Nell' attesa quando il niente m'aspetta intreccio profondo di braccia vuote e parole incerte sillabe sull'orlo del sonno che stanno per cadere nella trappola del sogno Una testa due terzi di stanchezza sporge dal finestrino un terzo di carezza come i miei occhi si fermano su di te le tue labbra si muovono e , il
treno è in ritardo, dici o sono io che te lo chiedo? Non ci son rose nella piccola stazione ad
essere indulgenti è proprio una stamberga ed anima d'inquieto la finzione la spalla nuda a malapena nata biancopallida come la luna
sfacciata lucente disvelata Se
non dovessi tornare devi sapere che forse almeno questa è l'impressione non sono mai partito ma non t'allarmare sono sempre là in quella piccola stazione a prender freddo e notte gelide albe agricole tramonti senza isole o forse bada dico forse sono rimasto qua dove non sono mai.
notte bianca