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dolcezza







con che dolcezza alitavano i venti
soffiando via la rugiada del mattino
quindi con un caffč sotto gli occhi
vedevo finalmente
quanta differenza corresse
fra un'A ed una B
tra il dire ed il fare
tra i monti ed il mare
ed intromettevo parole
che prima
non avevano mai trasportato
niente

giorni afosi
mutandine purpuree e reggiseni neri
perizomi d'argento e seni al vento
un odore che pervadeva mattine
del sapore d'una volta
fino a quando il giorno
non si mescolava con la sera
e la sera con la notte
e la notte con la luna
dal profumo rossastro
di sapone e di pelle
ed un'atmosfera di calma
cominciava chissą dove
di sopra
da basso
cosģ era subito mattina

l'alba giaceva sparsa dappertutto
come frammenti di vetro











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