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Dentro

Warning!!! The author is aware and has agreed to this fanfic being posted on this site. So, before downloading this file, remember public use or posting it on other's sites is not allowed, least of all without permission! Just think of the hard work authors and webmasters do, and, please, for common courtesy and respect towards them, remember not to steal from them.

L'autore è consapevole ed ha acconsentito a che la propria fanfic fosse pubblicata su questo sito. Dunque, prima di scaricare questi file, ricordate che non è consentito né il loro uso pubblico, né pubblicarli su di un altro sito, tanto più senza permesso! Pensate al lavoro che gli autori ed i webmaster fanno e, quindi, per cortesia e rispetto verso di loro, non rubate.

 

C’è il fuoco acceso nel camino e fuori sta piovendo a dirotto. Il tepore nell'aria è un conforto di cui non potrebbe fare a meno, in questo momento. Ha sentito troppo freddo e le è indispensabile il silenzio quieto e accogliente delle stanze che hanno condiviso da sempre, per proteggere la fiammella che ha trovato lì, nel suo cuore, a guizzare sommessa e fedele. Le è indispensabile sapere di averlo a casa, al sicuro. E non lontano, fuori. È l’unica cosa che le permette di controllare l’emozione, di tenere un comportamento apparentemente normale.

Sorseggia la cioccolata piano, mentre scambia qualche frase con la nonna. Sorride… anzi, ride di cuore, a un certo punto. La nonna ha questo di bello, che è una presenza discreta, e sa quando lasciarli soli. Sa anche preparare il loro restar soli. André verrà tra poco da lei.

André è vivo e tra poco la raggiungerà. È una gioia indicibile saperlo.

Piove a dirotto fuori. Fuori.

Il mio André.

Strano sapore ha questo aggettivo applicato ad André, strano e dolce.

È strano anche che non sembri poi così strano, che in fondo non la stupisca l’averlo detto. Non poter fare a meno di ripeterselo, da quando l’ha detto. È stata una rivelazione. Eppure, ora che è successo, le sembra naturale, giusto.

A pensarci, perfettamente consequenziale, come una mossa inattesa sulla scacchiera di una partita antica, che abbia messo a posto esattamente tutto, dato una logica alla posizione di ogni singolo pezzo sparpagliato a caso sulle caselle bianche e nere.

Il mio André.

Ma non è pensare che vuole. È abbandonarsi a questa dolcezza, scordare tutto il resto, tranne il fatto che lo ama.

Prova un senso di pace mai provato prima.

Bisogno di vederlo.

E un dolore sottile che vibra dentro.

 

È bellissimo esserne così certa.

Non l’ho mai detta questa parola, a nessuno. Fatico anche a pronunciarla in silenzio, dentro di me, per tutto il tempo che l’ho soffocata, poco a poco ogni giorno. Mi sembrava una cosa che non avrei mai avuto la fortuna di poter dire credendoci.

Ma oggi vorrei gridarla, vorrei gridarla.

André, dimmi che ci crederai, se lo grido.

Ma non vuole ferirlo. André ha alzato difese altissime, in questi anni. Oscar lo sa bene. Ha protetto il suo cuore dalla speranza, dalla tenerezza, dal desiderio assurdo e tenace. Potrebbe fargli male, se glielo rivelasse all’improvviso. Se gli dicesse tutto, traducendo con parole ben soppesate. Potrebbe non capire il perché. Potrebbe perderlo.

No, perderlo no. Questo no.

Ma potrebbe farlo soffrire. E lei non vuole più farlo soffrire.

 

Lo sente avvicinarsi. Sente la presenza, ancora prima dei passi. Non sa perché ma è sempre stato qualcosa di cui ha una percezione sicura, che potrebbe vedere a occhi chiusi. “André…”, mormora a capo chino, andandogli incontro con la voce prima di voltarsi, e lui non si stupisce, perché è così che si incontrano, tutti i giorni. Che si aspettano, nei posti dove sanno con certezza di trovarsi.

Si gira verso di lui per fargli dono del sorriso morbido e quieto che sente affiorare sulle labbra delicatamente. È ferito, gli hanno fatto proprio male: ha un braccio slogato, lividi ovunque, una fasciatura al capo. Oscar sente il cuore stringersi al vederlo così, eppure sa che è stato fortunato, che stavano davvero per ucciderlo.

Sa che è stata fortunata lei, perché perderlo l’avrebbe uccisa. Fortunata e incosciente, a capirlo solo vedendogli una corda al collo in mezzo a quelle belve.

 

Ma lui non parla di questo, non dice questo. Non parla del terrore di aver sfiorato la fine, di morire e non vedersi più. Parla di Fersen, invece. Riferisce di avere appena saputo che si è salvato.

“Mi fa piacere”, commenta Oscar doverosamente. Ma il suo pensiero è tutto su lui, adesso, esclusivo e propenso a tagliare corto. Non vuole che se ne vada, adesso non vuole proprio che vada via. L’ha aspettato per infiniti minuti e non vuole perderlo, ora che è venuto.

 

Vuoi un po’ di cioccolata, André?

No, grazie, Oscar.

 

Si è girato ma le è ancora vicino, perché quel brevissimo spazio tra i loro corpi è sempre stato vasto  e freddo come un deserto di notte, e lui non sospetta proprio che qualcosa possa attraversare quella frontiera desolata. Che possa, poi, farlo lei.

Per questo trasale, quando sente la sua mano, il braccio di Oscar che lo ferma piano alla vita mentre fa per andarsene, che lo trattiene. Si blocca e arresta il respiro e il battito del cuore. È un gesto così naturale e così sconosciuto, sembra irreale. Cosa fai, Oscar?

Ma è vero, e lei è ancora seduta al tavolo ma non è più come prima, si è accostata al suo corpo, e adesso sono vicinissimi, e le è di fronte. E gli ha posato la testa sulla pancia, senza una parola.

 

È lì, col viso appoggiato di profilo su di lui, che trema impercettibilmente, lo abbraccia con una mano e stringe la stoffa della camicia con le dita. Gli ha preso la destra con l’altra mano e sta così, stretta a lui. Lo sta abbracciando.

In silenzio. Sono abbracciati e immobili.

Davvero.

 

Davvero.

 

Il sospiro che li libera sfugge a entrambi nello stesso momento, insieme a una lacrima di Oscar che gli bagna la camicia. André ora le avvolge la mano con la sua, e lo fa come ha sempre voluto farlo, con mano calda e sicura.

Poi la porta a lei, la posa sui suoi capelli, la tiene a sé, con una carezza tremante.

Fine

pubblicazione sul sito Little Corner settembre 2014

 

mail to: alessandra1755@yahoo.it

 

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