Poesie Per La Mamma

 

La parola "MADRE" è nascosta nel cuore

e sale alle labbra nei momenti di dolore e di felicità,

come il profumo sale dal cuore della rosa e si mescola all'aria chiara.

Kahlil Gibram

 

Mamma


Quando all'alba vedo nascere il sole
penso a te mamma che mi hai donato la luce
Quando il sole mi brucia la pelle
penso a te per il calore che mi hai donato.
Quando guardo un fiore e sfioro i suoi petali
penso a te per il profumo di vita che mi donasti.
Quando guardo la luna piena
penso a te mamma per le dolci carezze che mi hai dato.
Quando guardo un albero
penso a te per la forza che mi hai donato.
Qualsiasi cosa guardi...
il sorriso di un bambino
una rondine in volo
un prato fiorito
la verde acqua del mare
un arcobaleno
una stella nel cielo
penso a te mamma per offrirti tutto ciò che vedo
quello che ho lo devo a te mamma...
Fa si che io possa offrirti la vita
quella che tu mi donasti con tanto amore...
Fa sì che il sole non tramonti mai
per vedere negli altri la tua immagine d'amore.

Marco  Spyry '91

Non importa con quali abiti e con quali colori le porgi una rosa,

ogni mamma vorrebbe vedere impresso il segno dell'amore

che ha seminato in quella vita donata alla terra,

vorrebbe spiare nel cuore per vedere

se ancora vi sono impressi i segni delle carezze donate,

 delle sofferenze patite

ma sopratutto se ha germogliato

l'amore seminato nell'animo

se vi sono ancora i segni delle sue braccia...

AUGURI MAMMAor

 

        Marco Spyry  8 maggio 2010

 

 

Grazie Mamma


Grazie mamma
perché mi hai dato
la tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
Grazie mamma.

Judith Bond

 

 

Le Mani della Madre


Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.


Rainer Maria Rilke

 

Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti si', che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si riaccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar senz'ali.

Dante Alighieri


Supplica a Mia Madre

E' difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame
d'amore, dell'amore di corpi senza anima.
Perché l'anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l'infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l'unico modo per sentire la vita,
l'unica tinta, l'unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…

Pier Paolo Pasolini

Mamma


Ogni tanto Dio,
nella sua generosità,
fa scendere sulla terra
un angelo.

E tante volte noi,
nella nostra confusione,
non lo riconosciamo -
questo essere magnifico.
Che ci guida e ci aiuta
a vedere le cose che sono
veramente importanti.

Pero tu, cara mamma,
sei stata scoperta.
Tu lo sei davvero un angelo.
Non è per caso
che anche il tuo nome sia...
Angela.

Tu sei qui per insegnarci
il vero significato dell'amore.
Con la tua disposizione
di sempre mettere i bisogni
di quelli che tu ami davanti alle tue,
ti sacrifichi incessante
per vederci felici.
E ti accontenti con troppo poco
in ricambio.

Non esistono parole abbastanza belle
per dedicarle a te.
Ma queste sono sinceri,
e vengono dal cuore.

Tu sei più che mamma -
tu sei amica,
tu sei inspirazione,
tu sei l'angelo beato
che Dio ci ha mandato.

E cosi vogliamo dirti
semplicemente
che ti vogliamo bene.

Forse non quanto lo meriti,
ma tanto di più che lo pensi.

E ci auguriamo che Dio,
nella Sua bontà,
ti fa rimanere tra di noi
per ancora tanto tempo.

Carmen Colombo
Sept 1994

A Mia Madre

Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant'anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch'io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d'Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei...
dal sacrificio mio ringiovanita!

De Amicis


Che Cos'è Una Mamma

Rititì lo vuoi saper tu
Che cosa è una mamma?
Nessuno, nessuno dei bimbi lo sa.
Un bimbo nasce e …va.

Lo sanno, ma forse, ma tardi
quelli che non l’hanno più.
Rititì che pensi e mi guardi,
Rititì lo vuoi saper tu?

Una mamma è come un albero grande
che tutti i suoi frutti ti da:
per quanti gliene domandi
sempre uno ne troverà.
Ti da il frutto, il fiore, la foglia,
per te di tutto si spoglia,
anche i rami si taglierà.
Una mamma è come un albero grande

Una mamma è come una sorgente.
Più ne toglie acqua e più ne getta.
Nel suo fondo non vedi belletta:
sempre fresca, sempre lucente,
nell’ombra e nel sol è corrente.
Non sgorga che per dissetarti,
se arrivi ride, piange se parti.
Una mamma è come una sorgente.

Una mamma è come il mare.
Non c’è tesori che non nasconda,
continuamente con l’onda ti culla
e ti viene a baciare.
Con la ferita più profonda
non potrai farlo sanguinare,
subito ritorna ad azzurreggiare.
Una mamma è come il mare.

Una mamma è questo mistero:
tutto comprende tutto perdona,
tutto soffre, tutto dona,
non coglie fiore per la sua corona.
Puoi passare da lei come straniero,
puoi farle male in tutta la persona.
Ti dirà: "Buon cammino bel cavaliero!"
Una mamma è questo mistero.

 

Francesco Pastonchi

 La Madre


E il cuore quando d'un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d'ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m'avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d'avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.

 

Giuseppe Ungaretti *1929*
 

“… Tu sei di tua madre lo specchio,
ed ella in te rivive
il dolce aprile del fior
dei suoi anni…”

William Shakespeare

“… Don… don e mi dicono Dormi!
Mi cantano Dormi! Sussurrano
Dormi! Bisbigliano Dormi!
Là, voci di tenebra azzurra…
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch’io torni com’era…
sentivo mia madre… poi nulla
sul far della sera”

Giovanni Pascoli


“… Come non è che sera,
madre, d 'un solo dì ?
Me la miravo accanto
esile sì, ma bella:
pallida sì, ma tanto
giovane! una sorella!
bionda così com'era
quando da noi partì.”

Giovanni Pascoli

Lettera Alla Madre

"Mater dolcissima, ora scendono le nebbie, il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve; non sono triste nel Nord:
non sono in pace con me, ma non aspetto perdono da nessuno,
molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d'amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo:
" Finalmente, dirai, due parole di quel ragazzo che fuggì di notte
con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.- "
Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti che portavano mandorle
e arance, alla foce dell'Imera, il fiume pieno di gazze, di sale, d'eucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, ell'ironia che hai messo sul mio labbro,
mite come la tua. Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te, per tutti quelli che come te
aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante,
su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde?
O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima Mater".

Salvatore Quasimodo


Ora Nel Vento

Nell’oceano
Dei tuoi desideri repressi
Navigava il tuo credo di madre
Per istinto felina e protettiva .
“Donna partorirai con gran dolore “
e lo sapevi quando , per vocazione ,
sentivi dentro al tuo ventre
i palpiti e gli spasimi
e tu stringevi i denti
senza un lamento piena d’emozione .
Poi ad uno ad uno , col passar degli anni,
ti lasciarono sola per andare
in una terra dove il pane è duro
a fare i vu’ cumprà o gli accattoni
ma tu non lo sapevi .
Nell’ultimo sospiro li chiamasti
Come un appello antico , una preghiera ,
e in quel momento
non tutti li vedesti al capezzale .
ora madre senza confini , senza più desideri
tu certamente ascolti
echi dei vu’ cumprà , di quei tuoi figli ,
nel vento , nell’azzurro , nella pace
dei tuoi incomunicabili silenzi…

Luciano Somma

Mamma Parola D’Amore

Mamma, il tempo chiede asilo
allo stupore delle tue pupille
e l’alfabeto attinge
alla ricchezza dei tuoi vezzeggiativi.

Mamma, tu detieni le chiavi
del sole inesauribile,
anche quando, nuvole di pianto solcano il tuo viso
e la casa sprofonda in una nebbia di silenzio.

Mamma, mi donasti un’ infanzia
di pane fragrante, di acqua di fonte,
di uve passite al sole del sud.
Serbo ancora, intatta, l’innocenza
che in giorni lontani plasmasti con le tue mani
avvezze a scalare montagne di fatica.

Mani abili a cucire cieli
per i nostri aquiloni di fanciulle,
per i nostri saltelli alla campana,
nei meriggi assolati, di controra.

Mamma, riaffiora dal video dei ricordi,
il profumo di mirto dei tuoi bucati,
quel candore di percalle e di vigogna
di cui il mio Dash ultrabianco si vergogna.

Tu sai di ninne-nanne e di carezze
di inverni col braciere e di certezze,
di camiciole di tiepida flanella
per rendermi l’infanzia ancor più bella.

Mamma, sei quell’albero frondoso
che agli affanni della vita dà riposo,
e nulla chiede, nulla per sé spera,
solo un sorriso, solo una preghiera.

Mamma, parola d’amore,
sia se detta dal labbro di un bimbo,
sia se detta da un vecchio che muore.

Quale meravigliosa alchimia il cuore infiamma
ogni volta che un figlio chiama, MAMMA.

Anna Marinelli


Regalarti

Regalarti un sorriso,
il mio scopo più vivo.
Regalarti un’emozione,
la mia gioia più profonda.
Regalarti un sogno,
il mio più grande sogno.
Regalarti il mondo,
sarebbe sempre il fondo,
per te, mamma,
che hai regalato a me la vita.

Daniela Adamo

Mia Madre

Mia madre,
con le sue larghe spalle
e il sorriso di sempre.
Mia madre,
cui la vita ha regalato solo
il poter vivere da sola.
Mia madre,
dolce, fragile,
forte, immensa.
Mia madre,
con il suo solo modo
di essere madre.

Daniela Adamo


Filastrocca

Mia dolce mamma
Amore immenso
Meraviglioso
Magnifico
Aspettami sempre col sorriso.

R. Paciotti

O madre, nei purpurei raggi del tuo volto
io guardo i tuoi occhi misericordiosi.

O madre, la tua parola, distruggendo la morte,
si alza silenziosa nell' immenso cielo.

Sulla terra tutti ti riveriscono,

tutti ti onorano nelle fatiche della vita.
Fiduciosi mettiamo il corpo, l' anima, tutto

Nell' incensiere dell' adorazione.

O madre, nei purpurei raggi del tuo volto,
io guardo i tuoi occhi misericordiosi.

Nel tuo vassoio d' oro oggi verserò lacrime di dolore.
O madre, ti cingerò il collo di una collana di perle.

Poco importa se i miei capelli diventano grigi,

sono sempre giovane e vecchio.
Come il più giovane e il più vecchio di questo villaggio.

Alcuni hanno negli occhi sorrisi semplici e dolci,
alcuni un furbesco ammiccare.

Alcuni piangono alla luce del giorno,
altri piangono in segreto nel buio.

Hanno tutti bisogno di me
e non ho tempo di rimuginare sull' eternità.

Ho la stessa età di ciascuno, e cosa importa
Se i miei capelli diventano grigi.
 

Anonima

 

Nella grande savana,
ogni mamma africana
culla il suo bimbo dagli occhi neri,
e sono dolci i suoi pensieri.
Nell'Oriente lontano,
ogni mamma tiene il suo bimbo per mano:

lo guarda e sorride felice
ascoltando quello che le dice.
Se penso a quello che tu fai con me, mamma, che differenza c'è?
E lo sai che cosa ho capito?
Una cosa bella che adesso ti dico:
qualunque sia il suo colore,
ogni mamma tiene il suo bimbo nel cuore.

 

Autore Sconosciuto

 

 

O mamma mia istimara

ite ses tue pro me:

un anghelu, una fada

ses sempre indaffarada

non pensas mai pro te!

In tottu s'universu

quadratu o tundu

se mi mancas tue

est sa fine de su mundu.

 

**Poesia anonima in dialetto Sardo**

 

 

 

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