ilgrandesonno


la bolla









quando il buio si fece corpo
e cadde
gli occhi le si chiusero
come se si potesse chiudere la notte
dietro gli aspetti
rabbrividirono gli strati
la luce divenne sangue nelle vene
o ruggine nel metallo
la gola non diffrangeva l'aria
il dito si fermò al posto dell'occhio
la mano lei posava sulla notte
e non ebbe dubbi
scandagliando il fondo
il vuoto era sotto la sua pelle
così soffiò una bolla di rarefatto amore
e vi s'infisse al centro
farfalla bucata od aquilone immobile
equilontana al mondo
solcò il silenzio a denti stretti
sotto le spine nere
che frecce di ghiaccio vibravano
viventi e tese acuminate
finchè non trapassarono la bolla
che in lacrima si sciolse













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