nel cielo, ma la vita in se stessa
ha un flusso di energia che non si vede, ma che continuamente influenza e
guida i nostri centri. Più ricettivo è il nostro centro, più questa energia
può influenzare la nostra vita.
Meno ricettivo è il nostro centro, meno questa energia lo può influenzare.

Il sole sorge, il fiore fiorisce. Ma se noi costruiamo un muro attorno al
fiore e la luce solare non lo raggiunge, allora il fiore non potrà
fiorire e appassirà. Il sole non può entrare efficacemente e aprire questo
fiore. Il fiore deve essere all'aperto, deve essere pronto. Il fiore deve dare
la possibilità al sole di entrare e aprirlo.
Il sole non può andare alla ricerca di un singolo fiore, cercando di vedere
quale fiore si nasconde dietro il muro, in modo tale da poterlo raggiungere.
Il sole non sa nulla dei fiori. Si tratta di un processo vitale assolutamente inconscio:

il sole sorge, i fiori fioriscono. Se un fiore si trova vicino a un muro, non fiorirà,

appassirà e morirà.
L'energia vitale è un fluire in tutte le direzioni, ma quelli che non hanno il centro aperto saranno privati di questo flusso. Non lo conosceranno neppure. Non capiranno che

questa energia era lì e non erano aperti, che c'era qualcosa di nascosto dentro che

non si è potuto aprire.Non sapranno che è così. Questo fiorire , chiamato
fiore di loto sin dai tempi più antichi, viene chiamato loto poiché ha la
possibilità dell'apertura - è possibile che venga aperto da una qualche energia
vitale. Ci vuole un po' di preparazione perché questo succeda. Per questo motivo il
nostro centro deve essere disponibile al cielo aperto e noi dobbiamo rimanere all'erta. Allora l'energia vitale disponibile può raggiungere il centro e dargli vita.
Noi pensiamo che l'audacia sia assenza di paura; è un errore.
L'audacia non è assenza di paura. L'audacia è una cosa totalmente differente che
accade dentro, in presenza della paura. Non è assenza di paura.
L'audacia è la totale presenza di paura, con il coraggio di fronteggiarla.

 

Lentamente muore


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda

 

 

 

 

 

Vincent Van Gogh (1853-1890) da un lettera a Theo

Per agire nel mondo, occorre morire a se stessi…L’uomo non sta sulla terra solo per essere felice, neppure per essere semplicemente onesto. Vi si trova per realizzare grandi cose per la società, per raggiungere la nobiltà d’animo e andare oltre la volgarità in cui si trascina l’esistenza di quasi tutti gli individui.

A che sarei utile, a che potrei servire? C’è qualcosa dentro di me, ma cos’è?

L’uomo è uno straniero sulla terra e la sua vita un viaggio scosso dalle tempeste

Cos’è disegnare? Come ci si arriva? ê l’atto di aprirsi un passaggio attraverso un muro di ferro invisibile che sembra trovarsi tra ciò che si sente e che si può.

Preferisco dipingere gli occhi degli uomini che le cattedrali, perché negli occhi degli uomini c’è qualcosa che non c’è nelle cattedrali, per quanto maestose e imponenti siano.

Vorrei dipingere uomini e donne con un non so che di eterno, di cui, una volta, il simbolo era l’aureola e che noi cerchiamo nell’irraggiarsi stesso e nella vibrazione delle nostre colorazioni.

Tutto è allo stesso tempo realtà e simbolo

Soffrire senza lamentarsi è l’unica lezione da imparare in questa vita

A momenti, come le onde disperate si infrangono sulle scogliere indifferenti, un desiderio tumultuoso di abbracciare qualcosa…

Nella mia febbre cerebrale o follia, non so come chiamarla, i miei pensieri hanno navigato molti mari

ê difficile lasciare un posto prima di dimostrare in qualche modo di averlo sentito e amato

Conosci, Theo questa espressione di un poeta olandese: "sono legato alla terra da legami più che terrestri"?

Non vivo per me, ma per la generazione che verrà

La natura è il miglior modo per comprendere l’arte; i pittori ci insegnano a vedere.

Se varrò qualcosa più in là, la valgo anche adesso, perché il grano è grano, anche se i cittadini all’inizio lo scambiavano per erba.

Ebbene, per il mio lavoro rischio la vita e vi ho perso metà della mia ragione.

L’uomo è uno straniero sulla terra e la sua vita un viaggio scosso dalla tempesta.

La nostra vita è come il cammino di un pellegrino. Una volta vidi uno splendido dipinto, rappresentava un paesaggio di sera. Sulla destra, in lontananza, una fila di colline che sembravano blu nelle brume della sera. Al di sopra di quelle colline, lo splendore del tramonto, le nuvole grigie striate d'argento, d'oro e di porpora. Il paesaggio è una pianura coperta d'erba e d'erica, qua e là le cortecce bianche delle betulle con le foglie gialle perché è autunno. Attraverso il paesaggio scorre una strada che porta a un'alta montagna, molto, molto lontana e, sulla cima della montagna, una città su cui il sole al tramonto getta una luce di gloria. Sulla strada cammina un pellegrino, ha un bastone in mano. Egli sta camminando già da molto tempo ed è stanco. Incontra una donna, una figura in nero che fa pensare alle parole di San Paolo: "Anche se triste, tuttavia sempre lieta. Quest'angelo di Dio è stato messo lì per incoraggiare il pellegrino e per rispondere alle sue domande; e il pellegrino chiede: 'Questa strada è sempre in salita?'. E la risposta è : 'Sì, fino alla fine'. Il pellegrino chiede ancora: 'Il viaggio durerà tutto il giorno?'. E la risposta è: 'Da mattina fino a sera, amico mio '. E il pellegrino continua la sua strada, triste eppur sempre lieto.

A primavera un uccello in gabbia sa bene che c'è qualcosa a cui potrebbe servire, sente benissimo che ci sarebbe qualcosa da fare, ma non ci può far nulla, e cos'è questo? Non si ricorda bene, ha idee vaghe e dice: "Gli altri fanno i loro nidi e portano fuori i loro piccoli e li cibano" e poi sbatte il suo capino contro le grate della gabbia. Ma la gabbia resiste e l'uccello impazzisce dal dolore. "Guarda che fannullone", dice un altro uccello che passa lì davanti, "quello è un tipo che vive di rendita ''. Eppure il prigioniero continua a campare, non muore, fuori non appare nulla di quel che ha dentro, è in buona salute, e di tanto in tanto è allegro sotto i raggi del sole. Ma poi viene il tempo degli amori. Ondate di depressione. "Ma ha poi proprio tutto quel di cui ha bisogno?'' dicono i bambini che si prendono cura di lui e della sua gabbietta. E lui sta appollaiato con lo sguardo proteso verso il cielo, dove sta minacciando un temporale, e dentro di sé sente ribellione per la sua sorte. "Me ne sto in gabbia, me ne sto in gabbia, e non mi manca niente, imbecilli! Ho tutto ciò di cui ho bisogno! Ma per piacere, libertà, lasciatemi essere un uccello come gli altri!". Così, talvolta, un uomo che non fa nulla assomiglia a un uccello che non fa nulla.  

 

  

 

 L''abisso è il muro che ho

 Essere io non ha misura

Fernando Pessoa

 

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,

 i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni..
Però ciò che e' importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito e' la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c'e' una linea di partenza.
Dietro ogni successo c'e' un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.

Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite.

Insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'e' in te.
Fai in modo che, invece che compassione,

ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre,

cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce,

cammina.
Quando non potrai camminare,

usa il bastone.
Però non trattenerti mai!!!
                 (MADRE TERESA DI CALCUTTA)   

 

 

L’Amicizia

Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.

E’ il vostro campo che seminate con amore e che mietete con riconoscenza.

Ed è la vostra mensa e il vostro focolare.

Perché venite a lui pieni di fame e lo cercate per la vostra pace.

Quando un amico vi confida il suo pensiero, non abbiate paura di dirgli il “no” dentro di voi e non trattenete il vostro “si”.

E quando lui tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo; perché senza parole, nell’amicizia, pensieri, desideri e attese nascono e sono condivise, con una gioia che non si può esprimere.

Quando vi separate dall’amico, non abbiate dolore; perché in sua assenza può chiarificarsi ciò che più di lui amate, come allo scalatore la montagna è più chiara dalla pianura.

E non vi sia nell’amicizia altro scopo se non l’approfondimento comune dello spirito.

Perché l’amore che non cerca se non di rivelare il suo mistero, non è amore, ma una rete lanciata avanti: e solo ciò che è vano vi casca dentro.

E sia per l’amico la parte migliore di voi stessi.

Se egli deve conoscere il riflusso della vostra marea, che ne conosca anche la piena.

Per cosa è vostro amico, se lo cercate nelle ore di morte?

Cercatelo sempre nelle ore di vita.

Perché può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.

E nella dolcezza dell’amicizia ci sia il riso, e si condividano i piaceri.

Perché nella rugiada delle piccole cose il cuore scopre il suo mattino e trova conforto.

 Gibran Kahlil

 

Il Tempo

Vorreste misurare il tempo che non ha misura ed è incommensurabile.

Vorreste regolare la vostra condotta e dirigere perfino il corso dello spirito secondo le ore e le stagioni.

Del tempo vorreste fare un ruscello sulle cui rive stare seduti e guardare l’acqua che scorre.

Ma ciò che è senza tempo in voi sa che la vita è assenza di tempo.

E sa che l’ieri non è che il ricordo di oggi e il domani non è che il sogno di oggi.

E ciò che canta e si contempla in voi è ancora e sempre il persistere di quel primo istante che nello spazio disseminò le stelle.

Chi tra voi non sente che la sua forza d’amore è illimitata?

E chi non sente che questo amore, sebbene illimitato, è chiuso nel centro del suo essere, e non passa da pensiero a pensiero né da atto ad atto d’amore?

E non è forse il tempo come l’amore indivisibile e senza moto?

Ma se voi pensate di misurare il tempo con le stagioni, fate allora che ciascuna stagione racchiuda tutte le altre,

E il presente abbracci il passato con il ricordo e il futuro con l’attesa..

Gibran Kahlil

Gioia e dispiacere

La vostra gioia è il vostro dispiacere smascherato.

E lo stesso pozzo dal quale si leva il vostro riso, è stato sovente colmato dalle vostre lacrime.

E come potrebbe essere altrimenti?

Quanto più il dolore incide in profondità nel vostro essere, tanta più gioia potrete contenere.

La coppa che contiene il vostro vino non è forse la stessa coppa che è stata scottata nel forno del vasaio?

E il liuto che calma il vostro spirito non è forse il legno stesso scavato dai coltelli?

Quando siete felici guardate nelle profondità del vostro cuore e scoprirete che ciò che ora vi sta dando gioia è soltanto ciò che prima vi ha dato dispiacere.

Quando siete addolorati guardate nuovamente nel vostro cuore e vedrete che in verità voi state piangendo per ciò che prima era la vostra delizia.

Alcuni di voi dicono: “La gioia è superiore al dolore.”

E altri dicono: “No, il dolore è superiore.”

Ma io vi dico che essi sono inseparabili.

Giungono insieme e quando uno siede con voi alla vostra mensa, ricordatevi che l’altro giace addormentato nel vostro letto.

In verità siete sospesi tra dolore e gioia come bilance.

Solo quando siete vuoti siete immobili ed equilibrati.

Quando il tesoriere vi solleva per pesare l’oro e l’argento, la vostra gioia o il vostro dolore devono necessariamente alzarsi o cadere.

  Gibran Kahlil

Non ti angosciare più per quello che hai commesso
le rose hanno spine e fango le argentee fonti;
nuvole ed eclissi oscurano luna e sole
e nel più bel germoglio s'asconde orrido verme.
Ognuno di noi sbaglia ed anch'io m'inganno
giustificando le tue offese con analogie
umiliando me stesso per mitigar le tue mancanze,
scusando le tue colpe più di quanto sia l'offesa:
poiché porto attenuanti ai peccati dei tuoi sensi,
la tua parte avversa diventa tuo avvocato -
ed inizia contro me stesso un regolar processo:
tale è la lotta interna fra il mio amore e l'odio,
che fatalmente anch'io mi devo render complice
di quel caro ladro che inclemente mi deruba

William  Shakespeare

Qual è la tua natura, di che mai sei fatto
per essere scortato da tante ombre estranee?
Ognuno riflette solo l'unica sua ombra
e tu puoi, da solo, prestarti a tante ombre.
Si descriva Adone ed il suo ritratto
misera imitazione diventa di te stesso;
si sommi al volto d'Elena ogni bellezza rara
ed ancora appari tu dipinto in vesti greche:
si parli di primavera e di copiose messi,
la prima non è che l'ombra della tua bellezza,
le altre sembran solo tuo generoso dono;
e in ogni felice forma noi ti rivediamo.
Ogni bellezza esterna ha di tuo qualcosa,
ma per animo costante nessun con te s'accorda.

William  Shakespeare

Sei tu a voler che la mia immagine tenga aperte
le mie palpebre pesante nell'estenuante notte?
Sei tu a desiderare che i miei sonni siano rotti
da ombre a te sembianti che ingannano il mio sguardo?
È forse il tuo spirito che stacchi dal tuo corpo
e mandI da lontano per spiare le mie azioni,
per scoprire in me ore frivole e vergogne,
bersaglio ed alimento della tua gelosia?
No, il tuo amore pur forte, non è tanto grande:
è il mio amore che ti tiene gli occhi aperti,
il mio devoto amore frusta il mio riposo
per esser sempre vigile al tuo fianco.
Per te rimango sveglio, mentre tu vegli altrove,
molto lontano da me, ad altri troppo vicino.

William  Shakespeare

Un sogno nasce da mille desideri


Un sogno nasce da mille desideri.

Quando la mente tranquilla non turbata dal pensiero,

Quando il cuore puro tutto preso dall'amore incorrotto, o amico, allora tu puoi scoprire un mondo oltre i confini delle parole illusorie.

In quel mondo è l'unità di tutta la Vita, ivi è la tacita sorgente che alimenta i mondi danzanti.

Ivi non è cielo né inferno né passato presente o futuro, né i molli bisbigli dell'amore caduco.

Cerca quel mondo dove la morte non danza in un'estasi senz'ombra, dove le manifestazioni della vita sono come l'immagine riflessa nel placido lago.

Quel mondo vive intorno a te, e senza di te non ha vita..

Krisnamurti

La verità

La verità è una terra senza sentiero.

L' uomo non può arrivare ad essa con alcuna organizzazione, con alcuna dottrina religiosa, con alcun dogma, preghiera o rituale, non con alcuna conoscenza filosofica o tecnica psicologica. Deve trovarlo tramite lo specchio del rapporto, con la comprensione del contenuto della sua propria mente, con l'osservazione e non con l'analisi intellettuale o le dissezioni introspettive.

Non vi è percorso alla verità, essa deve venire a voi.

La verità può venire a voi soltanto quando le vostre menti e i vostri cuori sono semplici, liberi e vi è amore; non se il vostro cuore è occupato dalle cose della mente.

Quando c'è amore nel vostro cuore, non parlate dell'organizzazione per la fratellanza, non parlate della credenza, non parlate della divisione o delle potenze che creano la divisione, non dovete cercare la riconciliazione.

Allora siete semplicemente un essere umano senza un'etichetta, senza un paese.

Ciò significa che dovete mettervi a nudo di ogni cosa e permettere che la verità possa manifestarsi; e può venire soltanto quando la mente è vuota, quando la mente cessa di creare.

Allora verrà senza il vostro invito.

Allora verrà rapidamente come il vento.

Viene inaspettatamente, non quando state aspettando, desiderando.

E' accecante come la luce solare, pura come la notte; ma per riceverla, il cuore deve essere pieno e la mente vuota.

Voi, ora, avete la mente piena e il vostro cuore vuoto.

J. Krishnamurti

Fermati amico

Fermati amico: del celato profumo della vita che voglio dire.

La vita non ha filosofie, né sottili sistemi di pensiero.

La vita non ha religioni, né adorazione in santuari profondi.

La vita non ha dèi, né fardello di misteri paurosi.

La vita non ha dimora, né lo strazio del decadimento estremo.

La vita non ha piacere, né sofferenza nella corruzione dell'amore bramoso.

La vita non ha né bene né male. Né punizione oscura del peccato imprudente.

La vita non dà agio, non posa nel cerchio dell'oblio.

La vita non è spirito o materia, non è la divisione crudele fra azione e in azione.

La vita non ha morte, non ha il vuoto della solitudine nell'ombra del tempo.

Libero è l'uomo che vive nell'eterno, poiché la vita è.

J. Krishnamurti

Prendi e ... scopri

Prendi un sorriso, regalalo a chi non l' ha mai avuto.

Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte.

Scopri una sorgente, fa bagnare chi vive nel fango.

Prendi una lacrima, passala sul volto di chi non ha mai pianto.

Prendi il coraggio mettilo nell'animo di chi non sa lottare.

Scopri la vita raccontala a chi non sa capirla.

Prendi la speranza e vivi nella sua luce.

Prendi la bontà e donala a chi non sa donare.

Scopri l'amore e fallo conoscere al mondo.

Mahatma Gandhi

Se...

Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti la perdono intorno a te, dandone a te la colpa...

Se riuscirai ad aver fede in te quando tutti dubitano, e mettendo in conto anche il loro dubitare...

Se riuscirai ad attendere senza stancarti nell'attesa, Se, calunniato, non perderai tempo con le calunnie...

Se, odiato, non ti farai prendere dall'odio, senza apparir però troppo buono o troppo saggio...

Se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone...

Se riuscirai a pensare senza che pensare sia il tuo scopo...

Se riuscirai ad affrontare il successo e l'insuccesso trattando quei due impostori allo stesso modo...

Se riuscirai a riascoltare la verità da te espressa distorta da furfanti per intrappolarvi gli ingenui, o a veder crollare le cosa per cui dai la tua vita e a chinarti per rimetterle insieme con mezzi di ripiego...

Se riuscirai ad ammucchiare tutte le tue vincite e a giocartele in un sol colpo a testa e croce e perdere e a ricominciare tutto daccapo, senza mai fiatare e dir nulla delle perdite...

Se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli, benché sfiniti da un pezzo, a servire ai tuoi scopi, e a tener duro quando niente più resta in te tranne la volontà che ingiunge:"Tieni duro!"...

Se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virtù, o a passeggiar coi re e non perdere il tuo fare ordinario...

Se nè i nemici nè i cari amici riusciranno a colpirti...

Se tutti contano per te, ma nessuno mai troppo...

Se riuscirai a riempire l'attimo inesorabile e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi, il mondo sarà tuo allora, con quanto contiene,  e " quel che è più " tu sarai un Uomo, ragazzo mio!

R. Kipling

 

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