UNA PAGINA PER FIRENZE

E' CON TE BAMBINO

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Oggi la pedofilia sta vincendo. Grazie a chi la pratica. Grazie a chi la protegge. Sta tornando a vincere nei Tribunali, sta tornando a vincere nella società “civile” che ubriaca di catastrofi, violenze e morti servite anche all’ora di pranzo, tra un reality show ed una Lecciso danzante, ha alzato il proprio livello di apatia ed annullato la sua naturale sensibilità. Siamo regrediti. Scendendo al livello più basso di quello di tante bestie, che per proteggere i propri cuccioli al contrario di quanto facciamo noi, si riuniscono compatte in branco. Mai come in questo momento c’è bisogno di creare un fronte comune che si impegni seriamente a combattere la pedofilia. Con fatti e parole. Ed io credo di poter dare il mio personale contributo. L’alibi del “povero” malato è stato cancellato dalla Cassazione italiana e da fior di studi statunitensi. Basti ricordare che è un essere perfettamente in grado di intendere e di volere. La sua è una scelta. Sceglie di fare del male ai bambini. Sa come obbligarli al silenzio. Sa come far loro paura. Sa come abusarli senza lasciare segni visibili. Sa come farla franca, visto che solo il 2% di loro viene identificato e punito. Non mi importa un fico secco chi sia il pedofilo, quale ruolo abbia nella società, che divisa indossi. Mi importa il male che fa ai bambini. E chiunque lo protegga o lo copra, va punito tanto quanto chi lo pratica. "Non smettete mai di indignarvi” e “tornate a casa, date una carezza ai vostri figli”, dicevano Martin Luther King e Papa Giovanni XXIII. Basta così poco per vincere.


Bambini sfruttati, violentati e picchiati. Costretti a fare l'elemosina e a consegnare i

soldi, pena le botte, ai loro aguzzini, nella maggior parte dei casi parenti o genitori. Di storie tristi e angosciose che hanno come protagonisti i bambini se ne sentono tante, troppe. E' in crescita purtroppo anche il fenomeno degli abusi sessuali sui minori compiuti spesso da persone di loro conoscenza, nella maggior parte dei casi familiari.

"Le violenze avvengono sopratutto dentro casa e non riguardano solo le famiglie degradate ma tutte le classi sociali e tutte le categorie di professionisti" dicono gli esperti della Polizia di Stato. "Tra l'altro gli abusanti si avvicinano ai bambini gradualmente e in modo subdolo per riuscire a conquistare la loro fiducia". E in fenomeno si diffonde sempre di più anche su Internet. In alcuni casi per fortuna rari, ma raccapriccianti le violenze sono tali da arrivare perfino ad uccidere le piccole vittime.

Oltre agli uffici minori, istituiti presso le varie questure in seguito alla legge n. 66 del 96, con lo scopo di risolvere i problemi dei minorenni e delle famiglie in difficoltà, è stata costituita anche una Sezione Minori presso la Direzione centrale della polizia criminale e alcune sezioni specializzate presso le Squadre mobili delle questure. Questi uffici si occupano in particolare delle indagini sugli abusi sessuali, lo sfruttamento della prostituzione, la pornografia infantile e il turismo sessuale a danno dei più piccoli.

Bisogna inoltre sottolineare l'impegno, in costante aumento, che la polizia postale e delle comunicazioni dedica alla denuncia e all'oscuramento dei siti internet a contenuto pedo-pornografico. Utile si è rivelata la collaborazione dei navigatori che a Stop-it, il sito realizzato dall'associazione "Save the Children" in collaborazione con la Postale, a cui sono giunte dal 2002 ad oggi ben 7.770 segnalazioni.

E' possibile segnalare situazioni a rischio via Internet (www.114.it) o telefonando al 114: un operatore con una formazione specifica risponde e si attiva immediatamente nell'emergenza, ma si occupa anche di seguire gli sviluppi della situazione. Per chiamare da un telefonino è necessario comporre il numero 1.96.96, gratuito e dedicato ai bambini, oppure l’199.15.15.15 per adolescenti e adulti.

Dal 1 gennaio 2006 è operativo in tutta Italia e riceve circa 4mila chiamate al giorno. E dall’1 gennaio  al 19 settembre 2006 ha dato seguito a 1.026 interventi di emergenza. Inizialmente era attivo solo in Lombardia, Veneto e Sicilia.

QUESTA SCRITTA SCHIFOSA E' TRATTA DA UNA CHAT

ED E' STATA INVIATA ALLA POLIZIA POSTALE DA ME

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