Il prossimo anno via ai lavori: sorgerà a Santa Rosa,
a pochi metri dalla casa del disegnatore Schultz


In California nascerà
il museo di Charlie Brown



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Nascerà in una città piccola, a ottanta chilometri da San Francisco, Stati Uniti: avrà sale grandi e belle, poi, alle pareti e dappertutto, strip, storie, parole, magliette, poster, cappellini, sciarpe, tazze, gadget, insomma, di tutto di più. Charlie Brown e Snoopy, Linus e Woodstock e tutta la baby-gang dei Peanuts - che festeggiano in questi mesi i cinquant'anni di vita - presto avranno un museo. Sorgerà a Santa Rosa, California, a pochi metri dalla casa della matita che li ha inventati, la matita di Charles Schultz che, a 77 anni, ogni mattina, puntuale e metodico, si siede al suo tavolo e lavora sodo, 350 strip nel 1998, quasi cinquant'anni dopo il debutto delle sue fortunatissime creature nell'ottobre del 1950.

Da anni Schultz e sua moglie pensavano a un museo: se n'è parlato più volte, c'erano molti ostacoli e problemi, ora è tutto risolto: dopo il via libera dell'amministrazione di Santa Rosa ("Sarà una miniera d'oro, una grande fonte di guadagno per tutta la nostra comunità", dicono con malcelata soddisfazione), nei primi mesi del 2000 partiranno i lavori. Poi, pian piano, spunteranno uffici, un teatro da cento posti e un cinema, sale per l'esposizione, una biblioteca, un centro studi, un ristorante, un caffè. Sarà un museo vero, in tutto cinquemila metri quadrati in mezzo al verde, mezzo ettaro dedicato esclusivamente al pianeta Peanuts, "noccioline", fumetti che veramente sono straripati in cinque continenti, basta scorrere i numeri: 355 milioni di lettori in 75 paesi, traduzione delle strip in 21 lingue, 266 quotidiani che pubblicano le storie di Linus e Charlie Brown.

Chissà se in futuro il maldestro Charlie, l'introverso bambino senza capelli riuscirà a vincere una partita di baseball. Di sicuro dopo esser finito nello spazio (la Nasa chiamò una navicella dell'Apollo X con il suo nome e con quello di Snoopy), dopo aver fatto il giro delle case di tutto il mondo, avrà anche un posto in un museo. Non il Louvre, ma a un passo dalla casa del suo inventore.

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