Il pensiero del traditore

Come prima cosa concedetemi di evitare l'ipocrisia piuttosto consueta su questo (e altri) NG di fingere che questa non sia una storia reale.

A volte mi sono mio malgrado assoggettato a questa strana tendenza ma adesso il mio umore non mi permette di fare discorsi ipotetici
(immaginiamo che ad uno capiti di...) o basati su personaggi fittizi
(tizio scopre che ...).
Questa storia e' la mia storia.
Si puo' iniziare col dire che sono un gran-cornuto. Mi dispiace che con questo esordio vi tolgo subito ogni suspence ma vi potra' comunque restare la soddisfazione di cercare di scoprire il nome del colpevole
(o sono sempre io?).

Si parla di corna dunque.
L'argomento delle corna al cinema, in tv, sui rotocalchi e anche nelle chiacchere tra amici e' sempre assocciato ad una grande ilarita'.
Dio se fanno ridere le corna! Quelle degli altri soprattutto.
Io pero' vorrei fare un discorso serio e tentare di essere in topic parlando in dettaglio di quello che potremmo definire il "pensiero del traditore".
Cosa pensa la persona traditrice? Ammesso che pensi.

E' anche lei calata in quell'atmosfera ilare di cui dicevamo prima?
Oppure si auto-assolve pensando che e' stata colpa della passione?
Della furia del momento? O magari che non e' colpa di nessuno se e' capitato (!) perche' le storie d'amore possono anche finire.

Si le storie d'amore possono anche finire ma quelle fatte di un amore sincero non possono finire con le corna.
Ed e' assurdo pensare di giustificarsi con la passione. Perche' puo' anche capitare che per un istante (si parla di pochi secondi) si perda il controllo vittime di un forte stimolo piu' sessuale che romantico.
Ma per TRADIRE nel significato piu' squallidamente materiale del termine non sono MAI sufficienti pochi secondi.
Bisogna incontrare la persona, salire in macchina, raggiungere l'alcova. E anche se si decide di giocare in casa vi sono mille preparativi da fare.
No la tesi del raptus e' priva di senso. Chi tradisce lo fa sempre scientamente, premeditatamente. Senza alcuna attenuante.
Anche il discorso dell'amore che finisce difatti e' evidentemente pretestuoso. E' ovvio che l'amore puo' finire. Ma il RISPETTO per la persona che almeno un tempo hai amato (SE davvero l'hai amata, ed e' questo il punto) ti dovrebbe portare sempre a regolarizzare la tua posizione prima di inziare una nuova storia.
Ami un'altra persona. BENISSIMO (esagero) prima me lo dici civilmente, poi ti fai sbattere dal mondo intero.
Una persona che ti dice mille volte :"Parliamone" "Per me la sincerita' e' fondamentale in un rapporto" "Se smettessi di amarti te lo direi subito" e poi si fa beccare a letto con un suo ex. Arrivando anche a farti richiamare da lui per farti sapere che non vuole piu' "essere disturbata", secondo voi che persona e'? Di tipo "bravo" o "cattivo"?
Perche' a mio avviso, al di la di quello che apparira' evidentemente a tutti come uno sfogo personale, c'e' anche una reale concusione a cui sono giunto.
Che chi tradisce, per tutto quanto appena detto, dimostra in realta' di non avere MAI amato la persona che ha tradito. Ed e' questo il vero e piu' grande tradimento. L'aver RUBATO la tua intimita' per mesi, averti dato l'illusione di amarti, quando in realta'questo sentimento era SEMPRE falso.
Una storia d'amore non finisce con un tradimento. Un tradimento dimostra solo che non era mai esistita una storia d'amore o al massimo che era esistita solo la storia di un lungo tradimento, inziato gia' cone le sue prime parole: "io ti amo".
Ed e' questo il vero, autentico dolore piu' grande. Quello che potrebbe davvero portare a sentire il bisogno di uccidere o uccidersi.
Lo scoprire che la storia d'amore a cui avevi sempre creduto in realta' non era mia esistita...

Un augurio di malattie invasive a tutti i traditori

Paolo B.