LE FIABE DELLA NOTTE RACCONTATE
A LUCI SPENTE SPESSO IMPROVVISATE

La Luna Nera
C'era una volta una città che aveva la luna sempre nera. Un viaggiatore passò di là e volle sapere, chiese, domandò, insomma s'informò. Così venne a sapere la verità. Viveva in quella città un bellissima ragazza di nome Sao, un terribile mago la volle come sposa e poichè lei non ne voleva sapere egli la rapì e la portò in un bosco incantato intricato d'alberi e buio di notte e la fece diventare una civetta.Di giorno la bella Sao tornava essere umano e veniva rinchiusa in una gabbia, di notte tornava ad essere una civetta.Ma l'incantesimo sarebbe svanito se Sao fosse riuscita a fuggire dal bosco incantato, ed allora il mago fece diventare la luna nera, in modo, che non rischiarasse la via, alla bella fanciulla dandogli la possibilità di scappare. Il viaggiatore devi sapere era un famoso inventore, pensa ad un modo per liberare Sao. Pensa e ripensa "Il fuoco" esclama infine. I saggi gli dicono che hanno già provato ma il mago ha spento il fuoco con un uragano che poi ha danneggiato le case i campi e da allora tutti hanno paura e nessuno osa più combatterlo. Allora l'inventore disse "Il fuoco dell'amore" visto che dopo aver visto il ritratto di Sao se n'era perdutamente innamorato. Allora fece accendere tanti falò tutti insieme formando un cerchio tutt'intorno alla foresta incantata. Il mago ancora l'uragano invocò ma questa volta l'incantesimo svanì perché la forza del suo amore era più forte di mille uragani. Il fuoco rischiaro il bosco incantato così la civetta fuggì e ragazza tornò e appena vide il viaggiatore subito se ne innamorò. Il mago s'infuriò i piedi pestò e ripestò. Ma il bosco incantato rischiarato dal fuoco dell'amore svanì e un vortice si aprì ed il mago inghiottì poi tutto si richiuse il bosco ritornò, incantato non era più ma incantevole sì, mille specie di fiori dai profumi più intesi e dolci, uccelli dalle piume di mille colori intrecciavano i voli. Un incantesimo piccino piccino rimaneva però... Chi passeggiava con la sua anima gemella dopo poco tempo se la sposava. La gente aveva ancora la sua luna che però ora era lucente. La città fu chiamata "Luna Lucente" e il suo bosco "Bosco degli innamorati".

Ninne nanne per un bimbo che non dorme mai

In molti di voi sanno che io e Guido abbiamo una leggera disabilità ma ho raccontanto a pochi che questo a comporato per lui e per noi lunghe notte insonni, per immaturità dei centri nervosi Guido ha iniziato a dormire tutte le notti all'età di 8 anni Allora mi inventavo ninne nanne da cantare storie brevi da raccontare, anche brevi poesie sussurrate piano mentre ascolatavamo qualche cassetta di musiche dolcissime, spesso si addormentava io gli restavo vicina nel suo lettino o sdraiata in tappeto vicino a lui e spesso mi addormetavo con lui,

Notte Rosa

Notte rosa, culla la luna,
chiudi gli occhi o mio tesoro,
notte d'argento nel scintillio dell'onda
la luna si perde in un sonno profondo
e il vento raccoglie i suoi sospiri
per farne una musica da portare oltremare
il respiro profondo si chiude in un sogno

S'addormenta il mio bimbo,
ascoltando la sua canzone
in un sonno d'incanto
lui sogna la luna
che nella notte si lascia
cullare dall'onda del mare

e la luna dorme di un sonno profondo
e stesa sul mare e il cielo blu profondo
le fa da coperta, una coperta trapuntata di stelle
che la tiene dentro un tepore e piano piano scende
lungo il sonno del mio bambino
Dormi dormi o mio tesoro
d'un sonno profondo
mentre la luna si lascia cullare
dalle onde del mare

la tua mamma Daniela

 

Ombre e lupi
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