avversario poco dopo l’ingresso in area di rigore. Massima punizione concessa dalla giacchetta nera Tozzi di Ostia ma che Rossi manda a stamparsi prima sotto la traversa e poi in prossimità della linea bianca. La gara con i catalani, quindi, finisce 1-1: Manzo aveva portato in vantaggio i suoi nel primo tempo con una spettacolare punizione che termina “telecomandata” all’incrocio, mentre di Pierotti nella ripresa il gol del pari.

            Appuntamento con la vittoria, quindi, rimandato, ma si spera di poterla cogliere già nel turno successivo quando al “San Miro” è di scena la Solbiatese. Ma quella con i varesini è una partita che rischia di non potersi giocare al “Comunale” di via Stoppani e si arriva vicinissimi allo spostamento dell’incontro (con conseguente anticipo al sabato) a Giussano: nelle settimane precedenti per il maltempo è crollato un muretto di recinzione e si tarda a sistemarlo. Comincia un vero “balletto” di responsabilità tra il comune di Canzo da una parte e l’ex “patron” Silvano Colombo dall’altra su chi debba adoperarsi per sistemarlo: la convenzione, però, parla chiaro, ed alla fine la vecchia proprietà deve arrendersi. La gara, quindi, si disputa regolarmente al “San Miro”, ma il successo neanche in questa circostanza arriva. Partita intensa con tante occasioni da una parte e dall’altra dopo il vantaggio comasco con Fresta ed il pareggio nel recupero del primo tempo ad opera di Marsich. Ad avere la meglio su tutti, però, sono i portieri, ed il pareggio è sostanzialmente giusto.

            Quello con la Solbiatese è un risultato che aumenta ulteriormente il divario dalla prima piazza della classifica: la Canzese occupa il secondo posto insieme ad Arzachena e Seregno, ma è ormai iniziata la fuga della Caratese che conduce la graduatoria con ben otto lunghezze di vantaggio sulle tre inseguitrici. Il “miracolo” continua, ma ormai sembra allontanarsi definitivamente la speranza di inserirsi nella lotta per la prima posizione della classifica.