Incertezze ...e mi sforzavo d'ascoltare con coscienza i borborigmi ribelli che
traboccavano dalla bocca del mio
interlocutore intorno vaghe riflessioni eraclitanee ,scendiamo e non scendiamo nella corrente dello stesso fiume ,siamo e non siamo mescolate a considerazioni
neoesistenzialiste sull'instabilità intrinseca del
pianetamondo sul quale si patisce seppur non
si comprende sia che gli occhi siano chiusi
o aperti , come addormentati si è coscienti fino alla semplice e banale
conclusione , niente è mai certo, fuori del nostro sguardo Decisi allora di chiudere le palpebre mi dissi certo che le rose
normalmente sono rosse gialle bianche però a volte anche inventate , quasi vere ce ne sono anche di nere pare forse per le paure per il freddo che t'afferra Nell' attesa di una vita più lontana il sangue rosso cola scontento
di speranza verde come quando ci lasciammo per
ritrovarci meglio e quello che vedo di cui non hai certezza è quello che mi resta quando la tua immagine scompare dal mio cielo non è più lo stesso azzurro non spira più la stessa brezza Quando riaprii gli occhi l'uomo affermava che il mondo di cui siamo soltanto vita incosciente particelle impazzite in costante movimento era una massa stabile ed inerte un essere fisso ed universale un tutto incamerato dentro un
nulla senza la cui credenza non saremmo stati proprio
niente allora chiusi di nuovo gli occhi e sigillai le pupille sul tuo viso.