PREISTORIA

 

50 milioni di anni fa

 

Ancora non si sa con precisione quando o come il gatto apparve sulla Terra.

Si ritiene che il suo più antico antenato, forse in comune con il cane, chiamato “Miacis” risalga a circa 50 di milioni di anni fa.

Da esso, 30 - 40 di milioni di anni fa, evolvettero l'Hoplophoneus e il Dinictis le cui differenze principali risiedevano nella mascella e nei denti. 

Infatti nel primo i denti erano lunghi come pugnali e di conseguenza la mascella era modificata per riuscire ad aprirsi enormemente. 

Nel Dinictis invece la bocca era molto muscolosa con dentatura tipica dei carnivori. Esso sviluppò inoltre una caratteristica tipica dei felini, ossia la terza palpebra detta nittitante.  

Sia l'Hoplophoneus che il Dinictis assomigliavano a grossi gatti: corte zampe, cranio tipico dei carnivori ma con cavità cranica molto piccola, inoltre erano digitigradi ovvero camminavano sulle dita.

 

25 milioni di anni fa

 

I gatti, come tali, si evolvettero alcuni milioni di anni prima del cane. Il loro diretto antenato fu sicuramente lo Smilodon detto anche gatto con i denti a sciabola, dall’aspetto più simile a quello di una tigre che a quello di un gatto. Lo Smilodon comparve circa 25 milioni di anni fa, i suoi denti erano come detto molto sviluppati mentre il suo volume cranico era ridotto facendo supporre una sua scarsa intelligenza. Le dimensioni esagerate dei denti dell’Hoplophoneans e specialmente dello Smilodon furono molto probabilmente una risposta all'evoluzione dei Titanotheres, i mammiferi giganti del primo Cenozoico, alti quasi 10 metri.

I primi gatti moderni ad apparire furono il gatto di Martelli e il gatto di Pallas'. Questi avevano una struttura uguale a quella dei nostri gatti e un cervello grande. Il primo si estinse, mentre dal secondo originò il gatto moderno. 
 

18 milioni di anni fa

 

Dal Dinictis si evolvette lo Pseudaelurus di aspetto molto simile a un gatto. Da esso, 18 milioni di anni fa originò il primo animale moderno del genere felis l'Acinonyx da cui derivano tutti i gatti e direttamente solo il ghepardo (Acinonyx jubatus) che è cambiato poco dai suoi antenati.

 

10 milioni di anni fa

Oltre dieci milioni di anni fa iniziarono ad aggirarsi per le foreste i progenitori dei nostri felini e 3 milioni di anni fa infine, comparvero i primi felini come noi li conosciamo: il leone, la tigre e il leopardo.

Tra i 900.000 e i 600.000 anni fa le foreste erano popolate dal gatto selvatico europeo (Felis silvestris) animale con un'indole riservata e selvatica che in seguito al susseguirsi delle glaciazioni si ridusse nella taglia e fu spinto nelle diverse regioni della Terra. Quando i ghiacci si ritirarono esso rimase isolato nei vari Continenti o Isole. In Africa originò il gatto del deserto e il gatto selvatico africano, in Asia divenne il gatto del deserto cinese e il gatto della giungla.

 

Da quali progenitori originerebbe il gatto domestico?

 

Poiché a differenza del gatto europeo, il gatto selvatico africano (Felis libica) accetta più facilmente la presenza umana avvicinandosi anche ai centri abitati, è possibile che sia lui il progenitore del nostro gatto domestico. Gli zoologi fanno risalire la sua origine nell'area della valle del Nilo. E' sorprendente la somiglianza che vi è tra l'aspetto del gatto selvatico africano e i caratteri delle riproduzioni degli antichi egizi notoriamente amanti dei gatti.

 

Quando è iniziato l’addomesticamento del gatto?

 

Nonostante i reperti fossili, è difficile determinare quando iniziò il processo di addomesticamento dal gatto.

Per il gatto questo processo non è stato così facile come per il cane. Il gatto manca di  impulsi cooperativi e di istinti sociali, questo ha fatto si che l’addomesticamento non sia stato proprio come viene inteso per il cane, dove ne ha cambiato profondamente i caratteri comportamentali. Il processo di addomesticamento del cane si fa risalire a circa 20.000 anni fa, mentre per il gatto tale processo non è avvenuto prima di 5.000 anni fa.  

In quel periodo le prime popolazioni, da una vita nomade passarono all'agricoltura. Si formarono le prime comunità la cui sopravvivenza era legata ai raccolti e alle riserve di cereali che attiravano roditori che a loro volta attiravano i predatori tra cui i Gatti Selvatici. 

La funzione dei gatti, come cacciatori di roditori a cui assolutamente non interessavano le granaglie come invece poteva succedere ad altri animali come il furetto, fu subito vista di buon occhio e addirittura la loro presenza fu incoraggiata.

 

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