Orizzonte

Con sguardi trasversali

al lungo cabotaggio

ormeggio l'oppressione alle parole

dipingo approdi su intersezioni anonime

di meridiani e paralleli

Con la coscienza friabile

d'incertezze smemorate ed eventuali

al soldo del vizio di speranza

mi vesto e nutro d'una nuova rotta

di spezie e seta

d'orgoglio di me stesso

di nuovi miti e non sogni limitati

fino all'attracco in porto

quando d'ogni debito

se Dio vorrà

sarò rimesso.

         

 

 

 

C'è una frattura tra cielo e mare

dove spesso il vento mi trattiene

e nella bruma mi nasconde

un segno della spartizione

a mille epoche sopravvissuto

all'illusione solenne e misteriosa

della calma immobile e senza corrente

ed i gorghi in superficie