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Fetish e Feticismo: un culto, una passione, un modo di vivere la sessualità qui approfondito con molte informazioni che spaziano dalle origini storiche fino ai giorni nostri. Vi offriamo, inoltre, un'interessante carrellata di fotografie per illustrarvi il fetish degli anni '20 e delle affascinanti immagini create da Tom Porta, il re del latex, nella Gallery a lui dedicata: confronto, all'ultimo scatto, tra passato e presente.

Origini storiche del Feticismo
Il Feticcio
Le Parafilie
La Teoria Freudiana sul Feticismo
Fetish e Feticismo
Fetish e Neogoticismo
Fetish e Sadomaso: Il Marchese De Sade
Fetish Gallery in the Twenties
Intervista a Sergent Fetish
Intervista a Tom Porta
Tom Porta's Gallery
Mini Glossario del Fetish
Link: cultura Fetish




ORIGINI STORICHE DEL FETICISMO
Con il termine feticismo si definisce lo spostamento della meta sessuale dalla persona viva nella sua interezza ad un suo sostituto, sia ciò che la sostituisce, una parte del corpo stesso, o una qualità, un indumento o qualsiasi altro oggetto. Dal sito
BDSMitalia un approfondimento per capirne di più. Da leggere assolutamente tutto lo speciale alla pagina http://www.bdsmitalia.com/feticismo.htm.

Il termine feticismo deriva dal portoghese. Quando nel XVIII secolo i mercanti di schiavi portoghesi entrarono per la prima volta a contatto con le religioni animistiche dell'Africa, applicarono agli oggetti di culto animistici il termine feitico, derivato a sua volta dal latino factitius, artificiale. Il significato originario era quindi quello di "oggetto prodotto mediante un procedimento tecnico" che raffigura e sostituisce una forza della natura, ad esempio la fertilità, la potenza virile, l'attitudine alla procreazione. Il termine si diffuse negli studi storico-religiosi già alla fine del XVIII secolo in seguito all'interesse suscitato da una delle prime opere di comparazione religiosa, "Du culte des dieux fétiches" del francese Charles de Brosses pubblicato nel 1760. Tuttavia, soltanto lo psicologo sperimentale francese Alfred Binet (1857-1911) trasferì il termine dalla ricerca storico-religiosa a quella sessuologica, al fine di fornire una spiegazione al fenomeno per cui numerose persone idolatrano determinate qualità o determinati oggetti esattamente come i popoli primitivi il bastone, la pietra, la clava o l'immagine lignea (Binet, Du fétichisme datis l'amour, "Revue philosophique", 1887). Prima di Binet d'altra parte la sessualizzazione, deificazione e venerazione di oggetti inanimati aveva già posto numerosi interrogativi. Binet scoprì però che praticamente qualsiasi cosa può diventare oggetto di venerazione per il feticista: una certa pelliccia, le pellicce in genere o la pelliccia dei partner; i capelli della persona amata, i capelli in generale o i capelli di un determinato colore; tutte le cinture, o solo quella della persona amata, oppure tutti gli oggetti in pelle; il cappello della persona amata, qualsiasi cappello oppure i cappelli di un determinato tipo. L'elenco è infinito, le possibilità di variazione illimitate. Ogni sistema sviluppa una tendenza sessuale che gli è particolarmente congeniale: la polis ateniese sviluppò la pederastia, il feudalesimo, al tramonto del XVIII secolo, il sadismo, la borghesia il feticismo. Nei "Tre saggi sulla teoria sessuale" Freud afferma che "Un certo grado di feticismo è di regola proprio dell'amore normale, in special modo in quegli stadi di innamoramento nei quali la meta sessuale normale appare irraggiungibile, oppure sembra negato il suo adempimento. Il caso patologico subentra solo quando il desiderio del feticcio si fissa al di là di questa condizione e si sostituisce alla meta normale, inoltre quando il feticcio distaccato dalla persona diventa unico oggetto sessuale". Si passa insomma al patologico quando, all'uomo che vuole vedere oggi la moglie in calze a rete nere (primo stadio), domani basteranno soltanto queste ultime per masturbarsi (secondo stadio); e, al terzo stadio, non sentirà neppure più il bisogno di masturbarsi: l'orgasmo subentrerà al solo guardare, toccare o indossare lui stesso le calze. Al quarto stadio, infine, non sarà neppure più in grado di avere un orgasmo, perché nell'economia sessuale regna una law of diminishing returns, per cui a parità di stimolo la reazione diminuisce.



IL FETICCIO
Tratto dal sito
Pentothal, uno scritto che illustra il culto del feticcio.

Feticismo... parola inflazionata quasi quanto "erotismo", "seduzione"... definiamola. Come l'errore e la menzogna, i dogmi del paganesimo non hanno né forma né limiti. La vita, la morte, la paura, il desiderio sfrenato, la sete di piacere, i pregiudizi, le tradizioni confuse, la gelosia, l'odio dei vicini, altre simili pulsazioni intime sono alla base del feticismo di ogni forma. Se aggiungiamo l'astuzia dei sacerdoti e degli impostori (che davanti a tutti rivestono un carattere sacro), abbiamo idea di quanto questo rimasuglio di tradizioni primitive conservi ancora qualche luce in mezzo a queste tenebre dense. Il feticcio è nel nostro DNA e qualche modo per manifestarsi lo trova sempre.
Si chiama feticcio ogni oggetto che riceve un culto qualsiasi. Nome dato dai primi navigatori portoghesi agli idoli dei neri, secondo l'etimologia latina fictitus e il portoghese feitiço. Da qui il nome feticeiro dei portoghesi, féticheur dei francesi e fattucchiero degli italiani, per indicare i sacerdoti di questi culti pagani. Alcune volte si tratta di forze della natura divinizzate, di fenomeni più eclatanti, delle cose più straordinarie, quali alberi mostruosi, termitai, animali pericolosi, che sono ritenuti degni di culto.
Manifestato sotto una quantità di forme diverse, ogni oggetto un pò straordinario per le sue qualità può diventare un feticcio, così come ogni ruolo di dominazione, sottomissione e complicità ha carattere feticista.



LE PARAFILIE
Le caratteristiche delle parafilie sono fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti o intensamente eccitanti sessualmente, che possono riguardare oggetti inanimati, la sofferenza o l’umiliazione di sé stessi o del partner, bambini (o altre persone non consenzienti), che si manifestano per un periodo di almeno 6 mesi.

In certi casi, fantasie e stimoli parafiliaci, sono indispensabili per l’eccitamento sessuale, mentre in altri casi si manifestano sporadicamente (ad esempio in periodi di forte stress). Infine, ci sono soggetti che funzionano sessualmente anche senza fantasie e stimoli. Questi comportamenti, desideri e fantasie, causano disagio significativo e compromissione dell’area sociale e lavorativa. Le relazioni sociali e sessuali possono venirne danneggiate, se altri trovano il comportamento sessuale vergognoso o ripugnante o se il partner rifiuta di condividere tali comportamenti. Le fantasie parafiliche possono essere agite con un partner non consenziente, come nella
pedofilia, dove i reati sessuali contro i bambini costituiscono la fonte maggiore di crimini sessuali.
Le principali parafilie sono:
- Feticismo;
- Esibizionismo;
- Masochismo sessuale;
- Sadismo sessuale;
- Pedofilia;
- Froutterismo;
- Feticismo da travestimento;
- Voyeurismo.
I soggetti con parafilia possono anche scegliere un’occupazione, un hobby o una attività di volontariato che li porti a contatto con lo stimolo desiderato.
I comportamenti e le fantasie parafiliche possono iniziare con la fanciullezza o la prima l’adolescenza, anche se divengono più definiti ed elaborati durante l’adolescenza e l’età adulta. Le fantasie parafiliche possono durare per tutta la vita del soggetto anche se la loro frequenza e intensità può variare notevolmente. Negli adulti fantasie e comportamenti tendono ad assumere un andamento cronico anche se spesso diminuiscono con l’età. I comportamenti possono anche aumentare in risposta a fattori psicosociali stressanti, o quando accrescono le possibilità di dedicarsi alla parafilia.



LA TEORIA FREUDIANA SUL FETICISMO
Per feticismo si intende quel comportamento sessuale dove il soddisfacimento risulta collegato ad una parte del corpo (es. piede, capelli, ecc.) o a qualche oggetto animato (es. biancheria intima femminile, oggetti di cuoio ecc.) anziché ai genitali, arrivando ad escludere totalmente l’interesse verso la persona umana.

Secondo il DSM IV, di solito il feticcio è necessario, o di gran lunga preferito, per gli incontri sessuali ed in sua assenza possono verificarsi disfunzioni dell’erezione nei maschi. Il feticista spesso si masturba mentre tiene in mano l’oggetto, si strofina contro ed odora l’oggetto feticistico oppure può chiedere al partner di indossare l’oggetto durante gli incontri sessuali. Tra i cinque sensi l'olfatto è certamente quello più caratterizzante il feticismo: spesso è proprio l'odore di determinate parti che le rende dei feticci (si pensi ad esempio al ruolo che rivestono da questo punto di vista i capelli, i piedi, la biancheria, le calze ecc.).
Secondo la teoria freudiana, il feticismo deriverebbe dalla paura della castrazione e sarebbe una sorta di protezione da essa. Il feticcio è l'ultimo oggetto percepito prima della scoperta degli organi femminili in cui l’assenza del pene è considerata come il risultato di una castrazione. La scoperta della mancanza del pene nei genitali femminili da parte del bambino viene sentita come una minaccia per la propria integrità genitale. Per controllare l’ansia derivante da questa minaccia, il bambino mette in atto un meccanismo di difesa: la negazione dell’assenza del pene nella donna. Di conseguenza il feticcio rappresenta il sostituto del pene nella donna, un oggetto di compromesso che diventa il fulcro dell'interesse sessuale, tanto che spesso i genitali femminili destano un certo fastidio al feticista. Grazie all'instaurarsi del feticismo, si può controllare l'ansia derivante dalla paura di castrazione.
Secondo la teoria, contenuta in "Tre saggi sulla sessualità" di Freud, Binet (1888) fu il primo a sostenere che la scelta del feticcio dipende dall’influenza di qualche impressione sessuale ricevuta di solito nella prima infanzia, in particolar modo quando l’oggetto sessuale è legato ad una condizione puramente feticistica. In altri casi la sostituzione dell’oggetto da parte del feticcio è determinata da una associazione a carattere simbolico di idee delle quali non si è consapevoli. Non è sempre possibile tracciare con certezza la strada seguita da queste associazioni: il piede ad esempio è un antichissimo simbolo sessuale che compare perfino nella mitologia, mentre il feticismo della pelliccia sembra chiaramente scaturire dall’associazione con la peluria pubica. Ma, anche in questi casi, non si può escludere l’influenza di una prima esperienza sessuale nell’infanzia che abbia avuto come oggetto il feticcio (Freud, 1905).
Ad esempio per quanto riguarda il feticismo del piede, molti feticisti riferiscono un ricordo erotico che ha avuto per oggetto i piedi: essere stuzzicati o accarezzati dai piedi di un adulto o giocare con i piedi di questi ricavandone delle piacevoli stimolazioni, giochi con le scarpe e così via. Moll riporta il caso di un feticista che a nove anni osservò con interesse la domestica mentre puliva il pavimento a piedi nudi. Da quel momento provò il desiderio di toccare e baciare tutti i piedi femminili nudi che vedeva. Freud interpretò il piede come un simbolo fallico, considerando pertanto il feticismo del piede come una forma larvata di omosessualità; Kraft Ebing lo definì come una sorta di masochismo in entrambi i sessi e ipotizzò che l’ammirazione del piede esprimesse un desiderio nascosto di soggezione (Borneman, 1988).
Freud sostiene nella sua teoria: "...Il punto di incontro con la normalità è costituito dall’essenziale supervalutazione psicologica dell’oggetto sessuale, che si estende inevitabilmente ad ogni cosa che sia ad esso associata. Ecco perché un certo grado di feticismo è abitualmente presente nell’amore normale, specialmente in quei periodi nei quali lo scopo sessuale normale non sembra raggiungibile o la sua realizzazione non sembra vicina. Il caso patologico subentra solo quando il desiderio del feticcio si fissa al di là di questa condizione e si sostituisce al rapporto genitale e inoltre quando il feticcio, distaccato dalla persona, diventa l'unico oggetto sessuale...".



FETISH E FETICISMO
Si può cadere nell'errore di tradurre Fetish con Feticismo ma i due termini non sono assolutamente dei sinonimi.

Chiariamo una cosa molto importante: il fetish non è il feticismo. Il Feticismo è una parola di uso medico che sta ad indicare una vera a propria patologia che ha tre differenti stadi. Il fetish è una cultura, un'arte, un modo di vivere la propria sessualità. La patologia del primo stadio di feticismo in effetti è stata ripresa in parte dalla moda fetish ma l’attrazione e l’interesse che si può avere in una cultura del genere ha radici molto differenti: analizziamole.
Feticismo: si basa sul collezionismo ossessivo di oggetti: il feticcio (l’oggetto in questione) è considerato come un essere vivente. Soltanto la sua collezione può dare sicurezza. Praticamente ogni caratteristica fisica può essere un feticcio: qualsiasi parte del corpo, indumenti, oggetti possono essere infatti collezionati. Spesso vedere, sentire, annusare e palpare è importante almeno quanto il coito. Tra i cinque sensi l'olfatto è certamente quello più determinante. Spesso è proprio per il loro odore che certe parti del corpo o numerosi oggetti vengono feticizzati: biancheria intima, scarpe, guanti, ecc. La forma di feticismo più nota riguarda gli indumenti e spesso anche le “uniformi” legate a determinate professioni (uniforme da infermiere, tonaca della monaca, uniforme da cheer leader...) e alcuni colori in particolare (il nero, il rosso, il viola ed il giallo). Si prestano a feticci anche determinate stoffe o materiali (seta, velluto, cuoio, lattex... ) poiché comprimono e legano il corpo in una componente spesso esibizionistica.
Fetish: sebbene prenda alcuni spunti dal feticismo, le sue basi e il suo scopo è diametralmente opposto. Il feticismo pone dei limiti e delle regole molto chiare su cosa si deve fare limitando la libertà di chi lo pratica. Il Fetish in realtà è l’opposto: cioè da la possibilità di ampliare la propria sessualità liberandosi da vecchi tabù e stereotipi sessuali (come per esempio la passività femminile). L’utilizzo di materiali specifici (come il lattex e il cuoio) da dei nuovi input alla fantasia sessuale per cui vale il vecchio gioco del vedo/non vedo: tipico dell’erotismo tradizionale. Il fetish è anche un piacere psicologico legato alla liberazione delle proprie fantasie sessuali sopite come l’esibizionismo.




FETISH E NEOGOTICISMO
Quasi sempre la parola Dungeon è associata al Fetish. Ma che cosa è esattamente un Dungeon e cosa significa? Questa parola trae origine dal neogoticismo inglese del '600-'700. Scopriamone un pò di più...

Il Neogoticismo è un movimento artistico/letterario che ebbe origine in Inghilterra nel '600-'700 sulla base delle teorie romantiche di Russeaux sulla bellezza delle rovine romane e medioevali abbandonate. Il termine "Gotico" non è solo architettonico; viene anche utilizzato in letteratura e nella poesia del periodo chiamato "età oscura" (Dark Ages). Le opere composte in questo periodo raccontano storie dell'orrore, di morte e di paura. In poche parole: Gotico esprime la ribellione contro la Ragione (con la lettera maiuscola, ricordiamoci l'Illuminismo) e pone nuove paure nell'anima. La Ragione infatti illumina tutto tranne che la morte. Vari autori fecero parte del movimento neogotico: Robert Blair (1669-1746) scrisse "La tomba", Thomas Parnell (1679-1718) "Una notte di pace con la morte".
La cosa principale di questi racconti era l'ambientazione esotica (Italia, oriente…) in un periodo medioevale fantastico. Le rovine di vecchi castelli o luoghi simili a labirinti creavano uno spazio chiuso delimitato (Dungeon) in cui una vittima (spesso una giovane vergine) si trovava imprigionata e inseguita da un eroe malvagio e quindi negativo (quasi sempre di origine soprannaturale). Il protagonista aveva in se il fascino della malvagità e la sua oscura presenza si opponeva al conformismo dei cavalieri senza macchia e definitivamente "buoni".
Questo spiega perché in alcune ambientazioni Fetish si trovano atmosfere "gotiche" (con colonne, candelieri e tende nere...). Il Dungeon è infatti un luogo chiuso e isolato "dal mondo" al cui interno si consuma la passione erotica (in genere sadomasochista). Sebbene il Dungeon sia un luogo "fisico" più che altro rimane uno "spazio mentale" in cui chi vi entra prova davvero le sensazioni descritte nella letteratura neogotica.



FETISH E SADOMASO: IL MARCHESE DE SADE
Donatien-Alphonse-Francois de Sade, (noto come il Marchese de Sade) nacque il 2 giugno del 1740 a Parigi nel periodo dell'età dei lumi ma al tempo stesso della più corrotta delle aristocrazie europee. Il Marchese è passato alla storia come: "colui che fece scandalo" attraverso le sue lettere e la sua filosofia. Il centro della sua opera era la blasfemia (estrema conseguenze del materialismo) e la corruzione del corpo.

La sua filosofia poneva come naturali tutte le deviazioni sessuali e criminali poiché parte della natura umana; il concetto di anormalità è espresso solamente dalle imposizioni sociali. Per queste sue idee il Divin Marchese passò più di 27 anni in carcere. Forse per l'anticonformismo della sua filosofia (ancora attuale) il Marchese è stato protagonista di vari film in tutto il mondo.
Nel 2001 "Quills" di Philip Kaufman (con Geoffrey Rush, Kate Winslet, Joaquin Phoenix e Michael Caine) un film/ricostruzione della vita del Marchese. Benoiet Jacquot ha invece realizzato nel 2000 "Sade" (con Daniel Auteil): ricostruzione di un breve periodo della vita del Marchese. Indietro nel tempo (1993) troviamo "Night Terrors" (con Robert Englund, il famoso Freddy in Nightmare) di Tobe Hooper in cui viene trattata addirittura la reincarnazione di De Sade. Ma forse il periodo in cui vengono realizzate più pellicole sul Marchese è quello a cavallo tra gli anni '60 e '70 in cui J. Franco (regista spagnolo) ha dedicato al Marchese diverse pellicole: "Decameron francese" (1969), "De Sade 2000" (1970), "Die Marquise von Sade" (1976).
Il miglior film riguardante il sadismo è senz'altro il capolavoro di Pier Paolo Pasolini: "
Salò o le 120 giornate di Sodoma" (1975) in cui vengono descritte le torture del più noto dei romanzi di De Sade in una villa in cui alcuni gerarchi fascisti, durante la Repubblica di Salò, si sono rifugiati.



FETISH GALLERY IN THE TWENTIES
Il Fetish inizia a diffondersi proprio negli anni del proibizionismo, forse proprio per cercare qualcosa di ancora più proibito. Come precisazione storiografica va però detto che solo una certa élite aveva già vissuto "la rivoluzione sessuale" negli anni '20. In particolare erano ricchi borghesi, nobili che organizzavano feste private, oppure assidui frequentatori dei "casini" che all'epoca erano delle vere e proprie istituzioni. Paradossalmente le prostitute erano socialmente considerate più allora che adesso.


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INTERVISTA A SERGENT FETISH
Fetish, arte amatoria, mania multiforme e poliedrica per pochi eletti, ma per molti curiosi. Per comprendere il complesso mondo del fetish viene in aiuto Serget Fetish.

Cos'è il fetish?
Il fetish è il sesso del 2000, la naturale evoluzione della libido sessuale. L'optional che si aggiunge alla donna e stimola la parte intellettuale di ogni rapporto di coppia. Il fetish è infatti molto più diffuso fra gli uomini che non fra le donne.

Quali tipi di fetish esistono?
Feticcio può essere qualsiasi cosa, ma esistono categorie comuni che per qualche motivo stimolano particolari fantasie sessuali. Sicuramente tra i più diffusi vi è il culto del latex (il lattice come materiale per indumenti e accessori) o il feticismo del piede e della calzatura femminile, o ancora la passione intensa per tutti gli indumenti intimi femminili.

All'interno di ciascuna "categoria" vi è però una sorta di specializzazione, con risvolti spesso grotteschi, non è vero?
Se depauperiamo il culto fetish dall'aspetto libidinoso che lo rende serio e importante per chi lo pratica, ne rimane un atto di forte carica ironica di cui lo stesso cultore è spesso consapevole. Per esempio nell'ampio insieme del feticismo del piede esistono particolari manifestazioni quali il "pedal pumping" che consiste nel piacere dell'osservazione di piedi femminili con calzature sexy che premono accanitamente sui pedali di un autoveicolo, con fare conturbante. Oppure il "crush fetish" o "crushing", i cui siti specializzati illustrano primi piani di piedi femminili, calzati o meno, nell'atto di spiaccicare oggetti. Si tratta generalmente di alimenti o anche di insetti o piccoli animali, fatto che negli Stati Uniti ha portato a prendere provvedimenti legali e a vietare per legge questa pratica.

Schiacciare, camminare sopra, umiliare in generale. Anche gli uomini?
Certo. Però questo fa già parte del "trampling", l'arte di camminare - spesso con dolorosi tacchi appuntiti - su vittime compiaciute, distese al suolo. Arte che ha il suo culmine nel "gang bang trampling" in cui uno squadrone di donne agguerrite e "pestanti" decidono di passeggiare contemporaneamente su un poveretto, ovviamente consenziente. Si capisce allora che in certe sue espressioni il fetish è già molto vicino al sadomasochismo, di più nota e consolidata fama.



INTERVISTA A TOM PORTA
Tratto da uno Speciale di
ItaliaOnLine, informazioni su questo straordinario fotografo fetish capace di immortalare il fascino aggressivo e trasgressivo del latex.

Tom Porta, 35enne milanese. Finito l'istituto d'arte inizia a operare nel campo della pubblicità. Un pò di fumetto e poi lavora come illustratore a tempo pieno. A 19 anni si trasferisce in Germania, a 22 in Giappone, a 24 negli Usa e a 28 ritorna in Italia, alla ricerca delle radici. Lavora per la rivista Kalcantibus (http://www.cybercore.com/bdsm/edmod/kalca.htm). Nel 1999 ha esposto insieme a Sorayama.
Ha partecipato a varie trasmissioni televisive e pubblicato libri.
Il fenomeno Fetish, nel mondo, si sviluppa appieno circa 15 anni fa. Verso la metà degli anni '80 a contendersi la paternità del feticismo ci sono i tedeschi e gli inglesi. Poi gli Usa, che hanno bene assorbito il curioso universo, garantendone la diffusione. Ma come al solito, forse sono stati proprio gli italiani a lanciare la moda del latex nel lontano 1956. Allora un gruppo di italiani fece un book con Betty Page che indossava nientemeno che degli abiti in gomma.
A raccontarlo è Tom Porta, vero cultore di questo materiale, utilizzato come gomma industriale dalla fine del secolo scorso e diffuso in molti impieghi, a partire da quello domestico. «Il fascino del latex - spiega - è dato dalla sua lucidità, ma non si tratta di un materiale lucido in partenza: lo devi siliconare».

I reali appassionati - non soltanto i curiosi - sono molti in Italia?
Sì perché ci sono stati degli sdoganamenti. Ho fatto il primo speciale di Target (Canale 5) nel 1998. C'è desiderio per i media di trovare cose nuove e forti. Sfugge alle leggi della censura, dato che non mostra atti sessuali o nudo esplicito ed è comunque inquietante.

Ma rappresenta una strada realizzabile delle fantasie erotiche?
È difficile come gioco. Difficile proprio dal punto di vista pratico perché il latex è un materiale delicato. La fantasia fetish classica può essere rappresentata da questa scena: «Torno a casa e lei, la donna, è lì con tutti i tubi di gomma intorno e i guanti di latex fino alla spalla». In concreto non è così semplice: per indossare il latex devi farti aiutare. E poi ti devi ungere con un olio al silicone che si chiama "Slick!".

E allora è solo una finzione scenica. Nella realtà è impraticabile?
Anche nelle condizioni migliori (i miei set fotografici per esempio) la compressione, le luci, il caldo sono un deterrente: quando vesti abiti in latex alla fine sei esausto ed è raro che scatti quella particolare fantasia. E poi devi saperlo mettere, togliere e mantenerlo. Se poi consideri il costo... Una tuta il latex nero non ha un prezzo inferiore alle 250 euro (£ 500.000 circa).

Cosa cerchi nei tuoi scatti?
Il sex appeal delle singole persone è quello che cerco di tirar fuori. Le ragazze con cui lavoro provano un grosso piacere nel fare questo lavoro. Non potrei lavorare con persone che lo fanno soltanto per denaro.

Vedremo altre creazioni in futuro?
Sai che non lo so. Sì, ho una gamma di produzione estremamente vasta che va dall'illustrazione alla fotografia, ai racconti. Ma mi sto un po' stufando di quest'aspetto commerciale. Io ho un vizio: comincio delle cose quasi per primo, poi le mollo perché non mi interessano più. Magari mi do al motociclismo e al free style.

Ma alla fine Tom Porta dimostra di essere legato al mondo della creatività trasgressiva e svela che probabilmente seguirà le orme del fotografo francese Dahmane che a partire dai suoi libri (Porn art) ha esplorato il mondo dell'hard con una grazia impeccabile. Alla fine Tom dice: «Mi piacerebbe fare qualcosa di più selvaggio».




TOM PORTA'S GALLERY
Dal website
http://www.tomporta.com, reazioni inquietanti nelle fantasie di un artista. Tutte le foto ci sono state gentilmente
concesse dal responsabile del sito di Porta, ovvero suo art dealer, Enrico Salvini.


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MINI GLOSSARIO DEL FETISH
E' difficile imprigionare il Fetish in una griglia rigida perchè spesso non si sa dove inizia uno "stile di amare" e dove ne finisce un altro. Si rivela utile, comunque, spiegare un pò i termini del fetish in categorie più o meno chiuse.

Latex: In questa categoria rientrano gli amanti che amano vestirsi con completini molto aderenti di lattice (in genere nero).

Cuoio (leather): questa volta i completini sono di cuoio più o meno aderenti espesso con borchie e lacci.

Legs fetish: Coloro che amano le gambe delle donne: queste devono essere perfette.

Foot fetish: coloro che provano una attrazione per i piedi (o le caviglie) delle donne. Queste vengono evidenziate con tacchi molto alti e calze raffinate. Per maggiori informazioni vai al
Sex 18 di questo sito.

Stoking/Hight Heels: Simile al Foot fetish ma improntato maggiormante sui tacchi a spillo (di sarpe e stivali).

Panty: Le persone che amano la biancheria intima indosso a donne provocanti, o soltanto il capo a se (rigorosamente usato).

Maschere antigas: ad alcuni piace la sensazione che si prova letteralmente "respirandosi" attaccando il tubo di una maschera antigas a specifiche parti del corpo.

Bondage: (questa potrebbe essere una categoria a se stante) gli amanti adorano essere legati in modi visivamente artistici e coreografici. Fetiscismo principalmente giapponese, importato anche in occidente. Per maggiori informazioni vai al Sex 14 di questo sito.

Fem Dom: quando in una coppia la donna prende il sopravvendo nell'arte amatoria maltrattando o umiliando (di comune accordo) il patner. La donna si fa chiamare Regina, Padrona o Mistress e chi subisce le sue attenzioni schiavo (Slave). Per maggiori informazioni vai al Sex 14 di questo sito.

BDSM: Non rientra nel fetish anche se il punto di contatto lo si può trovare nel Bondage, nel Fem Dom e in parecchie altre pratiche. Per maggiori informazioni vai al Sex 14 di questo sito.



LINK: CULTURA FETISH
Se vuoi approfondire la tua ricerca visita la sezione
Links di questo sito.

1- http://www.tomporta.com/
Bravissimo fotografo italiano famoso in tutti il modo per le sue raffinate foto Fetish.
2- http://www.roy-stuart.com/
Un grande fotografo con un sito in Flash all'avanguardia che merita di essere visto.
3- http://www.arkantra.com/GALLERIES.html
Bellissime e raffinatissime foto di Arkantra.
4- http://www.arkantra.com/BLACK.html
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5- http://www.arkantra.com/BLACKGALLERY.html
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6- http://www.clarence.com/contents/tabu/speciali/011026piedi/
Clarence spiega molto a proposito del fetish dei piedi.
7- http://latexfetish.supereva.it/libri.htm?p
Breve carrellata di libri che trattano la cultura Fetish.
8- http://www.nomercy.at/
Bella e completa Communuty sul Fetish raffinato.
9- http://www.hogtied.com/menu.htm
Elegante sito BDSM.
10- http://www.coniglioviola.com/happyfeet
Interessantissimo e ben fatto sito sulla belezza dei piedi. Una piccola Community tutta italiana sulla più gettonata branca del Fetish.
11- http://www.fetishclub.com/exchange/
Un'altra Community a carattere BDSM, ricca di contentui.
12- http://www.webaccess.net/~jejs/light/home.html
Per chi ama le donne che fumano questo sito fa al caso suo.
13- http://www.o-magazine.com/indexA.html
Sito completo e pieno di contenuti sul Fetish e Latex. Da non perdere!
14- http://www.fetish-net.org.uk/home.html
La Community (purtroppo in inglese) degli amanti del Fetish.
15- http://sdeng.firenze.net/prima.htm
In questo sito troverete foto, immagini e storie sul meraviglioso mondo dei piedi femminili.
16- http://www.geocities.com/wellesley/3632/indice.html
Amate la lingerie d’epoca? Su questo sito si possono ammirare guêpière, reggicalze e busti dal sapore antico in foto virate seppia.
17- http://www.bdsmitalia.com/storia_bot_e_non.htm
Il Komitato ha costituito #bdsm-it: discussione dei rapporti di Dominazione/sottomissione.
18- http://www.manuelpoggi.it
Particolare ed accattivante sito in Flash sui tacchi e le scarpe.
19- http://www.cybersylk.com/
Sito dove acquistare prodotti sexy e Fetish.
20- http://www.marielu.net/
Volete comprare della lingerie particolare?
21- http://www.dream-silicon.com/gallery/
Un sito che contiene "ArtWorks" di modelle virtuali realizzare in 3d.
22- http://www.fetishdreams.com/guests/SeitenE/Comp1E.html
Quando la computer art incontra il Fetish: delle belle e suggetive immagini.
23- http://www.latexscene.com/
Un sito personale con vari servizi e delle originali e colorate foto di latex.
24- http://www.rubberfetish.de/
Il più grande megastore di materiale Fetish on line, con moltissime foto.
25- http://www.enricofrattaroli.net/sade.html
Un sito in cui viene spiegato un differente punto di vista, quello del Sade.
26- http://www.stevedietgoedde.com
Il sito ufficiale del famoso fotografo di fine arte Fetish Steve Diet Goedde.
27- http://www.secondapelle.it/
"La prima pelle è quella che ti ha regalato madre natura. La seconda è quella modellata sui tuoi desideri. E' quella che hai scelto".