FIRENZE E ANCORA FIRENZE
Firenze, città artistica per eccellenza, è la patria di personaggi illustri come Dante, Machiavelli, Boccaccio e Galileo Galilei. Inoltre è resa ancora più preziosa dalle opere di Michelangelo, Donatello, Brunelleschi, Botticelli, e Giotto. Chiunque la visiti non rimane mai deluso! Questo grazie ad un eredità culturale ed artistica quasi unica in Europa e nel mondo, che ha le sue origini nel medioevo e che raggiunge il suo massimo splendore nel rinascimento. Firenze, insieme a Roma, rappresenta la storia della nostra civiltà. Infatti, proprio qui, nel XV secolo, vennero poste le basi per far rifiorire arte e cultura: grazie a scrittori come Dante, Petrarca e Machiavelli, nacque la cultura e la lingua italiana e grazie alle opere d'arte di artisti come Botticelli, Michelangelo e Donatello, Firenze è diventata una delle capitali artistiche del mondo. Del suo passato conserva ancora un eccezionale patrimonio artistico (nonostante i gravi danni subiti dopo la terribile inondazione del 1966). Il centro di Firenze è Piazza del Duomo, dove possiamo ammirare il Campanile, il Battistero ed il Museo dell'Opera del Duomo. Il Campanile, progettato da Giotto, si divide in 5 piani, che ospitano sculture e statue. Allultimo piano, cè una bellissima terrazza dalla quale è possibile ammirare un vasto panorama di Firenze. Il Battistero è un'opera d'arte che risale ai tempi dei romani ed è dedicato a San Giovanni Battista (patrono della città). Ha una struttura ottagonale, è rivestito e decorato di marmo sia esternamente che internamente (pavimento compreso), sono presenti tantissimi mosaici e molto belle e caratteristiche sono le porte ornate d'oro. Il Museo dell'Opera del Duomo contiene opere di illustri artisti tra i quali Ghiberti, Brunelleschi, Donatello, Luca della Robbia, Andrea Pisano, Giotto, Donatello (tra le opere più importanti troviamo gli strumenti usati per la costruzione del Duomo, due sarcofaghi romani, la Pietà di Michelangelo).Il Duomo di Firenze (o cattedrale Santa Maria del Fiore) si innalza in tutto il suo splendore proprio nel cuore della città, in Piazza del Duomo, sulla riva destra dell'Arno. E' decorato esternamente con marmo rosso, verde e bianco. Alla sua costruzione hanno contribuito vari artisti tra i quali Arnolfo di Cambio e Filippo Brunelleschi (autore della bellissima cupola, alta 90 metri). Internamente (vedi foto) è caratterizzata dal pavimento in marmo e sulle pareti sono presenti affreschi di rara bellezza come Il giudizio Universale del Vasari (sulla Cupola) e un affresco ispirato a Dante ed alla sua Divina Commedia. Da ricordare le bellissime vetrate e lorologio meccanico ancora funzionante. Proseguendo a sud di Piazza Duomo si arriva in Piazza della Signoria fiancheggiata da Palazzo Vecchio e dagli Uffizi, una delle principali gallerie d'arte italiane. Piazza della Signoria è ricca di statue e monumenti, tra le quali la Fontana di Nettuno dell'Ammannati e la copia del Davide di Michelangelo. Palazzo Vecchio, che ancora oggi ospita gli uffici del comune, è quasi interamente visitabile ed ospita affreschi e decorazioni molto belle. Degna di nota la torre del palazzo, alta 94 metri. Tra il Palazzo Vecchio e l'Arno si trova il Palazzo degli Uffizi con il suo Museo, uno dei più belli d'Europa, che conserva le più grandi opere italiane e straniere. Tra i capolavori da ammirare la Nascita di Venere di Botticelli, la Sacra Famiglia di Michelangelo ed i ritratti di Federico da Montefeltro e di sua moglie, opera di Piero della Francesca. Intorno al palazzo troviamo le chiese di Santa Maria Novella (nella foto), San Lorenzo e Santa Trinità. All'estremità orientale della città si trova la Basilica di Santa Croce, che conserva le tombe ed i monumenti di illustri fiorentini (tra i quali Michelangelo, Galileo e Machiavelli) e splendidi affreschi di Giotto. Passato Ponte Vecchio, si può visitare il famoso Corridoio Vasariano che unisce gli Uffizi a Palazzo Pitti e che contiene centinaia di opere d'arte di vari periodi storici.Il Ponte Vecchio (vedi prima foto) è l'unico ponte rimasto intatto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale ed è uno dei i simboli di Firenze con le sue svariate botteghe di Orafi Fiorentini. Poco distante sorge Palazzo Pitti al cui interno è possibile ammirare il bellissimo Giardino di Boboli, assolutamente da non perdere. Degni di nota sono anche il Museo archeologico (nel quale si trovano importanti opere molto antiche), il Museo del Bargello (nel quale sono raccolte le sculture più importanti), il museo dell' Accademia delle Belle Arti. Merita una visita, infine, il Museo di Storia della Scienza (in piazza de' Giudici) che raccoglie opere, progetti, invenzioni ed antichi strumenti dello scienziato Galileo Galilei.
GLI SCULTORI IN SINTESI
Lorenzo Ghiberti (Firenze, 1378-1455) fu scultore, orafo, architetto, pittore e scrittore d'arte. Si formò nella bottega dell'orafo Bartolo di Michele e fece il suo esordio ufficiale come scultore nel 1401 per la costruzione della seconda porta del Battistero di Firenze.Pur viaggiando molto (Siena, Pisa, Roma, Venezia) il Ghiberti concentrò la sua attività principalmente a Firenze dando vita ad una fiorente bottega, dove ebbe aiuti anche da Donatello e Michelozzo. I suoi principali lavori sono quelli di pittore (vetrate del Duomo di Firenze), architetto (sovrintendente ai lavori per la costruzione della cupola di S.Maria del Fiore, esonerato poi nel 1436) ma soprattutto di scultore. La sua formazione di orafo infatti resere del Ghiberti ricco di perizia tecnica e finezza esecutiva; queste rendono uniche le molte opere di bronzo realizzate dall'artista Fiorentino.Tra le sue principali opere ricordiamo le due porte del Battistero (1403-1424 e 1425-1452), le statue bronzee di Orsanmichele: S.Giovanni battista (1412-1415), S.Matteo (1419-1422), S.Stefano (1425-1429).Per quanto Riguarda il Ghiberti letterario ricordiamo la sua opera principale "Commentari", nella quale si affronta il concetto di evoluzione dell'arte, il valore dell'antico ed il ricordo degli artisti attraverso la narrazione delle loro vite. Per questo un merito non piccolo del Ghiberti è di porsi all'inizio della letteratura artistica rinascimentale.
Arnolfo di Cambio (Colle Valdelsa 1245- Firenze 1310)fu scultore e architetto. Le prime sue notizie si hanno interno al 1266 come discepolo di Nicola Pisano per la costruzione del Duomo di Siena. Nei primi anni della sua attività lavora anche a Roma, Bologna e Perugia. L'8 Settembre del 1296 a Firenze il cardinale Pietro Valeriano colloca la prima pietra per la costruzione del Duomo su progetto di Arnolfo di Cambio. Nel 1300 il Consiglio dei Cento di Firenze convoca Arnolfo di Cambio a Firenze per completare i lavori alla cattedrale. Nel progetto di Arnolfo di Cambio per quanto riguarda la chiesa di Santa Maria del Fiore possiamo ammirare l'impianto planimetrico con la tribuna triconca sormontata dalla cupola. Anche nella facciata troviamo "la mano" di Arnolfo; spiccano infatti la statua della Madonna col Bambino e la Vergine della Natività (Museo dell'Opera del Duomo). Opera di Arnolfo è anche la struttura interna della chiesa di S.Croce nella quale possiamo ammirare l'armonia dello spazio, ampio e classicamente scandito nelle sue componenti strutturali. Da attribuirsi ad Arnolfo di Cambio anche i rifacimenti di Palazzo Vecchio e della Badia).
Filippo Brunelleschi (Firenze, 1377 - 1446) fu architetto e scultore. Svolse il suo apprendistato di artista in una bottega di orafo prima di mettersi in luce nel 1402 per la seconda porta del del Battistero. di Firenze. Unica altra opera nota di scultura del Brunelleschi fu il Crocifisso della cappella Gondi in Santa Maria novella. Ma l'interesse per l'architettura fu presto prevalente e già dal 1409 si hanno documentati suoi interventi nella chiesa di Santa Maria del Fiore (Duomo di Firenze); nel 1418 presentò il progetto della cupola.Brunelleschi fece anche alcuni viaggi a Roma dove studiò i monumenti antichi: da questi studi "rintracciò" le leggi matematiche che li regolavano. Elaborò inoltre una prima bozza delle leggi sulla prospettiva che permisero al Brunelleschi di risolvere tutti i problemi costruttivi in fase di progetto. Nel 1423 venne riconosciuto come inventore e governatore della cupoola maggiore, che venne completata nel 1434.Altra dimostrazione della prospettiva del Brunelleschi sono altre sue opere come: il portico dell'Ospedale degli Innocenti e la chiesa di S. Lorenzo (nella foto Interno della chiesa di S.Lorenzo). In entrambe è presente una geometria dello spazio perfetta con il concetto della prospettiva sempre in primo piano: in entrambe le modanature in pietra serena che spiccano sul fondo bianco delle pareti non sono semplici elementi decorativi , ma un mezzo per evidenziare il tracciato della prospettiva. Successivamente portò a termine altre opere come la chiesa di S.Spirito in Oltrarno (progetto del 1436 iniziato nel 1444) e la cappella dei Pazzi in S.Croce (1430). La cappella dei pazzi è tra l'altro l'unico edificio del Brunelleschi del quale resti la facciata originale. In tutti questi anni Brunelleschi alternò viaggi a Roma, Ferrara e Mantova ed intervenì come ingegnere architetto militare a Pisa (1426, 1435, 1440) ed a Lucca (1430). Fu anche attivo come inventore di ingegni e macchine scenotecniche. Infine tra le altre opere possiamo ricordare gli interventi al Palazzo Pitti ed al Palazzo di parte Guelfa. La sua tomba è stata ritrovata nel 1972 nella navata destra del Duomo di Firenze. Brunelleschi è tutt'oggi considerato l'iniziatore di un'epoca nuova, colui che ha aperto all'arte una nuova dimensione dello spazio: la prospettiva. Masaccio, soprannome del pittore Tommaso di ser Giovanni (San Giovanni Valdarno 1401 - Roma 1428).episodi della vita di S.Pietro nella cappella Brancacci di S.Maria del Carmine a Firenze. Masaccio si recò giovanissimo a Firenze e non molto sappiamo della sua formazione se non che seguì gli insegnamenti di Masolino da Panicale. Masaccio si inserì subito nel nuovo rinascimanto fiorentino ed una delle sue prime opere fu la chiesa di S. Anna Metterza (1424-25, Firenze, Uffizi). Ritroviamo un uso sapiente della prospettiva ed il forte rilievo delle figure modellate dalla luce come nella realtà. Nel 1426 la sua prima grande opera: la chiesa del Carmine di Pisa. Tra il 1425 ed il 1427 Masaccio realizzò il suo capolavoro: gli affreschi della cappella Brancacci al Carmine di Firenze dove aveva precedentemente lavorato Masolino. Nella cappella possiamo ammirare il "Grido della cacciata dei progenitori." e le "Storie di S.Pietro" che collocano il fatto sacro nella realtà umana del popolo di Firenze avvicinando così la sua ideologia con quella di Donatello e Brunelleschi. Un altro affresco molto importante è quello della "Trinità", (Firenze, chiesa di S.Maria Novella) di cui possiamo osservare l'impianto prospettico di Brunelleschi e le figure di Masaccio. Il breve percorso artistico di Masaccio fu un punto chiave per la pittura fiorentina del Rinascimento perchè fu ricca di anticipazioni. La linea Masaccesca fu infatti ripresa in seguito niente di meno che da Michelangelo.