I Misteri di ObyWan:
Arthur, il Re che è stato e che sarà...




Arthur, dalla
Cattedrale di Llandaff
in Galles

Raffaello Fiorini
mailto:ObyWan3@hotmail.com
27/03/04





--->NEI PROSSIMI MESI arriveranno,
sugli schermi cinematografici, una "valanga" di films di genere Storico-Antico. In particolare rivedremo il Kolossal, a partire da TROJ e ALEXANDROS, continuando per L'ULTIMA LEGIONE e arrivando a KING ARTHUR: insomma una stagione davvero ghiotta per il Cinema PEPLUM redivivo...
Valeva quindi la pena che il "vecchio" ObyWan raccontasse una storia che potrebbe definirsi introduttiva:



[PREMESSA]

...Si tratta, più che altro, di un aggiornamento al Capitolo N.6 dedicato ad EXCALIBUR: nuove scoperte sono state fatte nel corso degli ultimi anni.
A seguire Vi racconto quella che, secondo le deduzioni di ObyWan, potrebbe essere stata la vera Saga di Arthur, Re dei Britanni.
I Nomi dei Luoghi e dei Protagonisti sono molti e, a volte, più di uno viene usato per indicare lo stesso soggetto. Questo a causa della stratificazione culturale che, dai Romani in Poi vi fu nelle terre dell'odierno Regno Unito.
Anche attraverso la mia sintesi, comunque, appare evidente che quella dell'Antica Britannia è una Storia ancora tutta da "Esplorare"...


[1)...La Spada del Destino...]
...E' necessario ricordare, prima di continuare, che per i Celti, quindi i Galli, GALATI e i Britanni, la figura del Re, Monarca o Imperatore che dir si voglia, era ben lontana da ciò che intendiamo noi oggi.
Già con NERONE l'essere monarca era diventato essere un semidio: una nefasta "moda" proveniente dalle contrade d'Oriente che, dopo aver contaminato la Grecia fin dall'epoca di ALESSANDRO MAGNO, avrebbe finito per minare, un po' alla volta i sobri e, nonostante tutto, democratici costumi della Roma Repubblicana e, al tempo stesso Imperiale: lo stesso OTTAVIANO AUGUSTO amava dire "A Roma nessuno e Re!".
Ebbene I Celti, tutto sommato, la pensavano quasi allo stesso modo: il Re per loro era all'incirca quello che per i SIOUX era TORO SEDUTO...cioè, Il Grande Saggio, l'Uomo Medicina, colui che presiedeva il consiglio degli Anziani, insomma: La Guida.
I suoi consanguinei non erano necessariamente suoi successori, anche se noti e rispettati...in parole povere: niente Aristocrazia, si lavorava tutti per campare!..Nei campi (i Celti erano tra i più sofisticati contadini dell'Antichità, la Birra è opera loro! N.d.A.) e nelle Arti Metallurgiche e, di tanto in tanto, a "menar le mani"...
Orbene, correva l'anno 54a.C. e Gaio Giulio CESARE meditava nella sua tenda da campo presso PORTUS ITIUS, l'odierna BOULOGNE. Il primo tentativo di sbarco in Britannia da parte dei romani era stato un disastro: parte della flotta era andata perduta nelle secche lungo le scogliere di DOVER, il Re Gallo COMMIUS, che avrebbe dovuto informarli, aveva fatto il doppiogioco e lo aveva tradito e, per finire, i Britanni sapevano combattere dannatamente bene. Nel Mare come squali, per terra con micidiali carri da guerra uncinati...come gli antichi Padri, progenitori di Roma, usavano fare sotto le mura di TROIA contro gli ACHEI...
"...I primi abitanti della Britannia furono i BRITUNI, dal nome di BRUTO. Bruto era figlio di HESSITO, Hessito di ALANUS. Alanus era figlio di REA SILVIA, figlia di NUMA POMPILIO, figlio di ASCANIO. Ascanio era il figlio di ENEA...figlio di ANCHISE, figlio di TROJLO, figlio di DARDANO, figlio di ELISHAH, figlio di JAVAN, figlio di JAPHETH...
Grande CESARE! Forse la tua gente ignora che i nostri due popoli sono figli dell'unico padre ENEA!..."
Esclamò serioso ANDROGEUS, spalleggiato dal fratello TENEUFAN. Cesare se li studiò per qualche istante. Rilassato sul suo scranno, occhi socchiusi, aveva accolto i due Prìncipi Britanni per farsi esporre la loro alleanza. Il loro ZIO, CASIVELLAUNO, li aveva estromessi dal trono di TRINOVANTUM (Nuova TROIA , N.d.A.), la città che venne ribattezzata LONDINIUM e chiedevano aiuto ai Romani per riprendersi il Regno. CESARE, cui ancora scottava la BEFFA dell'anno precedente, governava su di una GALLIA relativamente tranquilla, la rivolta di VERCINGETORIGE ci sarebbe stata solo due anni dopo. Il Miraggio della Gloria, dell'Oro e dell'Argento di cui l'Isola era esportatrice spinsero il Console a ritentare l'impresa...
Questa volta le legioni giunsero, attraverso il TAMIGI, fino alle mura della Città e qui ci fù battaglia. Si dice che la Spada di Cesare, ricavata dal metallo di un meteorite, si chiamasse MORS CROCCA, in quanto facesse morire anche da ferite poco profonde...e ne fece le spese un Capitano di Casivellauno, NENNIUS. Il Nennius si trovò a duellare a cavallo contro Cesare. Nella furia dello scontro i due contendenti furono divisi dalla mischia urlante, ma non prima che Cesare, con un fendente, andasse ad incastrare la sua spada nello scudo dell'avversario. Nennius portò via la spada come un trofeo, ma le ferite che ne aveva ricevuto lo uccisero in pochi giorni. La spada invece divenne tesoro della sua famiglia...(si trattava dell'EXCALIBUR?)
La spada era di modello lungo perchè, appunto, di cavalleria al contrario del corto GLADIO, in uso dalla FANTERIA.
Per problemi logistici, rifornimenti di vario genere, i Romani dovettero ripiegare in Gallia e i due nipoti rinnegati del Re Casivellauno seguirono, poi, Cesare a Roma ove fu concesso loro di stabilirsi. Fondarono, in pratica il quartiere (dal latino "Insula") Britannico, che sopravvisse fino alla caduta dell'Impero, nel Luogo dove ora sorgono le Basiliche di Santa PUDENZIANA e Santa PRASSEDE, tra l'altro, Sante di britanniche origini.
Soltanto un secolo dopo, l'Imperatore CLAUDIO, con una lunga guerra, riuscì ad unificare gran parte dei Popoli di Britannia sotto lo scettro di Roma.


[2)...Il Santo Graal...]

Il MedioEvo è il tempo delle RELIQUIE SACRE, Simboli, Resti e Tracce del passaggio del Cristo su questa Terra. A volte clamorose contraffazioni o falsi...probabilmente anche celebri. In realtà, più che testimonianze di fede, spesso si è trattato di "Bandiere" per catalizzare l'attenzione di popoli e nobilitare imprese guerresche, che di nobile avevano solo il nome. Ma, quella del Santo Graal è una storia leggermente diversa. E'noto per essere il nome di un calice che coservava il sangue del Cristo e capace di poteri taumaturgici, risananti. In tarda epoca medioevale si diceva che il nome contratto: SANGRE REAL volesse indicare il Sangue Reale del Cristo che, secondo una discutibile ipotesi, scorreva nelle stesse famiglie reali europee. Una leggenda nata più o meno all'epoca dell'Imperatrice ELENA (La SANTA N.d.A.), madre di COSTANTINO, che raccolse in PALESTINA la CROCE sulla quale morì GESU' per portarla, pare, fino in Britannia, sua terra Natale...
Il Calice o la Coppa, però era già stata portata in Britannia molto tempo prima e insieme alla LANCIA di LONGINO (che aveva trafitto il costato di Gesù, N.d.A.) avrebbe dovuto ornare le corti di molti Re per tutti Secoli Bui...
La celebre Arpa Celtica, divenuta in seguito simbolo stesso dell'Irlanda, pare fosse un antica eredità del Regno d'Israele (l'Arpa di DAVID,il Re Pastore), messa in salvo tra i Celti dal profeta GEREMIA, ai tempi dell'invasione di NABUCCODONOSOR...
Ma non voglio dilungarmi sulla storia delle Reliquie: fin troppi romanzi sono stati scritti a riguardo, ma vale la pena ricordare che, in ogni caso, in Britannia il CRISTIANESIMO si sviluppò prima che altrove. Lo Stesso S.PAOLO (di Tarso) prima e S.AGOSTINO (Vescovo di Ippona) poi, dovettero riconoscere che nell'Isola esisteva già una CHIESA quando i primi Predicatori vi giunsero da Roma. St.ILID è il nome che viene ricordato nelle Cattedrali Inglesi e, soprattutto, del GALLES come il PADRE Fondatore della CHIESA CRISTIANA britannica.
Si è sempre pensato che questo St.ILID fosse GIUSEPPE D'ARIMATEA. Giuseppe era membro del Sinedrio di Gerusalemme ai tempi di Gesù. Non partecipò alla Sua condanna, anzi ne era segretamente discepolo. Fu l'unico che potè chiedere a PILATO il Corpo del Cristo e, aiutato dall'amico NICODEMO, ne depose il corpo nella tomba che aveva preparato per se stesso sul Monte CALVARIO.
La STELE di St.ILID,
dalla Chiesa di Liwell
in Galles.
Da notare le Simbologie de
La Piramide, la Croce e
il Bastone Patriarcale.Alcune iscrizioni rinvenute su STELE e CIPPI funerari celtici del GALLES narrano, perlappunto, di un uomo (St.Ilid) che da una terra d'Oriente, a bordo di una nave e portando una croce, giunse in Britannia. E Qui fu accolto pacificamente da un Re del Galles, non ancora ben identificato.
Va ricordato che le persecuzioni ai Cristiani, operate nelle diverse regioni dell'Impero Romano, in Britannia non furono mai applicate...per trovare Martiri Cristiani nell'Isola bisogna cominciare a cercarli all'epoca dell'Invasione Sassone.
Una delle motivazioni che portarono spesso i Re Britanni a farsi paladini dell'Impero era, per'altro, l'essere (o il credere di essere) difensori della "VERA FEDE" in contrapposizione all'ERESIA di ARIO (che negava la Natura DIVINA di GESU' N.d.A.) della quale erano seguaci invece i mercenari GOTI, che erano l'asse portante delle Legioni dell'Impero Romano d'Oriente.
Il Santo Graal prima di assumere le sembianze note alla Mitologia Arthuriana, probabilmente, rappresentava un Simbolo di Orgoglio...l'Orgoglio dei Britanni nell'aver accolto, prima dei Romani, il messaggio di Gesù...



[3)...La Saga degli Arthur...]

Già dal IV° Secolo la situazione dell'Isola si era molto evoluta, con il vuoto di potere esercitato da Roma. I locali e paradossalmente anche quei pochi romani rimasti in Britannia, dove alcuni si erano perfino accasati, e altri avevano iniziato molteplici attività commerciali, marittime, imprenditoriali, erano diventati partigiani di quell'indipendenza reclamata dai Pitti, dagli Scoti, dagli Angli e dai nuovi arrivati dal Baltico o dalla Sassonia. C'erano le solite dispute territoriali fra le varie etnie, ma lo spirito di tutti in questo periodo era quello di non avere più nulla a che fare con Roma, con l'Impero Romano, e con gli Imperatori romani d'Oriente o d'Occidente. (Qualcosa del genere accadrà nel XVIII sec. in America, quando i colonizzatori chiusero la porta ai propri cugini inglesi).
Costantinopoli era lontanissima per i britanni, ma anche l'isola era lontanissima per Teodosio. Sembra che così ragionasse la popolazione in Britannia e anche un ambizioso romano. Era il governatore. Un'improvvisa ambizione e una sua decisione sembrano sconcertanti. Salvo pensare a un altro responsabile del suo operato. O si era messo nei guai da solo, o TEODOSIO ce lo aveva messo. Oppure davvero, come narra una leggenda celtica, c'entra l'amore per una strega alla quale venne promesso di diventare imperatrice...
Ma andiamo ai fatti. MAGNO MASSIMO, forse una lontana Parentela con COSTANTINO il GRANDE,I TETRARCHI, VENEZIA:
I quattro  Imperatori
che governarono da
DIOCLEZIANO a TEODOSIO proveniva dalla Spagna Dalla città di Segovia. Qui aveva conosciuto proprio TEODOSIO (proprio nativo di quella città) e vi era ritornato quando vi si autoconfinò dopo una tragedia paterna causata dal sedicenne imperatore Graziano.
Magno Massimo partito per la Britannia come soldato, sull'isola pur distinguendosi e avanzando di carriera non aveva un carattere d'arrivista, faceva semplicemente il suo dovere di soldato, fedele a Roma; che era una capitale lontana, quasi dimenticata, e del resto anche per Roma l'isola aveva poca importanza strategica ed era, come era sempre accaduto nel corso di tre secoli, di nessuna importanza economica, anzi per distaccarvi militari e funzionari, per Roma era abbastanza alto l'onere per la casse statali.
Insomma in Britannia la vita scorreva nel modo migliore, meglio di qualsiasi provincia. Di certo al riparo da orde e migrazioni bibliche, anche se di queste in minore quantità non sono assenti nelle sue coste.
Dopo una piccola scaramuccia, in una delle tante contese tra le popolazioni locali, l'esercito proclamò imperatore MAGNO MASSIMO. Lui si scherniva, non voleva neppure accettare, non voleva né cercava grattacapi. Nulla da fare, forse l'ordine era partito da molto lontano, forse da Costantinopoli. O Forse, come dice una leggenda irlandese, fu l'amore per una strega a spingerlo a quell'avventura...
Tutti i soldati all'improvviso volevano marciare verso Parigi (LUTETIA), deporre definitivamente GRAZIANO che forse non sospettava proprio di nulla, tanto che dopo aver ricevuto uno dei generali distaccati in Britannia, ANDRAGAZIO, quando lo invitò alla sua mensa seguitò a chiedere notizie dell'Isola, ma quello non apriva mai bocca, scantonava sempre. E il motivo c'era.
Anno 383, Massimo dalla Britannia all'improvviso aveva riunito e formato un esercito, aveva attraversato La Manica, era sbarcato in Gallia e stava marciando verso Parigi. Con lui, alla testa della sua Legione i suoi tre figli: ANDRAGAZIO, VICTOR ed ARTHUR di appena 13 anni. GRAZIANO preso alla sprovvista, abbandonò la capitale e i suoi soldati e riparò a Lione ("Lyonesse" è un'atra terra della mitologia Arturiana, come Avalon N.d.A.).
La fuga da Parigi, ma soprattutto la notizia dell'abbandono dell'esercito provocarono sul territorio anche lionese la caccia al fuggiasco; fu intercettato, catturato e consegnato a Massimo Magno, che ebbe così tutte le sue ragioni, con l'appoggio dei militari traditi per mandarlo sul patibolo con la infame condanna del "tradimento".
Nel giro di un decennio, Massimo riassestò l'impero d'Occidente ripristinando anche l'ortodossia Crisiana, messa in crisi dalle legioni di mercenari Goti, seguaci dell'Eresia di ARIO, in servizio sotto Teodosio in Oriente...
Purtroppo il console britannico fu preso in un intricato gioco di potere più grande di lui. Il probabile errore fu quello di temporeggiare sulla conquista dell'Italia. Il Vescovo di Milano AMBROGIO (il Santo N.d.A.) prese le difese di VALENTINIANO II°, leggittimo successore al trono di Roma ancora bambino e chiese aiuto all'Oriente. Teodosio arruolò migliaia di mercenari Alamanni, Alani, Goti, Franchi e Sassoni e li spedì contro i Romani di Massimo, che ne furono travolti sotto le mura di AQUILEIA.
Nonostante l'appoggio in Gallia, i superstiti della legione britannica dovettero ripiegare verso casa, li guidava l'ultimo sangue della famiglia di Massimo: Arthur. Era il 398.
Per pagare dei loro servigi le truppe mercenarie, Teodosio donò loro le terre d'Oltralpe, tra cui le Gallie e la Britannia...e qui cominciò la leggenda.
Arthur venne raggiunto dai goti di ARBOGASTE, generale di Teodosio, nel Nord della Gallia, tra L'odierna Bretagna e Normandia.
Arthur, dalla
Cattedrale di Llandaff
in Galles Il Giovane figlio di Massimo con una croce di legno in una mano e una spada nell'altra incitò i suoi a vendere cara la pelle. Una cavalleria ancora forte riuscì a spezzare l'accerchiamento dei fanti goti e, seppur inferiori di numero i Britanni ne fecero strage...
In Qualche modo, alcuni territori del regno di Massimo riuscirono a restare liberi per qualche tempo e a riorganizzarsi in federazione. Arthur con i suoi legionari, però, riattraversata la Manica trovò la Britannia preda dei Sassoni. Gli anni dell'avventura di Magno Massimo sul continente avevano lasciato l'Isola senza una guida ed in costante decadenza politica ed economica. Il reggente britannico VORTIGERN, secondo le direttive dell'Impero d'Oriente, aveva aperto le porte ai Mercenari Sassoni guidati da HENGIST che cominciavano a prendere possesso di tutto il Sud-Est.
Hengist, dapprima diede in sposa sua figlia ROWENA a Vortigern, poi volle celebrare l'evento invitando ad una grande festa tutti i governatori e capi della Britannia Celtica e Romana. Quella che fu ricordata come "La NOTTE dei LUNGHI COLTELLI", da Conferenza di Pace si tramutò in strage: i Sassoni ebbero facilmente ragione dei loro ospiti ubriachi. Nel giro di un Alba l'Intera "Classe Dirigente" Britanno-Romana fu Annientata.
Tutti tranne Uno...
Arthur era giunto in GALLES giusto in tempo per scoprire che quello era l'ultimo lembo di terra ancora libero. Cominciò a riorganizzare il territorio e la difesa, incitando la sua gente a resistere. Intanto con i suoi Veterani diede il via ad una guerriglia per logorare le truppe di Hengist.
Umiliare i Sassoni, quella era la Tattica. Fino a provocarli ad una sfida in campo aperto ma dove la regìa dello scontro fosse stata tutta sua...
MONS BADONICUS. Il nome, un misto di latino e gallese, significa Monte della Disfida, si trova nella Maesteg Valley a sei miglia dal fiume SEVERN nel Galles meridionale. Il posto è ancora coperto di tumuli funerari, dimenticati dal mondo ma non dalla gente che vive nella regione e che, con timore reverenziale, ricorda che in quei luoghi Arthur, AURELIUS AMBROSIUS, detto anche "l'Ultimo dei Romani" diede una sonora lezione ai SASSONI che rinunciarono per sempre prendere il GALLES.
Nel Frattempo Vortigern che, miracolosamente era sfuggito alla "Notte dei Lunghi coltelli", era stato messo in Esilio dallo stesso Arthur che lo accusava di Tradimento.
Purtroppo dopo qualche anno di buon governo, il Mitico Re, scomparve in Mare mentre ritornava da una missione in Gallia, e Vortigern riprese il potere. Un tempo Console Romano, Vortigern era ormai solo un Pirata a capo di Rinnegati Sassoni e Celti, il suo unico scopo vendicarsi...di tutti, nessuno escluso. Preso il posto di Arthur si mise a dare la caccia ai suoi eredi.
La Moglie di Arthur, GENEWIEW (Ginevra), figlia di un Re Irlandese, fuggì a nascondersi in un bosco dove, nel verde di un territorio consacrato ai Misteri dei Monaci DRUIDI, esisteva pure un convento di Monache Cristiane. E quì partorì un bimbo...
Era "Il Convento del Bosco dei Meli", nella lingua dei Celti "AVALON".
Il bosco era sotto la tutela dei Druidi ed era un oasi dove due religioni convivevano pacificamente. Ma Vortigern, da sempre sulle tracce dei parenti di Arthur, lo scoprì.
Lui ed i suoi rinnegati assalirono il Monastero e lo distrussero. le donne che sopravvissero furono deportate a Londinium e vendute come schiave ai Sassoni
...E il figlio di Arthur?
Genewiew fece appena in tempo ad affidarlo a MYRDDYN HEMREYS, il monaco-capo dei Druidi di Avalon, che lo portò in salvo. Il monaco lo battezzò col nome del padre e con il suo: infatti Myrddyn in latino è MERLINUS.
Nell'antica lingua "Merlino" significa "Saggio Cavallino" ed era già un adolescente quando avvennero questi fatti. Myrddyn ebbe modo di prepararlo alle arti della forza, della scienza e dello spirito.
Sulle tracce della Madre perduta giunse insieme al suo Maestro a Londinium nel giorno dell'incoronazione di Vortigern a Re di Britannia, con la benedizione dei Sassoni...
Arthur-Merlino trovò il modo di farsi notare dal popolo forse salendo su di un palco o una torre, fatto sta che tutti lo sentirono urlare con una spada in pugno che lui era figlio di Arthur e che "IL Drago Rosso avrebbe divorato il Drago Bianco". Il Drago Rosso è il simbolo dell'Ordine Cavalleresco cui apparteneva il Padre. Si pensa che si tratti del nome del primo ordine di cavalleria fondato dai Romani (Cui apparteneva anche il Romeno VLAD TEPES "Dracula l'Impalatore" N.d.A.). In quell'Istante nel cielo apparve quello che dovette sembrare un drago di fuoco. Probabilmente nemmeno il ragazzo immaginava come la scienza del Druido, suo tutore, potesse aver previsto la caduta di quell'Asteroide in quel momento. Forse si trattò dello stesso sciame Meteorico del quale ATTILA e Papa LEONE MAGNO videro un altro frammento precipitare nella Valle del SIRENTE (vedi Mistero N.1 N.d.A.).
La Britannia fu sconvolta da quell'evento: molte città e villaggi scomparvero sepolte dai detriti, il cielo divenne plumbeo e le campagne inaridirono...di Vortigern non si seppe più nulla e nel Caos che seguì il Ragazzo, col suo Maestro, prese le redini della situazione. Venne identificato da quel momento col simbolo di un drago rosso e per tutti egli tornò ad essere Arthur, il PENDRAGONE: "il Re che è Stato e che Sarà", come lo ricordano le ballate brètoni...



[4)...La Peste Gialla e l'ultima Battaglia...]

Fu chiamata "La Peste Gialla" dalle cronache del tempo, pareva fosse scaturita dalla caduta di quella "Pietra del Cielo". Una nebbia sporca che copriva ed ammorbava ogni cosa: chi finiva sotto di essa moriva come fosse colpito da radiazioni atomiche. E sarebbe stato così per anni...
Il Nuovo Arthur, novello MOSE', organizzò il suo popolo per un esodo e lo condusse attraverso la Manica con una flotta. Il Nord della Gallia era ancora territorio Britannico...non per nulla oggi si chiama BRETAGNA. Qui vissero probabilmente per un ventennio gran parte delle genti di Britannia...E' forse questo il motivo per il quale anche i Francesi sentono proprio il mito di Re Arthur.
Intanto il Quinto secolo si avviava alla conclusione col suo strascico di guerre civili in tutto l'impero, umiliato e messo in ginocchio dall'avvento degli UNNI di Attila (Tranne, naturalmente, la Britannia e AZIMUNTUM, città romana della TRACIA, sul Mar Nero, dalla quale furono gli Unni ad essere umiliati N.d.A.).
La disputa tra due generali: BONIFACIO ed EZIO (Il vincitore di Attila), provocò all'Impero la perdita dell'AFRICA ad opera dei VANDALI che dopo aver imparato l"ARTE"della guerra dai Romani, nel giro di un decennio, divennero i più temibili corsari del Mediterraneo. Ci volle circa un secolo e mezzo per i Romani d'Oriente, i Bizantini, per far tornare il Mare "NOSTRUM" libero, nel 548 ad opera di BELISARIO: il generale di GIUSTINIANO che restituì l'Italia a se stessa fino alla venuta di LONGOBARDI e SARACENI nell'ottavo secolo...
Comunque al tempo di Arthur i Vandali arrivarono in IRLANDA e vi si insediarono stabilmente. Gli uomini del "Re D'AFRICA" e dal vessillo del Cinghiale (probabile che sia stato il simbolo dello stendardo di una legione romana, sotto la quale servivano da mercenari, N.d.A.), come furono ricordati in quelle contrade. il territorio era da tempo spopolato a causa dell'evento cosmico sopracitato e fu facile preda. L'IBERNIA, odierna Irlanda, era stata sede di alcuni avamposti Britanno-Romani ma non era mai stata parte dell'Impero...una convivenza "senza infamia e senza lode" (come si dice a Roma) che, con l'arrivo dei Vandali cambiò.
E cominciò la lenta invasione anche della Britannia.
I Principati dell'Isola furono sistematicamente depredati, anche Angli e Sassoni ne fecero le spese.
Il reggente in Galles, forse GAWAN (dalle cronache Gallesi "GAWAN il Saggio"...un nome che ricorda tanto quello del Crociato S.GALGANO N.d.A.), chiese aiuto ad ArthurII°, che intanto governava in Gallia del Nord. Il Regno di Britannia, oramai il solo territorio dell'odierno Galles, era retto da un concilio di cavalieri e, in nome di Arthur, Gawan lo governava (La TAVOLA ROTONDA).
Essi tentarono una sorta di ricostruzione nel dopo-catastrofe. Ma la venuta dei Vandali costrinse tutti ad un nuovo conflitto.
Lo scontro decisivo fù quello che la letteratura del Medioevo colloca sulle alture della "non-bene-identificata" CAMLAHAN, dove Arthur si sarebbe scontrato con il figlio MORDRED...Che ci sia un significato simbolico? Non ci è dato ancora saperlo.
In realtà Arthur giunse in aiuto dei suoi cavalieri, proprio nel momento in cui questi venivano assaliti.
"Non c'è amore più grande di chi muore per salvare i propri amici" Disse GESU': Arthur lasciò questo testamento nella sua ultima impresa. Ecco perchè, secondo un antico detto del GALLES, nessuno dopo di lui può arrogarsi il diritto di farsi chiamare RE...
I Ricercatori Alan WILSON e
Baram BLACKETT, sulla tomba
Probabilmente di ARTHUR*II°:
vi si legge chiaro 'ARTORIUS'ArthurII° morì sul campo di Camlahan dopo aver messo in fuga gli ultimi invasori e salvato i propri uomini. MYRDDYN HEMREYS, il Maestro, raccolse il suo corpo e, in accordo con gli altri cavalieri, lo portò in un luogo segreto.
Il figlio di ArthurII°, MAERICIUS che viveva in Gallia del Nord, era ancora troppo piccolo per prenderne il posto, così la notizia della morte del Re fu taciuta per alcuni anni ai regni confinanti. Una scelta tattica dei cavalieri di Re Arthur che diede i suoi frutti:
il Mito dell'Invincibilità, forse addirittura il mito dell'Immortalità di Arthur era nato e il Galles, nonchè la Gallia del Nord (BRETAGNA Francese), godettero una relativa tranquillità per quasi altri cinque secoli.
Per l'esattezza fino al 1091, quando i NORMANNI decisero, dopo aver soggiogato i Sassoni venticinque anni prima, di "verificare" quella che ormai era solo una leggenda...

*** *** *** ***
..."ARTHUR, il Re" è il mistero che chiude, idealmente, questo PRIMO ciclo dei "Mysteri di ObyWan". I miei temi fondamentali sono racchiusi in questi 10 Capitoli: a seguire, prossimamente, ne scriverò aggiornamenti ed approfondimenti...

Zio Raf a Venezia nel 1993 Un Caro saluto a tutti e un arrivederci a quanti ritroverò all'H.V.Santa CATERINA di SCALEA, quest'Estate del 2004...


[Aggiornamento,
Roma, Venerdì 1° Ottobre 2004]

CLIVE OWEN
nei panni di ARTORIUS,
il Legionario...Finalmente dopo mille anni di falsità, il cinema si è accorto della verità storica di Re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. Ci è voluto il talento di David Franzoni, sceneggiatore anche del "GLADIATORE", e del regista afroamericano Antoine Fuqua per sfidare i "benpensanti" Anglosassoni, che non accettano tanto facilmente di perdere un Mito che credevano aver generato loro e che, tutto poteva essere, tranne un aristocratico...
Un caro saluto da ObyWan...
..........................................to be continued?)


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