Blue eyes

 

 

 

 

Gli aveva detto «Ti amo», quando pensava di non poterlo dire a nessuno, proprio a nessuno, perché sapeva che si sarebbe assunta l'impegno di non ripeterlo mai più ad altri. Un solo ti amo era racchiuso tra le sue labbra ed ormai l'aveva detto. Parole preziose come primizie profumate, dolci come panini al miele.

A volte dirlo fa sanguinare, «cos'è successo al mio cuore? Non potevo non dirlo, avrebbe sanguinato di più», perchè di tutto si può dire, del vento e del mare, del giusto e dell'ingiusto, dell'esatto e del contrario, del tangibile e del supponibile, dell'essere e del librarsi oltre, si può parlare del più e della differenza col meno, ma certe parole son difficili da dirsi, restano ingabbiate ed attorcigliate tra la lingua  e  i denti, così dense che sembra impossibile ch'escano dalla bocca ed allora non resta che farle passare attraverso lo sguardo che però parla strano e sempre meno di fretta ad ogni compleanno, se non si stesse fermi a spiare una promessa nel prossimo paio d'occhi che sorridono - in fondo basterebbe solo guardarci dentro per risolvere il mistero - ma a volte credi, nelle pause d' un viaggio mai fatto, nell'indecenza d'una solitudine insopportabile, le guardi, quelle due parole, le sfogli lettera per lettera, finchè non le trovi ingessate come scritte sui muri, abbastanza inutile disdoro, ma più le pensi e più le scorgi dipinte di colori mai visti, e ti sembra che possano essere trasparenti come l’acqua che scorre, l’acqua che luccica, come i raggi di sole di un'estate che arriva che si svela e ti svela e ti porta lontano ed è ancora più impossibile rimangiarsele.

Aprì le finestre e, ad occhi chiusi, fece entrare aria nuova e fresca, aria pulita. Svuotò l'aria intorno dei perchè che sapevano di senza, l'acqua che prima traspariva cambiò il suo corso e tornò ad essere fiume sotterraneo. Il respiro ritornò a funzionare a bolle d'aria-gocce di memoria da espellere: mai più sarebbe risalita in superficie.

Mai più l'avrebbe detto.

Un raggio di sole le penetrò nella piega amara della bocca e scintillò nel biancore dei suoi denti, mentre il Tempo con gesto deciso voltava pagina, più lontano dall'alba, più vicino al tramonto, quando c'era una volta, e poi non c'è più.

ilgrandesonno