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dintorni notte









la notte io
a volte ascolto la riviera
vorrei sapere cosa fa
perchè nessuno lo sa
ascolto il suo rumore che sale
attraverso i rami dei pini marittimi
sfiora gli eucalipti sugli argini
fa tremolare i larici
soffia sugli olivi argentei
nella notte che agita di vita fredda
gli insetti che non dormono
e le tracce delle chiocciole brillano
sotto la luna d'oriente
lassù in alto dove è sempre più blu
nello spazio che s'apre vorrei sapere
se è più profondo il blu o il nero
se devo davvero credere
alle stelle che si muovono
quando gli insetti notturni s'agitano
e le grandi stazioni di servizio
sono isole accese nella notte
oasi splendenti luce al neon
dove carovane di nomadi giungono
a ristorarsi alle sorgenti rossoluccicanti acciaio
il pepe ed il sale centrotavola
sulla tovaglia bianca e rossa a quadri
i registratori di cassa tintinnano
poi i nomadi scompaiono in nuvole di fumo nero
intanto fuori
si muovono le chiome dei pioppi giganteschi
e sempre ci sono cani che scappano
perchè non mi conoscono
e l'edera fruscia sui muri di pietra sottovento
e le tracce delle chiocciole brillano sulle foglie
strana la fretta in fondo al cuore
quando fischia un treno
nella campagna in fondo alla valle
ed io vorrei sapere
cosa fa la riviera nella notte
e nessuno lo sa
cosa dice il suo continuo mormorìo
il brusìo che corre tra i sottili rami dei pini
poco più in là della risacca
dopo gli scafi senza vele condannati
ad aspettare primavera
dopo le piante pioniere dove nuvole di libellule
restano agganciate condannate
da un autunno tiepido ed umido
intanto uomini che nessuno conosce
e che pochi vogliono conoscere
dormono sulle panche della stazione
strane le loro parole che nessuno comprende
una musica da un' auto col motore acceso
tenta di rompere il silenzio
mentre si piegano le chiome dei pioppi
hanno foglie rosse come fiori
nell'autunno ormai non più tiepido ed umido
l'odore del caffè prima dell'alba
quando i pini iniziano a scricchiolare sotto il vento
le robinie sono già desolate e spoglie
vicino al tetto in cotto rosso rugginoso
un poco prima dell'ora fresca
e già la bruma è chiara
senza che nessuno sappia
dove va a prendere la luce
ma d'altra parte nessuno nemmeno sa
cosa fa la riviera nella notte
quando s'accende la radio
all'ora fresca
di parole in una lingua sconosciuta
per coprire un pò il silenzio
quando l'uomo dovrebbe farsi uomo
spogliarsi dei soliti sogni
all'ora fresca
ed uno si domanda cosa ci stia a fare là
come un senzatetto che si svegli
tra i rami di un folto cespuglio
e non ricordi
come ci sia entrato da ubriaco
e non sappia come uscirne
come a volte i tronchi dei pini si spezzano
quando sono troppo alti
e l'odore del caffè sul gas
cosicchè l'uomo vorrebbe nascere di nuovo
e quella forse potrebbe essere
l'unica soluzione del problema
ma così
senza crederci
è solo un modo come un altro
per abbandonare i sogni
chiedersi cosa fa la riviera nella notte
non è che un modo come un altro
per rallentare il tempo
per fermarsi cinque minuti ancora
nell'ultima fantasia prima dell'alba
quella è un'ora che tutto non dev'essere
proprio logico
ed anche la riviera lo sa ma non lo dice
lo fa senza malizia
che ognuno la pensi un po' come gli pare
sembra dire
ma il più delle volte si limita a guardare
a mormorare qualcosa come
stai con me
ti faccio compagnia













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