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Molti la considerano la nuova Marilyn. Altri rivedono in lei il fascino di Lana Turner. A qualcuno ricorda la languida Kim Basinger. Fatto è che Scarlett Johansson è la bionda più glamour del cinema americano che in questa sensualissima ventunenne newyorkese, diafana e un po’ impacciata, ha trovato la dark lady del Terzo millennio. Fragile e tormentata come quelle che hanno fatto la storia della settima arte. L’unica, autentica star di questi ultimi anni, parola di Woody Allen che l’ha scelta come musa nel thriller hitchcockiano Match Point e nella commedia brillante Scoop, le cui riprese sono da poco terminate a Londra. Con quel look da diva anni Quaranta, con quella voce rauca di chi è abituato a nascondere le proprie inquietudini dietro la cortina di fumo di sigarette fumate l’una dopo l’altra, la giovanissima Scarlett sarà una delle donne insicure, pericolose e inevitabilmente fatali di Brian De Palma che in The Black Dalia, dall’omonimo romanzo di James Ellroy, le ha affidato i panni di Kay Lake, dolce e generosa, ma perseguitata da uno squallido passato. Nel libro, a poche pagine dall’inizio, lo scrittore ce la mostra mentre con la sigaretta in mano inanella una serie di cerchi di fumo nell’aria. Ha la testa rivolta all’insù, la schiena arcuata e per mantenere l’equilibrio si appoggia alla portiera di un’automobile. E la fidanzata del poliziotto ed ex pugile Leeland “Lee” Blanchard (Aaron Eckhart) ma, dopo averla incontrata, Dwight “Bucky” Bleichert (Josh Hartnett), collega di Lee, ammette: «Ebbi per la prima volta la sensazione che il signor Fuoco e io stessimo per diventare amici». Oggetto del desiderio di due uomini, il destino di Kay e dei due poliziotti sarà indissolubilmente legato a quello della Dalia Nera, al secolo Elizabeth Short (Mia Kirshner), ex prostituta e attricetta del sottobosco hollywoodiano torturata e brutalmente uccisa il 15 gennaio del 1947. Il barbaro assassinio, realmente accaduto e rimasto insoluto, dà il via a una delle più accanite e appassionanti cacce all’uomo della storia americana diventando una vera e propria ossessione per i media, ma soprattutto per Lee e Bucky che si occupano delle indagini con maniacale scrupolosità scoprendo cospirazioni e corruzione nello stesso dipartimento di polizia. Perché è chiaro che non ci saranno né pace né amore in città finché il crudele assassino non verrà smascherato. La Johansson dunque farà i conti con uno dei crimini che sconvolsero l’America. Altro che le commediole adolescenziali che la vorrebbero vittima del solito serial killer impegnato a massacrare studenti di college! Forte di una mamma manager e di un nome che è da sempre un classico del cinema (si chiamava così in lingua originale la nostra Rossella di Via col vento), Scarlett è saltata dai film per bambini (Genitori cercasi, Mamma ho preso il morbillo) ai fratelli Coen, a Robert Redford, a Sofia Coppola, a Woody Allen e Brian De Palma senza passare per quella tappa quasi obbligata costituita dai teen movie popolati da ragazze pon pon in cerca di autostima e del fidanzato giusto. Lei, che vanta il proprio nome nel cast di una trentina di film, è stata l’idolo dei ragazzi “contro” nei panni di Rebecca nel film di culto Ghost World per poi entrare nell’Olimpo del cinema dalla porta principale. Da grande Scarlett vuole stabilirsi nell’amatissima New York e fare la regista di piccoli film indipendenti e di documentari, ma come attrice sogna un regista che la faccia cantare. Nel frattempo, nella tradizionale lista stilata ogni anno dall’ex stilista Mr. Blackwell, figura tra le cinque star più eleganti. E fa del suo meglio per smentire o minimizzare tutte le storie d’amore o le fugaci passioni (ricordate la storia del sesso in ascensore con Benicio Del Toro?) che la vedrebbero protagonista, ultima proprio quella con Josh Flartnett. Per il momento l’attrice pensa solo a lavorare. In The Prestige di Christopher Nolan la rincontreremo tra due maghi, Christian Bale e Hugh Jackman, che la rivalità trasformerà in assassini, mentre in The Nanny Diaries sarà una studentessa che sbarca il lunario come tata presso una ricca famiglia di New York. Al fianco di Colin Farrell vestirà i panni di Lucrezia in Borgia, dramma ricco di intrighi e delitti diretto da Neil Jordan, ma anche Benjamin Ross l’ha voluta in un film in costume, Napoleon and Betsy, nel quale è la giovane donna inglese di cui l’imperatore si innamora durante il suo ultimo armo di esilio a Sant’Elena. E il capitombolo della Johansson nel futuristico The Island di Michael Bay non ha scoraggiato chi continua a credere che l’attrice sia perfetta anche nei ruoli ricchi di adrenalina: sfumata l’occasione di vederla in Mission: Impossible 3, i suoi fan la reclamano tra i protagonisti del quarto Indiana Jones. Staremo a vedere.
Da Ciak, febbraio 2006