Nella rosa
dei venti Al soldo del
vizio d'esser vivo lancio la mira nella gran Volta del vento
irrazionale Fende obliquo
lo spazio l'asfodelo si ferma contro il sole perpendicolare all'orizzonte nascosto nella bruma come un velo Nel soffio di
scirocco m' allontano e mi raggiungo mi spiegherei così perchè giro su me
stesso se non volessi esser connivente con la
vita tradire quindi il regime puntuale dei monsoni o degli alisei la fresca spinta circolare dunque le pragmatiche memorie Nessuna regola
nelle traversate se
non seguire la stella tramontana ed i septem triones che lavorano al suo fianco fammi sereno nei tuoi vortici Torre dei Venti e che sia zèfiro e non borea a spinger la mia vela dove la psicolatitudine
non è un mare specchio senza fondo