Incertezze

 

 

...e mi sforzavo d'ascoltare con coscienza

i borborigmi ribelli che traboccavano

dalla bocca del mio interlocutore

intorno vaghe riflessioni eraclitanee

        ,scendiamo e non scendiamo nella corrente

        dello stesso fiume

       ,siamo e non siamo

mescolate a considerazioni neoesistenzialiste

sull'instabilità intrinseca del pianetamondo

sul quale si patisce seppur non si comprende

sia che gli occhi siano chiusi o aperti

       , come addormentati si è coscienti

fino alla semplice e banale conclusione

       , niente è mai certo, fuori del nostro sguardo

 

Decisi allora di chiudere le palpebre

mi dissi certo che le rose normalmente sono

rosse gialle bianche

però a volte anche inventate

, quasi vere

ce ne sono anche di nere

pare

forse per le paure

per il freddo che t'afferra

 

Nell' attesa di una vita più lontana

il sangue rosso cola scontento di speranza verde

come quando ci lasciammo per ritrovarci meglio

e quello che vedo

di cui non hai certezza

è quello che mi resta

quando la tua immagine

scompare dal mio cielo

non è più lo stesso azzurro

non spira più la stessa brezza

 

Quando riaprii gli occhi

l'uomo affermava che il mondo

di cui siamo soltanto

vita incosciente

particelle impazzite

in costante movimento

era una massa stabile ed inerte

un essere fisso ed universale

un tutto incamerato dentro un nulla

senza la cui credenza

non saremmo stati proprio niente

     allora chiusi di nuovo gli occhi

     e sigillai le pupille sul tuo viso.