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Questo settore aveva caratteristiche essenzialmente
elettromeccaniche con spiccata specializzazione in
piccola meccanica di elevata precisione che poteva
esercitare riflessi determinanti sulle caratteristiche
elettriche, elettroniche ed acustiche di apparecchi
complessi. Per esempio, il potenziometro aveva
influenza sulla stabilità d’immagine di un televisore,
sulla rumorosità di un apparecchio radio, sulla
purezza dei suoni, ecc..
La spalmatura dello strato resistivo nei potenziometri
era stata sostituita nel 1973 dal procedimento
serigrafico. La produzione dei cristalli di Rochelle
che si sviluppava in ambienti saturi di vapore di acido
solforico, fu notevolmente incrementata nello
stabilimento di Tradate dove la tranquillità del luogo
ne favoriva la crescita e la qualità non più penalizzati
dalle vibrazioni prodotte dal traffico di Milano.
La gamma dei motori elettrici, la cui produzione era
iniziata negli anni trenta con il tipo a spazzole destinato
alle macchine da cucire NECCHI ed ai proiettori 16mm
SAFAR, era stata estesa ai motori a induzione e
successivamente ai motori a corrente continua.
I componenti erano destinati alle industrie di televisori,
radio, macchine da cucire e per maglieria, strumenti
musicali ed altro.
La LESA era ritenuta la prima industria italiana in
questo settore, sia per l’alta qualificazione acquisita,
sia per l’entità della produzione che consentiva di
soddisfare il 60% del fabbisogno nazionale oltre a
notevoli forniture all’estero.

Negli anni 60 la LESA produceva annualmente
10 Milioni di potenziometri, oltre 400.000 giradischi
e 100.000 cambiadischi.

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