La noia esausta si contende

all'ansia delle certezze perse

mentre vagolo rasente ai cerchi

della selva cittadina

alternativamente acida e perplessa

incollato al bordo del marciapiede

rifilato ad un indirizzo compulsivo

senza pretesa alcuna

del resto

non c'è niente da trovare

nessuna parte di me mancante

non c'è niente da aspettare

niente di prevedibile all'orizzonte

nessun particolare

nessuna qualsiasi immanenza

ma si sa

l'ago magnetico è obbligato al nord

senza potervi fare resistenza

 

 

D'un tratto la folla anonima riprende

la sua faccia avvilita ed avvilente

mi reclama il marciapiede grigio

la strada che temporaneamente

avevo abbandonato per l'altrove.

del resto

non cercavo niente

nessuna parte di me mancante

non m'aspettavo niente

niente di prevedibile all'orizzonte

ma si sa

l'ago magnetico è obbligato al nord

e la quiete è una montagna ripida e distante

 

 

In un momento che non so

un insieme d'occhio orecchio e naso

davanti a me

giusto d' un paio di passi

tra qualche testa anonima

la vedo camminare

ne riconosco la schiena ed i capelli

vorrei interferire col suo viso

mi prende un po' d'eccitazione

lo sento nel calcestruzzo che calpesto

preparo anche un sorriso

poichè sono o non sono

farò o non farò

cosa dirò non so

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Nella selva cittadina