Nell' attesa

quando il niente

m'aspetta

intreccio profondo

di braccia vuote

e parole incerte

sillabe sull'orlo del sonno

che stanno per cadere

nella trappola del sogno

 

Una testa

due terzi di stanchezza

sporge dal finestrino

un terzo di carezza

come i miei occhi si fermano su di te

le tue labbra si muovono e

, il   treno è in ritardo, dici

o sono io che te lo chiedo?

Non ci son rose nella piccola stazione 

ad essere indulgenti

è proprio una stamberga

ed anima d'inquieto la finzione

la spalla nuda a malapena nata

biancopallida

come la luna  sfacciata

lucente

disvelata

 

Se non dovessi tornare

devi sapere che forse

almeno

questa è l'impressione

non sono mai partito

ma non t'allarmare

sono sempre là

in quella piccola stazione

a prender freddo e notte

gelide albe agricole

tramonti senza isole

o forse

bada dico forse

sono rimasto qua

dove non sono mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


                                  notte bianca