Lo stadio
comunale "Giovanni Francesco Berta" venne costruito
nella zona del Campo di Marte per volontà del marchese Luigi Ridolfi
da Verrazzano, dirigente sportivo fiorentino ed erede di una delle
famiglie nobili più antiche e gloriose della città.
Il nuovo impianto andava a sostituire l'ormai vetusta struttura di via
Bellini, incapace di far fronte alle esigenze di una
società calcistica proiettata verso i vertici delle categorie
nazionali.
Venne inaugurato il 13 settembre 1931 all'epoca in cui il
marchese Ridolfi era presidente della Fiorentina: quel giorno
venne disputata una gara che oppose i gigliati agli austriaci dell'Admira
Vienna e che si concluse con la vittoria dei viola per 1-0 con una rete
di Petrone.
Le cronache dell'epoca ricordano che il pallone dell'incontro venne
lanciato da un aeroplano che, pilotato da Vasco Magrini, sorvolò
lo stadio prima dell'inizio dell'incontro.
La struttura è opera dell'ingegnere Pier Luigi Nervi, figura di
spicco dell'architettura italiana del Novecento ed autore di opere
significative come il Palazzo delle Esposizioni "Italia '61" a
Torino e il Salone delle udienze papali in Vaticano. Il marchese Ridolfi
aveva conosciuto l'ingegnere di Sondrio qualche anno prima quando gli
aveva affidato la costruzione della tribuna dello stadio d'atletica
dell'Assi Giglio Rosso.
Per la sua completa edificazione, lo stadio di Firenze richiese più di
due anni di lavoro suddiviso in due fasi distinte: dall'ottobre 1930 al
novembre 1931 vennero realizzate la tribuna coperta e le tribune
scoperte mentre dal luglio 1932 al dicembre dello stesso anno furono
edificate le nuove tribune scoperte, le scale
elicoidali e
la Torre
di Maratona.
L'opera, considerata un capolavoro dell'architettura moderna, è
caratterizzata dalla particolare forma a "D" con le estremità
del settore della tribuna
coperta che formano un angolo retto con le curve. Al
primo colpo d'occhio, spiccano la pensilina dall'elegante andamento
curvilineo che copre un settore delle tribune (primo esempio del genere
in Italia) e soprattutto la torre di Maratona, alta
55 metri
, che sovrasta l'omonima tribuna. Di grande impatto visivo sono anche le
scale elicoidali che permettono l'accesso degli spettatori.
Dopo un progetto di ampliamento mai attuato, presentato dallo stesso
architetto Nervi nel 1950 e appoggiato ancora una volta dal marchese
Ridolfi, lo stadio ha subito importanti interventi strutturali nel
1989 in
vista delle gare dei campionati mondiali di calcio dell'anno successivo
che fin dal 1984 avevano designato l'Italia come paese organizzatore.
Non potendo più sopraelevare le tribune esistenti, perché vincolate a
Monumento Nazionale e quindi poste sotto la tutela delle Belle Arti, per
migliorare la struttura si decise di abbassare il terreno
di gioco ed eliminare la gloriosa pista di atletica
leggera dove in passato oltre a vari meeting era stato stabilito anche
il record mondiale degli
800 metri
dal mezzofondista inglese Sebastian Coe.
In quasi settant'anni di storia, lo stadio comunale di Firenze ha
ospitato non solo le gare interne delle varie competizioni nazionali ed
internazionali disputate dalla Fiorentina ma anche incontri
dell'Italia.
La nazionale è stata impegnata al comunale di Firenze in molte
occasioni a partire dal 7 maggio 1933 quando vi giocò per la prima
volta nell'incontro valido per
la Coppa Internazionale
e che vide gli azzurri prevalere sulla Cecoslovacchia per 2-0 con reti
di Giovanni Ferrari e Schiavio.
In occasione dei recenti campionati mondiali di Italia '90, lo stadio
fiorentino ha ospitato alcuni incontri della fase finale. Le attuali
dimensioni del campo di gioco, da molti considerato il migliore in
assoluto del nostro campionato per tenuta del manto erboso, sono di
105 metri
in lunghezza e
68 metri
di larghezza mentre la capienza è di 47.282 spettatori.
Il record assoluto di presenze sugli spalti è stato stabilito il 25
novembre 1984 quando 58.271 spettatori assistettero all'incontro che
opponeva i viola all'Inter mentre dopo i lavori del
1989, in
conseguenza dei quali la capienza è stata ridotta, il record si è
registrato in Fiorentina-Barcellona del 24 aprile 1997, gara valida per
il torneo della Coppa delle Coppe, con 43.588 presenze.
Dal novembre 1991 lo stadio comunale di Firenze è intitolato ad Artemio
Franchi, il prestigioso dirigente internazionale prematuramente
scomparso in un incidente automobilistico il 12 agosto 1983. Nato a
Firenze l'8 gennaio 1922, Franchi era stato segretario della AC
Fiorentina nella stagione 1951-52 prima di ricoprire importanti
incarichi dirigenziali che lo avrebbero portato a diventare presidente
della Federazione Italiana Gioco Calcio e soprattutto, a partire dal
1968, vicepresidente della Uefa. Nel mese di marzo 2000, nei locali
dello stadio, è stato presentato il libro di Andrea
Galluzzo, Carlo Battiloro e Francesco Varrasi "La grande
vicenda dello stadio di Firenze" Edifir - edizioni
Firenze, una pubblicazione che ripercorre la storia della
struttura.
Contemporaneamente è stata inaugurata anche la "Mostra delle
tavole prospettiche di Pier Luigi Nervi" per rendere onore a
una grande vicenda architettonica che ha attraversato la storia di
Firenze nel periodo tra le due guerre.
Lo stadio "Artemio Franchi" è facilmente raggiungibile
sia dalla linea ferroviaria (scendendo alla stazione di Campo di Marte)
che dalle autolinee urbane (autobus n.17 con partenza dalla stazione
centrale Santa Maria Novella e autobus n.11 con partenza da piazza del
Duomo).
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