Il premio Nobel rende omaggio al fumettista scomparso
Michele Serra e Oreste Del Buono: "Difficile dirgli addio"


Dario Fo: "Schulz,
un poeta e un filosofo"



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ROMA - "Un poeta e un filosofo, perchè certe volte bastano pochi segni per parlare in profondità alla gente". Così il premio Nobel Dario Fo ha ricordato Charles Schulz dopo aver appreso la notizia della sua morte. "Schulz - ha aggiunto Fo - è stato un grande raccontatore satirico della società d'oggi, anche se con particolare attenzione a quella americana. Per questo Peanuts non è un fumetto per bambini ma semmai per ragazzi e adulti che si sentono vicini alle insicurezze di Charlie Brown e compagni, aggrappati a uno straccio caldo o con per amico solo un cane, un cane a sua volta frustrato".

Diversa la lettura di Michele Serra delle strisce del grande fumettista: "I Peanuts hanno conquistato il mondo grazie all'universalità dell'infanzia la divina età, insieme fragile e megalomane, in cui l'uomo non ha mai secondi fini, essendo troppo urgente il primo: quello di esistere e di essere felici". Secondo Serra Charles Schulz ha avuto una parte importante nella formazione culturale e politica di due generazioni almeno quella che cresceva formava le proprie idee tra gli anni '60 e '70.

Oreste Del Buono, che ha portato per primo i Peanuts in Italia come direttore della rivista "Linus", ha spiegato commosso, che oltre al dolore per la scomparsa di un grande artista, "Sarà difficile dire addio a un mondo che ha avuto così vicino, portavoce della frustrazione, delle nevrosi e della felicità umana, e dire addio all'universo non puerile senza adulti con cui la psicanalisi fece direttamente il suo ingresso in fumetti di immensa popolarità".

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