Il gruppo "CALEIDOSCOPPIO" sta preparando uno spettacolo per il mese di Agosto!!!!!!


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"Perchè Caleidoscoppio? La nostra storia
Come un caleidoscopio, strumento che fa accrescere la fantasia, il nostro corso di animazione teatrale aiuta a osservare il mondo con occhi nuovi.
Il caleidoscopio, però, strumento infantile e un poco demodè, nelle mani giuste può trasformarsi in una bomba e scoppiare; da strumento neutro può divenire strumento di offesa e bisogna saperlo manovrare con cura.
Insomma il tenero caleidoscopio, dove si formano bellissime immagini fantasiose con un semplice effetto visuale di specchi che frantumano la realtà e la offrono come un gioco casuale effimero e complicato ai nostri occhi, può divenire uno strumento catalizzante, enigmatico ed evocativo e addirittura può scoppiare e diventare un pericoloso caleidoscoppio. A noi artisti della comunicazione o solo amanti di sperimentazione teatrale si offre una occasione molto gustosa: vivere, anche per pochi mesi, nel posto più bello al mondo (o almeno così veniamo venduti nei pacchetti turistici).
Siamo un gruppo teatrale, anche se amatoriale, che ha una gran voglia di giocare e giocare all’isola è molto stimolante.
Amiamo la comunicazione teatrale che per concetto, non è solo testo letterario e ambientazione scenografica ma è comunicazione tra due e più persone che vogliono recepire e mettersi in dialogo toccando le corde più intime e sensibili dell’esistere, cosa che può essere causata anche dalla poesia e dalla musica.
Tutti siamo stati spettatori di fatti teatrali, ma solo alcuni di noi sono stati anche interpreti in prima persona, con quella dannata scarica di adrenalina che tanto ci attanaglia ma tanto ci piace; quindi vorremo far provare, a tutti coloro che lo vorranno, un momento di protagonismo da attore e non solo la posizione ovattata dello spettatore, al quale solo si chiede di essere critico, con più o meno competenza.
La nostra proposta è di scambiare il ruolo tra attore (raccontatore) e spettatore (fruitore) nella comunicazione più o meno artistica e sperimentale che è alla base del teatro.
Questa figura ambigua e ambivalente la chiameremo dello spettattore e chiameremo il nostro modo scambievole di approcciarsi alla comunicazione teatrale: teatro nudista.
Comportandoci come se volessimo conoscere un modo di vivere naturista e in libertà anche esteriore, dovremo quindi, per prima cosa lasciare i nostri panni a casa e unirci a quella comunità speciale con la disponibilità e con il rispetto che si deve avere anche nelle piccole cose, nelle banalità quotidiane, per non temere critiche e per non criticare noi per primi: solo così sperimenteremo sulla nostra pelle quella emozione tipica degli attori, ma da spettatori chiederemo a chi vuol partecipare l’impegno e la disponibilità di chi,con la stessa modestia o la stessa boria, nudo tra nudi, recita, interpreta e gioca assieme a giocatori che provano le medesime prerogative ed emozioni.
Siamo un teatro instabile dove una buona parte di noi è già in età adulta. Tutti abbiamo una gran voglia di fare, quasi da grande teatro; allo stesso tempo ci sentiamo negati, fuori posto e con tante fobie nel nostro carnet.
Alcuni di noi saranno di supporto, per quanto lo potranno essere, agli altri nella scambievolezza dei ruoli (regista, attore,esperto per gli studi e per le esperienze accumulate nella vita di relazione.
Gli scambi saranno ricercati e trovati in tensioni e forze emulative sempre vitali.
REPERTORIO