La pescarossa, come vuole la leggenda, è il giovane amante di una dea, tramutato dalla gelosia delle Sirene nel rosso monolite orbitante e visibile sul monte di Granaglione, dagli occhi degli innamorati, una sola notte di un anno per caso. Qui, nel contorno del Parco Regionale del Corno alle Scale, Bologna, tra smaglianti foreste di faggi e querce, odorose e balsamiche pinete, la golosità pasticcera tipica degli uomini generati dalle terre di frontiera ha concepito un prelibato dolce per ricordare questa leggenda toccante e umana.
La pescarossa dolce è bella buona e gustosa.
La pescarossa fa bene a grandi e piccini. La pescarossa è il dolce della serenità.
La pescarossa è legata simbolicamente all’elemento aereo. Essa non vuole tradire la sua forma la sua forma rotonda, satellitare, mobile come l’amore. Il suo colore rosso è il colore della passione ardente. Lo zucchero che ne ricopre la pasta e l’alchermes in cui va imbevuto fanno pensare ad una passeggiata sul suolo marziano in compagnia di una bella aliena. La pescarossa è un dolce che allegorizza il motore a scoppio. Il suo sapore alchemico ed esplosivo che coniuga la estinta benzina super e la cioccolata spinterogena ci spinge con la mente ad immaginare infiniti depositi minerali difesi dall’umanità dagli attacchi di misteriosi alieni alcolici.
La pescarossa è un dolce pittorico, intensamente cromatico. Immaginate un tramonto sul Mar Rosso: onde stagnate, il rosso esplosivo del sole, la sabbia vitrea, le piramidi, un thé nel deserto ed una pescarossa in mano, moderno amletico anelo all’immortalità.

PANIFICIO F.LLI PEDRETTI SNC PONTE DELLA VENTURINA (B0) 0534 60061
DIVISIONE DOLCI DA FORNO

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