Immagine di Bellezza

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-=Introduzione=-

 

Data di creazione : 19 maggio 2007

Ultima modifica : 11 agosto 2007

 

Trasposizione in prosa dell'omonimo componimento poetico del 2005

 

 

 

-=Immagine di Bellezza=-

 

Sorride languida nell'osservare l'obiettivo.

Sensuale rimane in posa quale moderna immagine di piacere.

Ora sul letto, distesa su candide lenzuola, a mostrar un corpo sinuoso e perfetto: una mano a coprir il seno, l'altra a ravvivare i capelli mentre, complice, ammicca all'obbiettivo.

Implacabili piovono gli scatti le luci del flash sul suo corpo caldo, morbido, languido. Si accarezza lentamente. Sul suo volto espressioni di piacere, rapidi scorci di intenso godimento.

La sua immagine sarà ovunque emblema di moderna bellezza.

Sarà il sogno di ogni maschio, la nera invidia per ogni donna. Passerà in secondo piano ciò che rappresenta. Rimarrà l'immagine di un'effimera sensuale perfezione, di provocanti forme fisiche e lascivi sorrisi…

 

E quando il tempo è ormai scaduto, l'incantesimo si rompe. Quel segreto gelosamente custodito non giungerà alle masse. Mai. Sarà la loro dea, la meta irraggiungibile.

Il fotografo l'aiuta: le porge l'accappatoio, le si accosta e la solleva da quel letto di seta.

Pazientemente l'aiuta a posizionarsi sul suo seggio regale.

Lo ringrazio, per un attimo un fugace sorriso. Poi, la giovane modella si ravviva i capelli chiari, sposta in basso le braccia e smuove i freni posti a bloccar le ruote.

Una spinta e dirige la carrozzina verso il suo camerino, verso il mondo reale nel quale non è la playmate dell'anno o il sogno erotico dei calendari.

Lentamente ritorna ad essere una paraplegica come tante, una sconosciuta di cui il mondo ha vergogna.

Il suo passato, la sua salvezza e la sua condanna.

Era una modella fin troppo quotata. Poi l'incidente, la paralisi. Ingenti gli sforzi di chi su di lei contava: i soldi di multinazionali al servizio di quel corpo perfetto. Il segreto comperato per tutelare accordi e assecondare i desideri di masse troppo stupide.

In un mondo ariano, lei è l'eccezione.

Bramata e cercata solo perché ai media non è dato di divulgare la verità sulla sua sorte mentre, innamorate di quegli scatti, le masse vivono all'ombra di quel trucco che ora, lei, lentamente cancella dal suo viso.

Ma non scompare quel sorriso che appare in quelle foto, in quei clip girati per reclamizzare un profumo o quei gioielli che tanto ama.

E' una finzione, una falsità.

Lei, lo sa bene.

Ma la bellezza in fondo è solo un gioco, un modo come un altro per distrarre, per giocare con gli istinti di chi vive superficialmente. La bellezza è una moda passeggera, una passerella lunga un respiro appena.

Milioni quelle che potrebbero essere al suo posto, moderne veneri schiave dell'apparire. Milioni, quelle che vorrebbero essere, per un istante appena, adorate come lei.

“Essere come me”, lei sorride al pensiero mentre l'ascensore s'assesta e interrompe la sua corsa.

Ora, uscirà dall'edificio. Di nascosto, scortata e sorvegliata, ma pur sempre in carrozzina. Anonima nella vita, una dea su quei poster che ovunque, nel mondo, vendono concetti di ariana perfezione.

 

 

Dedicato alla falsa immagine di bellezza che, onnipresente nelle città di oggi, slegata dal reale, ne vuol esser il falso emblema.

 

 

 

Leonardo Colombi

 

 

Creative Commons License
Opera proposta sotto una Licenza Creative Commons.

 

 

-=Commenti ricevuti=-

 

Commenti ricevuti su Poetika

da sallysmile (11 dicembre 2008):

molto bella l'altra metà della medaglia ciò che spesso non si vede e non è dato sapere, in genere si parla molto delle star ma la loro vera anima la nascondono ...buonanotte sally

 

Commenti ricevuti su Club Poeti (dicembre 2008 - ???):

da scollo salvatore(12 dicembre 2008):

Scritto senza sbavature o inutili lungaggini, il racconto centra (come sottolinei nella chiusa) il problema dell'importanza della bellezza nella società d'oggi.
Anche gli uomini non sfuggono alla frenesia di apparire tonici e belli, tant'è che la loro spesa per la cura del corpo ha avuto un'impennata enorme.
Conta apparire più che essere, insomma.
Un'attrazione cui non sfugge nemmeno la tua protagonista, visto che vive la sua realtà nascostamente.
Pragmaticamente, c'è comunque da osservare che la tua riflessione sarà metabolizzata rapidamente, troppo radicata nella società la certezza che ammantarsi di lustrini scintillanti sia il miglior biglietto da visita per essere accolti con deferenza e attenzione :-))

da luxdam (12 dicembre 2008):

Scritto al presente storico è una descrizione di uno shooting e relativo epilogo tragico. Ma,a parte il rimpianto di non rappresentare più un'immagine di donna stereotipata,desiderata e anche falsa non c'è partecipazione al dolore..Questa nuova realtà che vive avrebbe dovuto farcela sentire, magari riascattandosi da donna-immagine a finalmente donna vera con dolori, passioni e infelicità..

da marilena rodica (14 dicembre 2008):

Uno stupendo ritratto grazie al talento di realizzarlo con i mezzi letterari piu' efficaci. Dimostri un profondo spirito di osservazione e d'investigazione. Davvero, "L'ascensore termina la sua corsa al pian terreno".

da Amida Bottini (14 dicembre 2008):

Da meditare: Un racconto ben scritto Ciao. e pieno di consapevole realtà.

da Anais (14 dicembre 2008):

Conciso e doloroso questo bel racconto che evoca i manifesti pubblicitari di cui sono tappezzati i muri delle città. Ormai sulla bellezza a tutti i costi ci si fanno anche trasmissioni dove tutti, proprio tutti, con qualche accorgimento possiamo ambire all'arte dell'apparire e dell'apparenza. Ho ricordato il manifesto della modella anoressica e tutte le polemiche che ne sono seguite. Fa meno male vedere una bellona semi-nuda naturalmente dimenticando i compromessi a cui queste ragazze devono piegarsi. Sono preoccupata per come stanno andando le cose, le cronache non sono incoraggianti, però voglio credere che ci sia qualcosa di più importante per cui valga la pena impegnarsi, mettersi in gioco.
Apprezzato il tuo racconto.

da il cardellino (18 dicembre 2008):

Scritto bene anche se non è il mio genere. Anche un pò paternalistico lo stile con tutte le varie conclusioni-denuncia disseminate durante il testo.
prova ad essere un pò più velato e ironico il mio consiglio

 

 

 

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