Poichè perdevo sempre alla luce d'un sole sufficiente attraversavo il bosco per non uscirne più distruggevo libertà senza bocca con dita limate dalla fantasia accarezzavo gli alberi vuoti come canne stramazzati al suolo annusavo l’odore di corteccia morta prendevo a calci i funghi per vendetta Mentre
il sole si perdeva tra le foglie portavo gelosie senza catene d'oro a vedere lo svolazzìo
d'ali sconosciute graffiavo il silenzio di ricami e di ronzii Senza lucciole
per la sera m’addormentavo dentro un sacco a pelo ad attendere la brina. Giravo il
bosco in cerca d’infinito poichè mi volevo perdere per sempre.