Il Rinvaso

 

Tutte le piante coltivate nelle nostre case, dai cactus ai semplici gerani, hanno la necessità di essere periodicamente rinvasati, a seconda del tipo di pianta e della specie.Il rinvaso è un momento molto importante per la crescita dei nostri "vegetali", in quanto garantisce loro una crescita più sana e sicura.
Ovviamente le piante carnivore non sono da meno, ed è quindi indispensabile anche per loro, effettuare rinvasi periodici, sostituendo la vecchia torba e utilizzando un vaso più spazioso.
Per questo in questa sezione cercherò di illustrare in maniera semplice e veloce come rinvasare al meglio e senza danni le nostre amate.

  • Scelta dei materiali
    La scelta dei materiali è importantissima per il rinvaso delle carnivore, in quanto l'utilizzo di prodotti o "arnesi" sbagliati potrebbe causare una crescita stentata o portare sino alla morte della pianta.
    Per prima cosa, si deve accuratamente selezionare la pianta da rinvasare, capirne le necessita in quanto a dimensioni e ovviamente per quanto riguarda la coltura.Il vaso nuovo,dovrà essere più grande rispetto a quello precedente, per favorire una migliore estensione dell'apparato radicale, ma è da evitare l'uso di vasi eccessivamente grandi.Il materiale del nostro nuovo contenitore può essere di diverso tipo, ma la scelta consigliata è quella del vaso di plastica, in quanto evita la formazione di muffe, funghi o altri nemici come le alghe.Il classico vaso di terracotta può essere usato invece nella coltivazione di piante particolari, come la Darlingtonia, Ibicella ed altre, per la sua alta capacità di mantenere più fresco il composto ma è importante ricordare di utilizzare preferibilmente sempre vasi di terracotta nuovi, in quanto la porosità di tali contenitori, con il passare del tempo, trattiene sali minerali e altre sostanze che potrebbero rivelarsi nocive per le piante.Il colore del nostro vaso ha ovviamente la sua importanza, ma non solo per una questione estetica, ma anche per la capacità di mantenere più fresche le radici.Infatti è risaputo che il colore nero attrae maggiormente i raggi solari e di conseguenza le temperature diventano molto alte.Al contrario un vaso bianco, o comunque di colore più chiaro, fara sì che il nostro composto rimanga più fresco.
    altro componente fondamentale è la Torba Acida Di Sfagno, sulla quale si potrebbero scrivere pagine e pagine.In commercio vengono offerte decine e decine di marche diverse di torba, con difetti e qualità differenti.I valori espressi sulla confezione ci danno un idea della qualità della torba, ed in base a questo, sapremo quale è più idonea al nostro uso.Prima regola fondamentale è acquistare solo Torba di sfagno (o torba bionda di sfagno) senza aggiunta di concimi ammendanti o altre cose "strane".La percentuale di azoto deve essere il più bassa possibile, attorno allo 0,2%, mentre, cosa più importante, l'acidità dovrà essere compreda tra un valore di 3,5 e 5,5 PH, considerando migliori quelle con valore più basso.
    Detto questo, sarà necessario fornirsi un materiale drenante, ovvero un materiale che possa garantire un subtrato più leggero e meno compatto.Per questo scopo, sarà possibile acquistare della Perlite, sostanza di origine minerale molto leggera ed inerte.E' possibile acquistare perlitein consorzi agrari o edili, e si presenta anche sotto altri vari nomi (marche) come Superlite, Agriperlite etc.Nel caso tale materiale fosse introvabile, allora potremo ricorrere all'uso di ghiaino di quarzo inerte, acquistabile presso tutti i negozi per Acquari.
    Infine ultima e non meno importante, l'acqua, che come già visto, dovrà essere demineralizzata, o piovana, o da osmosi inversa (negozi di Acquari).
  • Il composto
    Il composto da utilizzare per il rinvaso sarà preparato in un contenitore capiente e ben pulito, come ad esempio un secchio o una baccinella.Verseremo all'interno di questo contenitore una quantita pari al 50%di perlite e 50% di Torba di sfagno, ovvero una parte di uno e una parte dell'altro.Queste "dosi" sono quelle generiche consigliate per la maggior parte delle piante carnivore, anche se si consiglia di consultare le schede di coltivazione per avere quantità e dosi più precise.Il tutto verrà poi bagnato e lavorato con le mani, in modo da ottenere un impasto uniforme.
    Per alcune specie, come Sarraceniacee, è consigliata l'aggiunta del 10% di Vermiculite, altro materiale acquistabile in consorzi Agrari (per info sulla Vermiculite visita il sito "Sarrazin's" che trovi nella sezione link).
  • Il rinvaso
    Ora che il nostro composto è pronto, è necessario liberare la pianta dal vecchio contenitore.Per fare questo, le manovre da effettuare per evitare danni alle radici sono molto semplici; basta prendere la base della pianta tra l'anulare e il medio con la mano ben aperta, e capovolgendo il vaso, dare alcuni colpetti ben assestati sul fondo del vaso cercando di far scivolare il pane di terra, tirando con la mano libera il vaso.L'operazione sembra complessa, ma dall'immagine si può capire quanto in realtà sia semplice.
    Una volta liberata la nostra pianta assieme al pane di terra, adagieremo quest'ultimo nel nostro nuovo vaso, nel quale avremo sistemato una base di nuovo composto i modo tale da far si che la base della pianta is trovi al livello del bordo del vaso, o al massimo leggermente sotto (mai al di sopra)
    In seguito basterà semplicemente far scivolare il rimanente composto ai lati del pane di terrà, in modo da riempire il nostro vaso fino alla sommità.
    Ci basterà poi aggiungere un poco di acqua per garantire la giusta idratazione del substrato.In alcuni casi, la presenza di aria nel composto, causa con le prime innaffiature un abbassamento di quest'ultimo.Basterà perciò aggiungere in superficie la quantità di terra necessaria.
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    Ora la nostra pianta è pronta per ripartire con l'arrivo della primavera imminente e.........speriamo in ottime battute di "caccia"

    Buona coltivazione e buoni rinvasi

     

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