Casella di testo: Una sera t’ imbarchi su un piccolo veliero
esci dal porto 
guadagni l’altomare 
metti la prua a sud 
e nessuno sentirà più parlare di te. 
Dovrebbe essere uno di quei giorni 
che non t’aspetti niente 
che non succede niente 
che ricordano la noia 
uno di quei giorni 
che la pioggia dura a lungo
che non vuole saperne di cessare.
Una monotona giornata 
gli astri occupati d’abitudine a variarla 
senza tanto impegno 
senza vicinanza. 

Casella di testo: In cielo c'è il solito di tutto  
avvampa inguardato il solito sole 
sotto una bambagia grigiastra la solita luna
notte e mattino serviti sulla solita tovaglia 
un po’ meno azzurra 
un po' più sbiadita. 
Alla solita maniera 
il vento ha girato sulla destra 
nel solito quadrante  
le solite refole nord-ovest sud-est mezz'annoiate 
carezzano la faccia solitamente di pietra.
Da qualche parte le campane 
suonano l’or di sera 
e la gente mette volentieri 
l’ ombra al sole del tramonto 
tanto non costa niente.
Niente o quasi 
se non

 

 

due parole scambiate a due voci

forse tre

che non hanno senso o ne avranno dopo

un muro trasparente che si alza

chiamiamola conversazione

mentre là dentro

implodi e multipli di te
si sparpagliano

ai quattro venti 

salgono in cielo

appesi per le spalle

con sei o sette chilometri di

vuoto sotto i piedi.

Ed ecco che sogni d' imbarcarti

su un piccolo veliero

uscire dal porto

guadagnare l'altomare

mettere la prua a sud

e che nessuno senta più parlare di te.

 

Il solito di sempre