Eppure

Eppure

Eppure, in un angolo della mia mente

c'è qualcosa che mi dice che pian piano,

scivola silenziosa una lacrima ancora.

Muta, intensa, stanca

La mano appoggiata sulla fronte

sussulta con il cuore,

Mi chiedo, che colore avranno queste

lacrime e quale sapore

Poi me le immagino color del mare di Venezia

quel colore indefinito, indefinibile e chi,

non l'ha mai visto non può sapere.

E il sapore, dello stessa acqua,

profumata di salsedine.

Vorrei, vorrei asciugarle un poco,

e mi dilungo a pensare, ma in silenzio dovrò stare,

con il mio dolce peso nel cuore.

Un addio alla rondine che vuole partire,

per il suo mondo lontano Malinconicamente,

io alzo la mano Lo so che la vede,

come vede quella lacrima che scorre piano

e si dissolve e scompare.

Daniela