La legge di Hubble

Hubble scoprì che più le galassie sono distanti, più si allontanano velocemente. Scoprì quindi la legge che afferma che il rapporto tra la distanza della galassia e la sua velocità di recessione è costante:

v=Hd

dove v è la velocità e d è la distanza; la costante H è chiamata costante di Hubble.

Le osservazioni di Hubble, portarono alla conclusione che in un universo in espansione uniforme, in tempi passati le galassie dovevano essere più vicine tra loro.

La galassia a spirale M33 fu uno dei primi oggetti studiati da Hubble nel suo tentativo di determinare la scala di distanze dell’universo.

Basandosi sull’osservazione di variabili cefeidi (costellazione)  in M33, Hubble dimostrò che essa si trova molto oltre i limiti noti della Via Lattea e quindi deve essere una galassia indipendente, analoga alla nostra.

Negli anni ’20 e ’30 cambiò la concezione dell’universo, così come era accaduto con la rivoluzione copernicana: dimostrò che la Via Lattea è una tra le milioni di galassie esistenti in un universo in espansione