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Urbano
Città. Sogno non sogno, su per i tetti della città.
Corpo della città, movimento della città, polvere
di città. Corpo di mattoni, corpo di vetro, corpo
d'acciaio e di cemento.
Corpo senza orecchie. La città non sente niente.
Corpo che va, demolisce, ricostruisce, rinasce, salta ed atterra, scava
dentro le viscere e sparisce nel nero. Animali sul suo dorso, animali che
ruggiscono, corrono a fianco di chi va - quando si
va - avanti, saltano e si arrampicano, gli uni sugli altri, a volte
sorridono. Ciascuno ha la sua bestia vicina. Lupi coi
denti, tigri affamate, pigri leoni ed elefanti dal passo leggero, animali
scagliosi, pelosi, piumosi, griffati, col becco e senza. Ci sono certi
corpi in città che spingono, fanno sgambetto, digrignano i denti, mostrano
le mani a volte i pugni, poi spariscono, svaniscono
nel nulla. Nella memoria, leggeri, evanescenti corrono, cambiano posto ed i
visi s'incrociano, tutti i visi di cui non sappiamo il nome: figli di
qualcuno del mondo polveroso di città, escono dalla polvere e vengono
avanti per poi scomparire nella bruma e tutto ciò che è ordinario svanirà
nella bruma, prima o poi. Come i corpi in giro per
la città, che dicono la parola di città dove sei
stato dove non sei mai stato e vorresti andare? dove
non andrai per niente al mondo o andrai in qualche luogo che esisterà da
qualche parte o andrai da qualche parte perchè sei stato costretto ma non
hai deciso tu quando.
Città. Sogno non sogno.