La MX-5 Miata iniziò la sua avventura commerciale italiana nel 1990. Fu inizialmente importata in un numero assai ridotto di esemplari per il contingentamento allora imposto alle vetture giapponesi, che prevedeva un limite di 200 immatricolazioni annuali.
Non esistendo una rete commerciale ufficiale Mazda, la distribuzione italiana della Miata fu curata dalla Sidauto di Settimo Torinese, che all'epoca si occupava anche dell'importazione e vendita delle Saab. Per molti anni quindi l'Italia fu caratterizzata, in termini di concessionarie ed officine autorizzate, dal binomio Saab-Mazda.
Le prime 200 auto disponibili andarono rapidamente esaurite, unendosi a quelle importate dagli USA: in quel periodo infatti non furono pochi coloro che si rivolsero all'importazione dall'estero (principalmente dagli USA, primo Paese di commercializzazione per la Miata) per aggirare le limitazioni imposte dal contingentamento.
Nel listino Mazda del
1990 la piccola spider era dunque presente, con la denominazione ufficiale
di MX-5, al costo di 30.321.000 lire (comprensivo di IVA ed immatricolazione).
La dotazione di serie delle versioni italiane comprendeva i vetri elettrici,
il retronebbia, i paraspruzzi posteriori e le ruote in lega leggera.
Unici optional disponibili erano l'hard top (£ 2.196.000); il differenziale
autobloccante (£ 809.000); il servosterzo (£ 750.000); la vernice
metallizzata (£ 357.000).
La vettura poteva essere
acquistata rossa (Classic
Red), azzurra (Mariner
Blue), bianca (Crystal
White) o grigia metallizzata (Silver
Stone metallic).
La parte del leone la fece sicuramente la tinta rossa: gran parte delle MX-5
Miata italiane da 115 CV sono infatti di quel colore, soprattutto perchè
nei primi tempi fu praticamente l'unico disponibile.
Nell'estate del 1991
comparve la prima serie speciale, la V-special. Al pari dell'omologa giapponese,
sfoggiava una carrozzeria verniciata in verde inglese (Neo
Green) unita ad interni
in pelle color biscotto, con copricapote in tinta . La capote stessa rimaneva
comunque del tradizionale colore nero.
Altre particolarità erano il differenziale autobloccante, il volante
in pelle Momo ed i battitacco
cromati sulle soglie delle portiere. Costava all'epoca 36.176.000 lire e veniva
consegnata completa di hard top.
Ne furono vendute 150.
Da notare che il colore scelto per questo particolare modello non fu mai offerto
sugli altri, aumentandone l'esclusività nell'ambito delle versioni
da 115 CV.
L'anno successivo fu
la volta della seconda ed ultima serie speciale con la meccanica originale
da 115 CV. Si trattava della Black
Special, identica alla V-special che l'aveva preceduta tranne che per
il colore della carrozzeria, nera (Brilliant
Black), e per l'antenna, elettrica. Anche in questo caso la tinta scelta
era esclusiva di questa versione e l'abbinamento con gli interni
in colore contrastante le conferiva una indubbia eleganza.
Il prezzo della Black Special fu fissato a ben 38.199.000 lire (hard top incluso),
quasi cinque milioni in più della versione standard.
Nel 1994 debuttò
il motore da 1839 cc e con esso l'auto beneficiò di tutte le modifiche
e i miglioramenti introdotti a livello mondiale.
Per il mercato italiano venne anche montato di serie il volante Momo a tre
razze in pelle, in precedenza riservato alle serie speciali.
Il prezzo fu fissato in 37.544.000 lire.
Nell'occasione anche la gamma colori venne modificata, eliminando il Mariner
Blue ed introducendo il nero ed il verde già visti sulle Black Special
e V-special.
La lista degli accessori
fu arricchita e prevedeva anche airbag lato guida (£ 1.845.000); climatizzatore
(£ 2.380.000); ABS + assetto sportivo (£ 2.678.000).
Il tutto in aggiunta all'ormai consueto hard top (£ 2.737.000) e alla
vernice metallizzata (£ 476.000). Scomparsi dalla lista invece il servosterzo
e il differenziale autobloccante, offerti di serie.
Da notare che il climatizzatore era, in realtà, un "after market",
cioè veniva montato dai concessionari e non in fabbrica.
Nel 1995 anche in Italia,
come in altri paesi europei, alla 1.8 venne affiancata la versione 1.6 da
90 CV, nettamente più economica (£ 31.483.000).
Ovviamente quest'ultima divenne ben presto la più venduta e fece da
base alle cinque versioni in tiratura limitata apparse in seguito.
Già nel 1995 uscì
infatti una piccola serie (100 esemplari) di vetture verniciate in giallo
brillante (Sunburst
Yellow) e battezzate semplicemente Versione Speciale (V.S.). All'interno
furono arricchite con rivestimenti in pelle e alcantara neri. Anche questa
volta il colore era esclusivo e non disponibile sulla gamma standard.
La V.S. fu posta in vendita a 33.113.000 lire, prezzo che comprendeva anche
l'hard top.
Queste cento MX-5 rimasero le uniche commercializzate ufficialmente a sfoggiare
una carrozzeria gialla, mai altrimenti proposta.
Nel corso dello stesso
anno comparve anche l'elegantissima versione Limited, che proponeva l'esclusivo
colore bordeaux micalizzato (Merlot mica) abbinato ad interni in pelle color
crema. Di serie veniva equipaggiata con doppio airbag ed hard top.
Ne furono vendute solo 50.
Peculiare di questa versione era il set di valigie in pelle in tinta coordinata
con gli interni: fornito di serie, prevedeva cinque valigie e borse sagomate
in modo da sfruttare perfettamente il piccolo bagagliaio.
La Limited è la MX-5 più rara in Italia e l'unica proposta con
il colore bordeaux.
Nel 1996 fu la volta
della versione Montego Blue (100 esemplari), che traeva il nome dal colore
cangiante con cui era verniciata la carrozzeria: questa particolare tinta
micalizzata appariva blu con particolari riflessi verdi quando colpita da
luce diretta.
L'interno ricalcava quello delle V-special e Black Special dei primi anni
'90: pelle beige per sedili e rivestimenti, questa volta abbinati anche ad
una capote beige.
Il Montego Blue non rimase appannaggio di questa versione, entrando nella
cartella colori standard qualche mese dopo: rimase esclusivo, però,
l'abbinamento con gli interni beige, mai più ottenibile.
Sempre nel '96 divenne standard il doppio airbag sulla versione 1.8.
Il 1997 fu l'ultimo anno di commercializzazione della Miata prima maniera e vide la nascita di due nuove serie speciali. Queste furono le uniche non caratterizzate da un colore extra serie, come era invece avvenuto in tutte le occasioni precedenti.
La Silver, ovviamente
di colore grigio metallizzato (Silver Stone metallic), offriva interni neri
in pelle e alcantara simili a quelli della V.S. di due anni prima. In più
era dotata di volante in pelle e doppio airbag. Di serie veniva pure fornito
l'hard top.
Anche questa versione fu prodotta in 100 esemplari numerati.
Fra tutte le serie speciali commercializzate in Italia, la Silver appare come
la meno caratterizzata e personale rispetto alla gamma standard e non è
facilmente identificabile a colpo d'occhio, se non per i cerchi
a cinque razze Enkei da 15" con pneumatici 195/50.
L'altro modello del '97
a tiratura limitata (sempre 100 vetture), battezzato British Green, fu un
po' la riedizione della V-special del '91: carrozzeria verde inglese abbinata
ad interni
in pelle beige e volante
Momo a tre razze senza airbag. In più, questa volta, il tocco esclusivo
della capote beige e dei cerchi da 15" analoghi a quelli proposti sulla
Silver.
Il prezzo di listino era di 35.280.000 lire.
Nonostante il colore verde (offerto nella normale cartella colori su ambedue
le versioni 1.6 e 1.8) fosse ormai molto diffuso questa MX-5 era comunque
in grado di distinguersi grazie proprio all'elegante abbinamento con il color
biscotto di sellerie e capote.
Nessuna serie speciale fu mai offerta col motore da 1.8 litri. Pare però che sia stata venduta una singola MX-5 con allestimento analogo alla British Green ma equipaggiata col motore di maggior cubatura.
Nei primi mesi del 1998
cessò la vendita della MX-5 Miata prima serie, in attesa dell'avvento
della seconda serie ristilizzata.
Alla fine della
carriera la Miata costava 33.600.000 lire in versione 1.6 e 39.240.000 lire
in versione 1.8.
Purtroppo è molto
difficile riuscire a reperire dei dati esatti di vendita per quanto riguarda
il mercato italiano, quindi non è possibile stilare una scheda che
riporti le consegne annuali.
Secondo la rivista "Quattroruote", comunque, le MX-5 "italiane"
della prima generazione sono oltre 5000.
1990
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1994
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1996
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