A Different BK's Night

 

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Questo racconto è nato da una costola di “BK’s night” ep. 13 di Laura, e sviluppa in una scena autonoma la situazione da lei narrata nell’episodio n. 13, una crisi tra Oscar e André che segna un passaggio cruciale del loro rapporto.

 

Maledetto... maledetto...

Enumero mentalmente, il cavallo al passo, senza una meta né luce...

Perché mi hai fatto una cosa così? Che bisogno avevi di prenderti con la forza ciò che ti ho sempre concesso col cuore, con l'anima? Cosa volevi provare, come volevi farmi sentire? Donna, nel modo peggiore di tutti... piccola e sporca, indifesa, un pugno di rabbia da stringere forte , fino a spezzarmi, tra le tue mani.

Le tue mani, le tue mani...

Io ti amo... potessi smettere, chiudere gli occhi pensando "non lo amo più, è finita la storia tra noi, non è mai iniziata..." ma io ti amo... è amore vero il mio per te, anche dopo stasera... anche se hai provato a scacciarmi lontano, e mi hai presa senza amore come se fossi una donna qualunque, conosciuta per caso, sbattuta su un letto ed usata senza pietà.

Quella donna qualunque ti odia con gli occhi iniettati di sangue… ha goduto di te e del tuo sesso in cambio di poche parole spezzate… e ti vuole ai suoi piedi ad agognare un perdono che da lei non avrai…

Da me sì, io ti ho già perdonato… io ti amo.

Chi ti ha insegnato, dimmelo... chi ti ha insegnato a prendere, prendere senza dar nulla in cambio?

Dio... ti ho insegnato io...

Per tutta la vita ho preso il meglio di te, lasciandoti solo le briciole, che fosse un sorriso o un sospiro appena accennato...

Stai solo restituendo una piccola parte del tanto soffrire che hai avuto da me...

E capisco che di questo distruggersi e farsi male, siamo solo all'inizio...

L'inizio della fine...

Ebbene, non starò lì a guardarci morire... hai scagliato la prima pietra, ma te ne darò tante quante ne vuoi... non hai che da chiedere, sarò generosa, io sono brava a distruggere ciò che amo, ciò a cui tengo di più... e per te, amore mio, ed in nome di tutto l'amore che provo per te, posso anche morire e risorgere ... se è questo che vuoi e che cerchi, per non soffrire più a lungo, per non soffrire più...

Prendere, prendere senza dare nulla in cambio...

Quel luogo laggiù, quel luogo distante una vita dalla mia vita...

E' una bettola, e fa per me questa notte... cerco requie e compagnia, per questo mio corpo violato che ora ha bisogno di sentirsi di nuovo appagato e saziare la brama che hai acceso tu con il tuo desiderio cieco e furioso...

La donna qualunque è in cerca d’amore, stasera… amore in cambio di niente.

Voglio dare ad un altro ciò che mi hai preso, ed avere per me sospiri e piacere senza concedere nulla, nemmeno uno sguardo lontano...

C'è abbastanza rumore, e fumo, e gente di ogni fattura per passare inosservata fino a quando avrò voglia di esserlo... mi siedo in un angolo buio ed aspetto la preda, la mia... affilo gli artigli e come una mantide pronta all'attacco preparo le armi per attirare nella mia tana il pasto di oggi...

Forse quel giovane alto ed assorto che sembra cantare odi alla luna, stanotte... oppure quel cavaliere maturo che mercanteggia due soldi per le attenzioni di una puttana... sapeste, signore, che potreste avere ben altro, una donna qualunque acquiescente e banale, e senza pagare con altra moneta che non fosse la mia indifferenza, totale e ostentata per voi...

Sarei brava, mi seguireste senza fiatare... potrei rubarvi gemiti ed anche il cuore se solo volessi, ma non chiedo altro che essere l'altra, per una sera... una donna perduta e affamata, come solo tu amore mio disperato mi hai fatta sentire in questa notte di amore rubato.

Schermaglie amorose ed un'orda di militari, la mia nemesi fa un bell'inchino e mi addita, tra le uniformi, la più ostile e temuta... la Guardia Francese, mia futura dimora, terra inospitale, terra di nessuno... è un segno, lo colgo e mi alzo... mi confondo in mezzo ad uno stuolo di bestie sguaiate ed urlanti, e cerco il bersaglio che annienti la donna sbagliata che tu hai fatto nascere in me.

Una donna qualunque che non chiede amore, ma solo vendetta.

Guardami amore e sii orgoglioso di questa creatura malsana... guardami come blandisco con gli occhi, come senza lasciargli né tempo né voce gli blocco le mani, come se fosse normale, per me, cercare il piacere dal corpo di un altro che non sia tu...

E' un giovane alto e piano di forza, potrebbe spezzarmi con facilità... ma devo aver colpito nel segno la sua voglia segreta, perché senza parlare mi basta uno sguardo d'intesa e mi ritrovo tra le sue braccia, le labbra a confondersi, la lingua a sfiorargli le palpebre, il corpo per fargli sentire la voglia imperiosa di essere in trappola tra le sue spire...

Mi chiudo una porta qualsiasi alle spalle... esito un attimo e mi chiedo se basti... basterà una notte all'inferno per ripulire il mio corpo insozzato dall'odio per te? Potrò uccidere l’altra ed essere quella di prima, e scordarmi di tutto, ed essere ancora donna soltanto con te?

All'improvviso, senza vestiti e difese, davanti ad uno sconosciuto che ancora non parla ma ora reclama ciò che i miei gesti insensati gli hanno promesso mi sento perduta davvero... provo a chiudere gli occhi ma costui ha un odore diverso, e non è il tuo, amore... le sue mani sono forti mentre mi stringono i fianchi... ma non sei tu nei miei pensieri, non sei tu ora con me e sopra di me...

Oh amore perché? Perché hai fatto questo a me ed a noi, perché l'hai fatto accadere...

Fallo smettere, ti prego... fallo smettere, non voglio provare piacere con un altro che non sia tu...

Ma il mio corpo non mi obbedisce... provo una gioia malata nel cuore, e sento qualcosa di grande ed incontrollabile invadermi piano come un'onda del mare... potessi scappare, fuggire o morire... e invece uno strano lamento che sfugge alle labbra, le mie... è qualcosa di nuovo e diverso, che non vorrò udire mai più... sto godendo l'amore carpito con dolo e con rabbia ad un altro, è davvero mostruoso ma è giusto… non è per me , ma per quell’altra che lascio fuggendo quest’antro e i suoi mille peccati, e fuggo perché non mi possa riprendere il male commesso da lei e da me.

Ora che anch'io ho un macigno nel petto, potrò guardarti negli occhi senza cercare vendetta o rivalsa... avrò scontato i peccati, i tuoi e anche i miei, in questa notte affilata come la falce di luna che mi accompagna guidando i miei passi verso di te...

E sto malissimo, perché mi è piaciuto sgualcirmi le labbra ed il cuore... ora so che deve essere stato lo stesso, per te, risvegliarti al mattino con questa colpa pesante rappresa nell’anima cupa... aver cercato l'oblio nascondendoti a me, la donna che ami più di ogni cosa...

Volevi essere un altro, cattivo e schermato al dolore del mondo… ma al mattino la vita che avresti voluto scacciare misura il tuo amore per me… ed è intatto ed immenso, lo so.

Ti trovo ancora assopito, le mani contratte e il respiro affannoso...

Se ti svegliassi...

Svegliati, e cerco il confronto da subito... devo riuscire a non vacillare davanti al tuo sguardo, e poi sarà tutto più facile...

Svegliati, svegliati...

Ti sfioro appena con le mie labbra e come scottato trasali... d'impulso mi cerchi, e chiami accorato il mio nome... sei dolce e struggente, dov'é finita la belva assetata di carne che eri?

"Oscar... amore, cosa fai già in piedi?"

Stringo le labbra, la tua tracotanza è pari soltanto al mio amore per te...

"Che male... - strofini le palpebre con le mani come un bambino e cerchi senza successo di mettermi a fuoco... - ma cosa è successo, ieri sera... ricordo di aver lasciato quella stupida festa e poi... e poi? Ero ubriaco, vero? Ma mi hai riportato tu qui?"

Ti fisso, severa... fingi, o sei sincero... che vuoi da me, che perdoni il tuo gesto malsano e mi tenga la colpa? Sei furbo, davvero...

O forse hai capito.

"Oscar, è successo qualcosa? Hai gli occhi arrossati, hai pianto?"

Sei premuroso e pieno di amore, sei preoccupato... se ti dicessi che gli occhi sono lo specchio del marcio che ho dentro? Muoio dal desiderio di farti morire e star male, di gettare la maschera e mettere a nudo la mia anima lurida... lei reclama una vittima, al sole che sorge e anche a me.

Ma tu mi colpisci dritta in faccia... una lacrima, un'altra...

Non piangere... non farlo, non tu... non il mio uomo... non riesco ad odiarti un minuto di più, non posso se ti amo così...e allora scaccio la donna qualunque che urla affamata, la mando lontano una vita da noi…

"Amore perdonami... so di non essere stato con te nemmeno un minuto ieri sera... ma ero invidioso e geloso di tutti quegli occhi affamati... non so che mi è preso... vedere te così bella, e io... - sospiri, affranto, deluso da te come mai - perdonami, sono un idiota... - poi forse qualcosa di orrendo ti germina in petto - ma del resto, non ricordo nulla... ho fatto qualcosa di male? Voglio dire - l'allarme che sale in gola, e ti soffoca - ti ho fatto... "

E ti fermi... e ti fermo, la mano sulle tue labbra...

No... non hai fatto nulla che non abbia fatto anch'io...

Non te lo lascio dire, e non dirò nulla...

"No amore, hai solo dormito e io sono uscita a fare due passi... ora abbracciami, abbracciami stretta…”

Le tue labbra, e lo stesso sapore di sempre… posso fingere tutto, che sia stato un sogno, un gioco di maschere ed ombre maligne spezzate dal sole del primo mattino.

Ho il tuo nastro azzurro annodato intorno al mio collo, un vezzo antico come l’amore per te… mi serve a nascondere i segni, quelli lasciati dall’altro sul corpo dell’altra…

Non rimarrà traccia, vedrai… nel cuore, nella memoria… “fammi posto, ho freddo qui fuori” e mi lascio attirare tra le tue braccia, sperando che non finirai di confondermi mai, col tuo sguardo e le mani… e che non ci faremo più male coi nostri pensieri… io voglio parlare, e anche tu…

“Hai sonno? – lo mormori piano, col respiro sospeso – mi sembri stanca…”

“Non sono stanca… non ancora – arrossisco e abbasso lo sguardo… ma è buio, e posso nascondermi in fretta in un bacio – mi sei mancato stanotte”… la verità, tutta d’un fiato, non fa poi così male, vero? Non eri tu questa notte, e certo non ero io tra le braccia dell’altro.

Tu mi sorridi, placato…... e anch’io ti sorrido. E’ facile prenderti in giro, è facile dirsi bugie quando sembrano vere… se mi credi, se ci crediamo...

Per lasciar strada all'unica cosa vera in quest’alba in cui ho ucciso l'orgoglio e la donna, quell'altra, che ha conosciuto due volte l'amore proibito stanotte.

E qualcosa rimane, in fondo al mio cuore.

E’amore vero, totale, senza limiti, adesso e per sempre.

Ed ha ancora soltanto il tuo nome.

 

pubblicazione sul sito Little Corner del marzo 2006

 

mail to: luly_thelilacat@yahoo.it

 

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