22. Rito di iniziazione

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[07 gennaio 2004: questa poesia è del 5 agosto 2003. Mi è venuta in mente una sera d'estate mentre stavo andando verso Camposampiero, da alcuni amici miei. Passando in auto per il centro di Trebaseleghe, vidi alcuni ragazzini di circa 13-14 anni vicino al distributore di sigarette, intenti a infilare i soldi per prendersene un pacchetto. E da quell'immagine è nata la poesia che segue, accostando l'immagine della prima sigaretta a quella del rito di iniziazione che nei popoli antichi sanciva l'inizio della vita adulta dell'individuo. Secoli fa bisognava provare la propria forza in battaglia, o superare prove di resistenza. Oggi le cose sono diverse. Mi sono chiesto se anche nella nostra società esistono queste prove di iniziazione. Ne esistono varie, secondo me: la prima sigaretta, la prima esperienza sessuale, la patente di guida, il primo lavoro, la prima casa, la prima sbronza…E' troppo semplicistico dire che una persona è adulta all'età di 18 anni. Certo è l'età minima per votare, o per donare il sangue, ma non è questo che ai giovani importa. La prima sigaretta comunque è uno dei riti di passaggio dalla gioventù alla vita adulta, e infatti avviene quasi sempre durante il periodo dell'adolescenza. Io non fumo e sinceramente vorrei tanto che venisse proibito. Ma si sa, la vendita di sigarette è monopolio di stato, e la cura dei tumori te la fai a spese tue. E per l'inquinamento dell'aria o dei marciapiedi, beh…qualcuno penserà anche a questo. Cmq, tornando alla mia poesia, c'è un altro aspetto che evidenzia le differenze tra i riti di iniziazione antichi e quelli attuali: mentre nel passato a presiedere l'evento c'era tutta la comunità, c'era la famiglia e il sacerdote/sciamano, oggi ci sono solo le compagnie. La nostra illuminata società del nuovo millennio non ha tempo per i giovani. E quindi i giovani cercano di colmare i loro vuoti a modo loro, con l'alcol e le sigarette. E poi c'è anche chi prova la droga (pesante o leggera che sia) o che inizia a comportarsi da criminale, rubando ad esempio, o che va a suicidarsi in autostrada. E di tutto ciò ha colpa la tv, i videogiochi, le cattive compagnie, ecc. La colpa di molte vite bruciate ricade invece sulle spalle dei genitori. Educare alla vita non è cosa facile, non lo è stata nemmeno in passato e non lo sarà di certo in futuro. E in questo compito il mondo che ci circonda di certo non aiuta, ma se non investiamo nei giovani, cosa possiamo aspettarci per il futuro? Nei giovani è riposto un gran tesoro. Il mio augurio è che le famiglie lottino per rimanere unite e per essere terreno fertile per la crescita di persone genuine.]

 

 

 

-=Rito di iniziazione=-

 

Nel villaggio del nord civilizzato

Gli adulti

Non presenziavano la cerimonia.

Una quindicina circa

Di ragazzini

Era raccolta con fare mistico

Attorno al totem giallo.

Rivolsero le loro preghiere

Al dio di metallo,

si raccolsero a cerchio

e si avvicinarono in silenzio

in trepidante attesa.

Allora

Uno di essi

Avanzò con fare solenne e,

tenendo in mano il sacrificio,

lo offrì al totem.

Il dio quindi rispose.

Solo allora

Il passaggio fu completo

E la benevola divinità,

dispensatrice di doni,

elargì loro la prova

dell'avvenuta maturità:

un piccolo cofanetto di cartone.

Al suo interno

Una quindicina

Di piccoli

Cilindri di tabacco.

 

Venne così sancito il passaggio

Al mondo degli adulti.

All'insaputa di tutti gli altri,

mentre il fumo si levava

pigro e voluttuoso

dai loro polmoni,

si facevano beffe di un mondo

troppo attento a loro

per accorgersi

delle sue contraddizioni.

 

 

 

Leonardo Colombi

 

 

-=Commenti ricevuti=-

 

Commenti da Scrivendo:

da dany (05 giu 05):

Mi piace questo tuo pezzo, è vero nel "nord civilizzato" gli adulti non partecipano più molto al passaggio dall'infanzia all'età adulta, sembrano tanto attenti ai ragazzini ma in realtà non riescono a capire che le contraddizioni e le lacerazioni del mondo che hanno creato, rendono questo passaggio molto difficile e solitario, lasciato a pallidi sostituti di valori importanti, complimenti, leonardo, ciao, daniela

da Pietro1965 (05 giu 05) :

Bella poesia. Mi è piaciuta molto la trasposizione del rito di iniziazione, del passaggio all'età adulta, tipico delle società più primitive, nel nord civilizzato dove assume il carattere solitario e proibito della rottura di un tabù, della violazione di un divieto, quello del fumo di sigarette, che unisce il gruppo di ragazzini nel farsi beffe di un mondo adulto che non si accorge veramente di loro e dei loro problemi:

"All'insaputa di tutti gli altri,
mentre il fumo si levava
pigro e voluttuoso
dai loro polmoni,
si facevano beffe di un mondo
troppo attento a loro
per accorgersi
delle sue contraddizioni."

Complimenti, ciao! :-)

Pietro

 

Commenti dal sito ewriers:

da ceclia :

bella... mi ha fatto pensare al signore delle mosche, il romanzo di golding.

 

Commenti da Liberodiscrivere:

da membro eletto :

...mentre il fumo si levava
pigro e voluttuoso
dai loro polmoni,
si facevano beffe di un mondo
troppo attento a loro...

E si facevano beffe di essi stessi. Amaramente ironica.

 

 

 

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