29 ) LO " STATUS" DELLA TEORIA DEI GIOCHI

HOME PAGE MENU' ARTICOLI

 

 

 

 

Anche se i primi lavori sulla teoria dei giochi furono presentati, nel 1921 all'Accademia delle Scienze di Parigi, da Emil Borel il cosidetto "status" di questa teoria è in massima parte dovuto a due studiosi che provenivano da campi di ricerca tra loro apparentemente diversi e cioè il matematico Von Neuman e l'economista Morgenstein, che se ne occuparono nel 1944.

Le caratteristiche di questa teoria sono importanti (al pari di quelle della teoria scientifica) e comunque tali da farlo ritenere un modello scientifico, ovvero un sistema intellettuale che funziona come la realtà che esso si prefigge di rappresentare. In proposito si ricorda che il termine "modello", con significato più appropriato, viene usato dai matematici anche per riferirsi a procedimenti in cui una situazione concreta viene rappresentata mediante formule matematiche.

Ed è proprio a queste che si può chiedere: cos' e' una formula matematica, applicata a questo gioco? Non è certo qualcosa che ci consente di puntare diritto alla vincita. E' invece un modo per rappresentare brevemente una situazione numerica complessa e alla quale segue una verifica sperimentale che serve per controllare come il fenomeno d'interesse si sia, o no, verificato secondo le modalità previste dal modello che si è seguito.

Un'altra domanda che bisogna porsi è la seguente: su quali basi un pronostico deve ritenersi attendibile? Non certo su basi soltanto empiriche o in virtù di qualche formula, perchè tutto dipende dallo scrupolo con cui viene effettuata la ricerca, dai confronti appropriati che vengono fatti, dai valori che si stabiliscono, dalla precisione di determinati calcoli, dell'esattezza dei dati statistici, dallo stesso spirito che anima nel puntualizzare l'indagine che si esperisce e dall'onestà intellettuale con la quale ci si accinge a formulare il pronostico.

ARTICOLO DI Leontino Gorgia

 

 

Pagine visualizzate

dal 10/05/2000