bacheca di stelle
con falce di luna tagliente
che riapre d'un gesto veloce
un sipario lungo di notti
fin troppo prevedibile sgancio
di tinte brillanti ed immacolate
sull'orlo leccato d'incerto
d'un labbro irragionevole
impulso di fiato e selvatico
animale che esce di notte
annusa dolcezze e rincorre
il suono di parole vibratili in fuga
Consùmati pure spazio infinito
illùminati di vero di giorno
ma lasciami l'ombra d'un sogno
sul margine della bocca