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Trallallero







Trallallallallah!...trallallallallero ero ero...
Ma tu... dov' eri quel giorno?
Come dov'ero? Nei soliti luoghi a fare le solite cose, no? Andavo, venivo. Discutevo, ridevo. Pensavo al da farsi. Come dov'ero? No. Di quel giorno non mi ricordo granchè. Non potrei fornire un alibi, se è quello che serve, a chiunque serva.
Mi pesa la testa.
Comunque non mi ricordo nemmeno di circa altri diecimila giorni. Non lo so se esagero in eccesso o in difetto, ma sarebbe come chiedermi quante volte ho respirato ieri. Non conti i respiri che fai come non tieni il conto di tutti i pensieri che hai. Posso dire che era un giorno di sole, mi ricordo la luce, in un barlume secondario ora che ci penso, o era la luce accesa? Certo che un giorno di pioggia sarebbe stato più conforme.
Non abbiamo mai pensato a scappare da qualche altra parte. Naturalmente le avrei fatto una controproposta se lei me lo avesse chiesto. Ogni tanto provavamo qualcosa di nuovo. Ci bastava quello, o almeno sembrava.
La testa mi pesa sempre di più.
Uno non si aspetta grandi spostamenti di vita in un giorno di sole normale. Fu come essere sorpassati in curva dagli eventi. Ma che fai, mi sorpassi qui dove io rallento? C'è poco da farsi venire il sangue amaro. La vita fa come le pare. Decide sempre lei e di solito sceglie il momento meno adatto. Quando non sei pronto .Quando meno te l'aspetti. Avevo un po' mollato la presa, forse, sennò mi sarei accorto da solo di quel che traboccava dalla pentola. Ascoltavo gli uomini che si raccontavano barzellette e ridevo anch'io. Anche se non seguivo quello che veniva raccontato.
Facevamo sempre finta di non conoscersi. In fondo anche quello era divertente. Ma fino ad un certo punto. Mentivamo spesso. Mentiva lei e di conseguenza mentivo anch'io. Mentivamo a tutti. In fondo quello non era per niente divertente. Finisci per non sapere più bene quando dici la verità e quando non la dici. Alla fine cominci a pensare seriamente che sei solo una menzogna ambulante, che la verità non esiste che nelle favole .Insomma una specie di vita al negativo. Non so se mi spiego.
Trallallallallah!...trallallallallero ero ero...
Dov'ero prima? Dov'ero prima che accadesse?
Anche questo non lo so. Se mi fossi accorto prima della trappola che mi veniva tesa, non credo che sarebbe potuto cambiare qualcosa. Non mi sono accorto di niente.
Ho un gran peso alla testa.
Fu come uno scoppio improvviso. Ma che..?
Non rimasi senz'aria. Fu come trovarsi improvvisamente davanti a una frana, un burrone, un baratro. Fai appena in tempo a fermarti e ti passi una mano sulla fronte per asciugarti il sudore dello spavento e ti dici che l'hai scampata bella, un angelo t' ha fermato in volo, ha impedito il tuo schiantarti tra i rami contorti che ti avrebbero lacerato carni, che ti si sarebbero piantati nel ventre, che ti avrebbero strappato i testicoli, che ti avrebbero acciecato. E proprio in quel momento il suolo sotto i tuoi piedi frana e scivoli giù insieme a terra, sassi, piante sradicate alle quali cerchi di appenderti per non cadere ancora più in basso. Non ti sei fatto male, sei vivo, respiri, non hai un ossetto fuori sede o rotto. Ma sei in fondo al baratro. Certo che non credevo di vivere in un romanzo. Che non ci sarebbe stato un lieto fine per noi, non me l'ero mai chiesto. Fragile e gelida. Un buono a nulla, disse. Proprio così. Che non avevo mai perso niente che veramente m'importasse e che era l'ora che crescessi. Che sarebbe stata dura anche per lei ma si sarebbe ripresa e si sarebbe scordata di me. Che non sapevo un bel niente di lei.
Trallallallallah!...trallallallallero ero ero...
Come sto ora? La testa mi pesa.
La svuoto più che posso. Ci penso per ore a come svuotarla. E più ci penso e più mi pesa. E' come se tentassi di aggottare una barca sfondata e semisommersa: è più il mare che entra di quello che io riesco a buttar fuori. Potrei riconoscere ogni secchiata che scaravento fuori, quelle sono le più subdole, sanno già di dove ritornare sulla barca. Dovrei trovare il modo di colorarle, magari di rosso scarlatto, così eviterei di buttare fuori sempre le stesse, e che le rosse restino pure, visto che vogliono per forza stare dentro la barca. In realtà, non faccio che tentare di vivere e dormire. Ho perso un po' il ritmo, così mi dico vai, fai, possibile che non ci sia niente che t'interessi? ci provo, veramente, per esempio mi faccio i tre chilometri a piedi fino in città, giro intorno all'edicola per vedere le copertine dei giornali, passo davanti alla libreria e provo a comprare qualcosa da leggere così poi vado al bar e prendo un caffè, lo prendo seduto fuori mentre do un' occhiata alle pagine del libro, un po' all'inizio, un po' a metà ed un po' anche vicino alla fine. Poi vado a casa e mangio qualcosa insieme ai gatti. A volte accendo il telecolor. A volte esco di nuovo. Giro per qualche bar e qualche volta gioco a biliardo, così per far passare il tempo.
Trallallallallah!...trallallallallero ero ero...








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