la Fata Morgana





Sulla mia fronte grinzosa passano
i tuoi occhi senza nessuno margine
cercandovi chissą quale risposta

quale meraviglia per me che invece
son fermo da tanto tempo
e vado torturando nuvole
e stelle sempre pił lontane
in assidua penitenza
e concentrato sguardo

Perchč lo so che ci sarą pure
un luogo dove barattare
l'inutile misurare i giorni
con l'ambizione di niente trascurare
ed uomini di non avara fantasia
hanno dita limate dal raccogliere conchiglie
le pił trasparenti per farne diademi
e contano ginestre ed oleandri
esaminano critici gli atterraggi dei gabbiani
e calcolano il tempo con il sole e con le onde
e quando viene primavera
ammucchiano le lucciole
per far luce di sera
caso mai la luna non ci fosse

la tua serena e limpida fiducia
balugina nella luce incerta
e mi gonfia di zefiro le vele
Xanto e Balio cavalcano impetuosi
attraverso quadranti mai visti
lontano dai punti cardinali
in sorprendenti fasi lunari
finchč il sole picchia di sorpresa
sulla veglia incantata dal sogno