Orizzonte Con sguardi
trasversali al lungo cabotaggio ormeggio l'oppressione alle parole dipingo approdi su intersezioni anonime di meridiani e paralleli Con la
coscienza friabile d'incertezze smemorate ed eventuali al soldo del vizio di speranza mi vesto e nutro d'una nuova rotta di spezie e seta d'orgoglio di me stesso di nuovi miti e non sogni limitati fino all'attracco in porto quando d'ogni debito se Dio vorrà sarò rimesso.
C'è una
frattura tra cielo e mare dove spesso il vento mi trattiene e nella bruma mi nasconde un segno della spartizione a
mille epoche sopravvissuto all'illusione solenne e misteriosa della calma immobile e senza corrente ed i gorghi in superficie